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:: SUMMER DIARIES
2002 || OTTAVA SETTIMANA ::
Questa sezione contiene le nostre traduzioni in italiano dei
diari originali di Dawson, Joey, Pacey e Audrey, Jen e Jack. Dunque, se vuoi sapere come hanno trascorso l'estate
2002 leggi qui sotto.
[Nota: le storie riportate nei diari originali sono state
scritte dagli stessi autori di DC]
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- DAWSON
LEERY -
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Ho sguazzato abbastanza a lungo. Dopo
una serata particolarmente sgradevole passata a
lamentarmi del mio destino e a maledire questa
città per la sua mancanza di integrità, mi sono
ripreso, ho rispolverato me stesso ed ho capito
che ci sono altri pesci nel mare, per così dire.
Ho sborsato 60$ per la mia copia personale
dell'elenco degli artisti di Hollywood - li
chiamerò uno ad uno se necessario. Ho preso
l'Hollywood Reporter e il Variety nell'edicola
alla fine della strada. Sto anche ingoiando il
mio orgoglio e sto chiamando persino i contatti
dell'industria cinematografica più inutili ed
anche un paio di vecchi amici dell'USC. Penso che
alcuni di questi sforzi siano legati a
ricompensa. E se così non fosse, be', io non ho
perso nulla e torno dove ho iniziato. Ma per lo
meno potrò dire che ho fatto del mio meglio.
Anche Audrey pensa di avere un paio di conoscenze
che potrebbero aiutarmi. Pacey sembrava un po'
seccato del fatto che Audrey fosse così pronta
ad aiutarmi ad ottenere un impiego, e tuttavia
sembrava tenere lui in ostaggio dal mondo degli
affari. Ma credo sia abbastanza chiaro il perchè
lei mi voglia fuori da casa sua e Pacey dentro.
Fra qualche settimana inizieranno i corsi del Wortington, e benchè Audrey sembri contenta di
rinviarli a tempo indeterminato, penso che Pacey
non veda l'ora di ritornare in un posto in cui
lui ha un po' più di indipendenza. Forse questa
è qualcosa che sarò in grado di raggiungere una
volta che mi procuro un lavoro qui.
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- JOEY
POTTER -
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Una poesia
Io ti piacevo molto
quando ero una bambina
e non conoscevo le parole,
e tanto meno ciò che significavano
Io ti piacevo molto
quando appartenevo a qualcun altro
come un giocattolo costoso
(che) i tuoi genitori non vorrebbero lasciarti
avere
Io ti piacevo molto
quando tu non riuscivi a lasciarmi andar via
e io sono rimasta
lasciando che il mondo mi passasse davanti
Io ti piacevo molto
quando mi sono vestita elegante
quando ho cercato qualcosa di nuovo
quando tu sei andato via
Tu mi piacevi molto
proprio per come eri
Quindi come mai adesso,
non sono abbastanza?
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- PACEY
WITTER -
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Non posso crederci! Sono stato in giro
per questo castello per tutta l'estate - e fino a
ieri non sapevo che lo scalo n.#156 a San Pedro
potesse racchiudere il più grande divertimento
che abbiamo finora avuto. Ho detto a Audrey che
ero scontento - che volevo andare a pesca o
qualcosa di simile - trascorrere del tempo in
mare aperto prima di tornare ad Est, dove ben
presto saremmo stati troppo infreddoliti per
andare in barca... e lei subito ha accennato che
oh sì, suo padre ha uno yacht che a mala pena
usa! E' persino una bella barca. Quando gli ho
detto di aver trascorso la miglior parte delle
mie scorse due estati in mare, lui mi ha detto
che confidava in me per tenere la barca in buone
condizioni. Io non l'ho innervosito parlandogli
dell'improvvisa morte della True Love, ma da
allora non ci sono più state tempeste
all'orizzonte, pensavo fosse una scommessa sicura
che noi l'avremo riportata indietro indenne. E
avevo ragione. Neanche un graffio. Abbiamo
trascorso un giorno bellissimo. Il vento ci ha
trasportato proprio nel modo in cui volevamo...
era bello stare fuori in mare con Audrey. Okay,
lei ha trascorso la maggior parte del tempo in
cabina perchè non voleva scottarsi col sole, ma
ehi, lei non ha sofferto il mal di mare. Non sono
certo, ma sto pensando che lei potrebbe
assaporare la fredda aria dell'oceano... di certo
è meglio dello smog della città! Un bellissimo
yacht, una bellissima ragazza... la vita non può
essere più piacevole.
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- JEN LINDLEY -
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Adesso la casa sembra un po' più vuota.
Okay, molto più vuota. Come posso far in modo di
evitare il mio giudizio secondo cui questo posto
è troppo grande solo per mia madre e per me?
Inoltre, mio padre deve ancora rientrare dalla
misteriosa emergenza d'affari che lo ha fatto
andar via in fretta. Penso che probabilmente sia
perchè io sono qui. Già, sembra che io sia
ancora una persona a lui non gradita. Mia madre
se la passa un po' meglio - in realtà dopo che
Jack ed Eric sono partiti lei mi ha chiesto se mi
sentivo sola. Naturalmente le ho mentito, e le ho
detto che mi stavo divertendo molto. Era solo una
bugia parziale perchè se devo dire la verità
anche quando mia madre è vagamente lontana
dall'essere se stessa, devo ammetterlo mi piace
starle accanto. Voglio dire, ho capito che il
semplice fatto che lei non mi abbia ancora
abbandonata tuttavia non dovrebbe darmi così
tanta consolazione, ma conoscendo la mia storia,
ho imparato a non dare per scontato le semplici
cose come la presenza dei miei genitori nella mia
vita. Noi siamo andate a prendere un caffè in
uno di quei piccoli locali alla moda di
Southampton, e io alla fine ho preso coraggio per
chiederle se era ancora arrabbiata con me per...
le sconsideratezze che mi avevano bandito a
Capeside cinque anni fa. E ascolta questo - non
solo lei ha detto di non esserlo... ma ha detto
che come madre sentiva di aver fallito. Lei mi
mandò a vivere da Grams perchè sentiva di
avermi deluso, e che forse Grams sarebbe potuta
essere il genitore che volevo. Ho cercato di
spiegarle che gli errori che avevo fatto erano
colpa mia. L'ho imparato in terapia... che i tuoi
genitori, il tuo passato, le persone attorno a
te, potrebbero contribuire al perchè tu sei come
sei, sai, a come ti senti... ma le tue azioni
sono qualcosa di cui sei responsabile solo tu.
Sto cercando di essere responsabile delle mie. E
suppongo che forse lei stia finalmente cercando
di essere responsabile delle sue. Grams sarebbe
orgogliosa. Parlando di Grams, mi manca. Penso
che adesso le scriverò una lettera.
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- JACK McPHEE -
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Sono tornato a Beantown*. Grams e
Clifton sono al Bingo e a dire la verità in
realtà mi piace avere un po' di tempo per me
stesso. Eric è fantastico, ma 48 ore di fila
erano un po' troppe. Voglio dire, 25 ore di guida
con nient'altro che rock classico per tutto il
viaggio, stava iniziando ad innervosirmi. Ero il
solo a guidare, giusto? Non è dell'autista la
priorità nella selezione musicale? In più la
sua macchina fotografica ha smesso di funzionare
mentre noi eravamo in viaggio e lui insisteva per
fermarci ogni tre uscite per cercare di trovare
un negozio che vendesse batterie per macchine
fotografiche e io gli dicevo, amico, prenditi una
batteria a Boston, ma lui era, come, fissato -
temeva che in qualche modo avrebbe perso tutte le
sue foto se non le sostituiva... è troppo
ridicolo spiegare la sua teoria. Comunque ci
siamo fermati ad ogni 7-11 da qui a Montauk.
Fortunatamente lui ne ha trovata una in qualche
posto del Connecticut. Lo so, non dovrei
lamentarmi. Voglio dire, ci siamo divertiti
molto, anche se ha rifiutato di mangiare da Mc Donald's (Ehi? Questa era una road trip!) perchè
lui mangia solo cibo macrobiotico o simili.
Nonostante questo, e nonostante le sue insistenze
per continuare a tenere la nostra relazione
nascosta, è stato un bel viaggio. Parlando della
nostra relazione... non posso dire di sapere per
certo in che status siamo. Proprio adesso, noi ci
stiamo divertendo... ma non so se sia solo una
cosa estiva... o una cosa vera.
*soprannome della città di Boston.
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