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:: SUMMER DIARIES
2002 || SECONDA SETTIMANA ::
Questa sezione contiene le nostre traduzioni in italiano dei
diari originali di Dawson, Joey, Pacey e Audrey, Jen e Jack. Dunque, se vuoi sapere come hanno trascorso l'estate
2002 leggi qui sotto.
[Nota: le storie riportate nei diari originali sono state
scritte dagli stessi autori di DC]
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- DAWSON
LEERY -
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Non ho mai pensato che avrei dovuto
prendere una decisione del genere. O, per lo
meno, non all'inizio della mia carriera
cinematografica. Pensavo di poter almeno
raggiungere un po' di successo prima di essere
costretto a scegliere tra il successo e le
persone a cui tengo. E Oliver si qualifica
davvero tra le persone a cui tengo? Sto facendo
carriera da solo. La verità è, che questo film
a cui Oliver ed io stiamo apparentemente
lavorando qui sembrava più indefinibile del
precedente. Il nostro agente continua a rinviare,
e un gran numero di incontri sono diventati pochi
incontri, e l'assurdo comportamento di Oliver
durante uno degli ultimi incontri ha
probabilmente segnato il nostro destino. Voglio
dire, noi non siamo stati ufficialmente
licenziati, ma l'inafferrabile luce verde sembra
poco a poco illuminare sempre meno la nostra
strada. Il fatto è che alcuni produttori pensano
che io abbia le potenzialità e vogliono
convincermi a lavorare con loro nei loro progetti
... senza Oliver. Quindi, cosa faccio? Afferro quest'opportunità? Oppure rimango fedele a
qualcuno che non sono certo lo meriti? Voglio
dire, in ogni caso, Oliver è in realtà più un
collega che un amico, giusto? Ed in primo luogo
è la ragione per cui questo film non funziona,
quindi come posso rivolgermi a lui come a
qualcosa che non sia uno svantaggio? Ma non
riesco più sentire nella mia testa tutti gli
aneddoti delle persone che hanno avuto successo
solo per aver lasciato la loro integrità sulla
porta. Ma è sbagliato liberarsi di Oliver se la
metà delle volte sembrava fosse lui a volersi
liberare di me! Il problema non è la sua
mancanza di abilità ad avere successo, è che
non sono certo che lui lo voglia. Non è
questione se sia o meno la scelta giusta quella
che prenderò... vorrei ... se solo sapessi quale
sia la cosa giusta.
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- JOEY
POTTER -
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E' divertente come trascorre lentamente
il tempo quando sei sola con te stessa per così
tanto tempo ... i giorni passano veloci perchè
c'è sempre qualcosa di interessante ... che
stimola la mia mente. Ho conosciuto qualcuno del
Perù oggi, se puoi crederci ... è sorprendente
per me vedere quante persone viaggiano nel mondo,
e quante altre non lasciano mai la loro città
natale. Ma quando il giorno arriva al termine, le
notti sembrano senza fine. Fuori fa caldo ed io
sono seduta nella mia stanza, e penso a quanto
lontana mi sembra la mia vita ... o forse ...
forse sei solo tu. Quindi sono seduta qui, che
scrivo una lettera che non invierò mai ...
24 Luglio, 2002
Ciao straniero...
Sembra che abbiamo parlato a malapena per tutta
l'estate. E ancora c'è tanto di non detto, non
trovi? Non è come se il tempo e la distanza e
tutte quelle cose non rendano quasi impossibile
comunicare tra noi, in più tu sei impegnato, io
sono impegnata, e queste cose tendono a capitare
lungo la strada. Questo è quello che accadrà
sempre? Tu ed io in angoli dell'universo
separati, pensieri a malapena riconosciuti
nascosti nel profondo delle nostre menti? E'
questa la strada che volevi? Forse sto dicendo
troppo ... forse noi abbiamo sempre detto troppo
di tutto questo. Ma tu hai sempre fatto in modo
di farmi vedere le cose più chiaramente, e con
te in California, un mondo lontano da qui, credo
che sto perdendo quella visione. Probabilmente
sono solo malinconica, giusto? E tu sei solo
l'immagine che evoco quando mi sembra che questo
è tutto ciò che posso trattenere. Oggi ho
incontrato un ragazzo del Perù. Aveva gli occhi
scuri che brillavano e mi ha sorriso, ed ho
pensato alle centinaia di facce affascinanti che
là fuori ... e in qualche modo mi sono ritrovata
a pensarti. Così, volevo solamente dirti questo.
E non dirti questo, perciò non ti manderò
questa lettera. Ma l'ho scritta ugualmente, e se
non faccio altro, almeno, ricorderò...
Sempre,
Joey
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- PACEY
WITTER -
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Amico ... pensavo che la mia famiglia
fosse incasinata. Non c'è niente come un paio di
settimane qui a casa Liddell per essere grato
della singolare disfunzione della mia famiglia.
Almeno i miei genitori mi dicono esattamente
quello che provano. Se mio padre è deluso da me,
come accade solitamente, almeno me lo dice in
faccia. Con i genitori di Audrey, è più quello
che non dicono. E' non solo loro non la elogiano.
Voglio dire, neanche i miei genitori lo fanno il
più delle volte... Ma è il continuo
"fissarla"... come se lei fosse questo
quadro sul muro a cui aggiustano continuamente lo
spigolo, convinti che sia leggermente spostato
dal centro. E' un continuo "sai, saresti
meglio se perdessi un paio di chili", quando
invece lei è bellissima, oppure "allora hai
già deciso la tua specializzazione?" Quando
sanno perfettamente che lei si sta specializzando
nel teatro - a loro non piace. Io voglio essere
qui per lei, per confortarla, per dimostrarle che
ho capito, che so cosa accade, ma lei ci ride
sopra come se non la infastidisse. Ma io so che
non è così. Sono quasi sul punto di afferrare
Audrey e ritornare sulla strada per qualsiasi
altro posto... ma mi sembrerebbe strano lasciare
Dawson allo sbando. Immagino che per il bene di
Dawson noi rimarremo nei paraggi per un po'
mentre proprio adesso Dawson ha abbastanza
problemi con tutto ciò che è successo con Oliver. Relativamente a
Oliver, non riesco a non
provare pena per quel povero ragazzo. Non è
colpa sua se non riesce a vivere ai sempre-alti
livelli di Dawson Leery. Io so che è solo
questione di tempo prima che la loro piccola
società si dissolva... Spero solo che la loro
amicizia non si perda per strada. E spero che
Audrey ed io riusciamo a sopravvivere a ciò che
rimane della nostra estate con i suoi pazzi
genitori!!
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- JEN LINDLEY -
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Il dott. Frost una volta mi disse che
avevo dei problemi nel fidarmi delle persone.
Beh, puoi biasimarmi? Non
ho esattamente avuto molta fortuna con le persone
di cui mi sono fidata. Infatti mi sono così
abituata ad essere delusa a tal punto che sarei
totalmente sorpresa se qualcuno non mi deludesse.
Perciò, non sto esattamente prendendo gli ultimi
capricci di mia madre particolarmente sul
serio... ma immagino di dover far finta, giusto?
In realtà mi sento costretta a buttare giù
queste righe per i posteri così che possa
riderci sopra fra qualche anno. Nell'episodio di
questa settimana di 'The Young and the Useless -
La giovane e L'inutile', la mamma porta Jen a
fare shopping (il 19° shopping dell'estate, per
tenere nota) e la informa di non essere felice
con mio padre. Jen riflette ballando la danza
della felicità, invece di chiedere con calma il
perchè alla madre. Beh, te l'ho sto dicendo, tu
non hai mai visto mia madre così abbandonata ai
suoi sentimenti. Davvero, credo che per un
momento avrei potuto giurare di aver visto il suo
occhio contrarsi. Lei ha detto di avere parecchi
rimpianti sulla sua relazione con lui... e sulla
loro relazione con me... e che non ha affatto
perdonato se stessa per avermi spedito a
Capeside. Le ho chiesto se lei avesse mai sentito
l'espressione "un po' troppo tardi"?
Lei ha risposto che era dispiaciuta. Allora mi ha
comprato un Frappuccino ed un paio di scarpe, e
questo è tutto. Sono stata troppo dura con lei?
Dovrei davvero perdonarla e dimenticare e dire
"ehi mamma, adesso che hai fatto uno sforzo,
tutte quelle sgradevoli cose che mi ha fatto non
hanno più importanza"? Quindi, invece di
perfezionare l'arte di divertirmi coi ragazzi
sono qui in camera mia, che scrivo lettere a Jack
(sì, sono disperata al punto di prendere carta e
penna!!), che ascolto la prima Alanis e dico a me
stessa che c'è una ragione se sono qui.
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- JACK McPHEE -
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Oggi ho ricevuto una lettera da parte di
Jen - sì, una vera lettera, che strano? Lei ha
detto di aver avuto solo uno sporadico accesso
alle email da quando non ha un computer nella
casa di Long Island, ed era così annoiata che
alla fine mi ha scritto. Solamente sentire le
lamentele sui suoi genitori era così
rinfrescante! So che lei ha fatto la cosa giusta
andando là, ma non posso non pensare a quanto ci
saremmo divertiti se lei fosse qui. In più
alleggerirebbe il disagio con Eric. Mi sembra di
stare con lui ogni giorno, specialmente da quando
sa che non ho nient'altro di meglio da fare. In
realtà potrei usare alcuni saggi consigli di Jen
a riguardo, poichè mi sento in imbarazzo per la
situazione con Eric. Il punto è che... il motivo
per cui ho inizialmente capito che Eric era gay
era per il fatto che manifestava interesse per me
non così sottilmente. E benchè Eric mi piaccia,
e io voglia davvero aiutarlo ad attraversare
tutto ciò che sta passando nella sua vita... Lui
non mi piace... in quel senso, sai? E non so come
dirglielo - o se dovrei, considerando che è del
tutto possibile che lui non provi neppure più
quei sentimenti, e non voglio imbarazzarlo o
metterlo sulla difensiva, o farlo sentire in
colpa se prova qualcosa. Ma sembra ci sia questo
peso tra noi che non andrà via fino a quando non
capiremo questo. Abbiamo provato ad andare in
questo locale davvero bello di cui ho sentito
parlare... non è un club per gay, in se e per
se, ma una specie di locale per tutti
disgustosamente bello, ma dovevamo essere
registrati nella lista quindi non siamo potuti
entrare. Non posso neanche dire di essere davvero
deluso perchè tutte le persone ci guardavano
come se loro venissero da un qualche
ultra-moderno-alternativo universo in cui noi non
potremmo mai adattarci in nessun modo. Almeno io
non potrei. Non so cosa Eric pensi in proposito.
Ti ho accennato che mi manca Jen???
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