|
:: GUIDA EPISODI | #6.20
"CATCH-22" ::
Ecco in italiano le traduzioni di tutti dialoghi e le
foto di alcune scene dell'episodio.
|
"Catch-22 - Tempo di esami" |
PROLOGO
01. INTERNO. IN UN RISTORANTE - SERA
[Pacey è seduto tutto solo ad un tavolo, sembra stia
aspettando qualcuno, poi la cameriera si avvicina da dietro
per chiedergli se desidera qualcosa.]
Cameriera: Desidera qualcos'altro, signore? Dell'altro
pane, forse?
Pacey:
Niente pane, ma prenderei un altro di questi. [Indica il
bicchiere] E non mi chiami più signore. Mi fa impressione.
Cameriera: Si, signore. Mi scusi. Adesso andrò via.
[La cameriera va via, e Sadia, la
giornalista a cui Pacey rilasciò l'intervista nel suo
ufficio, si avvicina a lui e si siede al tavolo.]
Sadia:
Ciao. Ti sono mancata?
Pacey:
Si, però la cameriera stava flirtando con me, quindi è
andata bene.
Sadia: Ooh,
sembra divertente.
Pacey:
Lo era, ma a dir la verità non è il mio tipo.
Sadia:
Bene. Esattamente, qual è il tuo tipo?
Pacey:
Solitamente tendo a preferire le ragazze brune intelligenti
con gli occhi castani.
Sadia:
Posso chiederti una cosa?
Pacey:
Spara pure.
Sadia:
Perché hai aspettato così tanto per chiedermi di uscire?
Pacey:
Beh, per un po' sono stato in qualche modo
impegnato con qualcuno, ma ora è tutto finito, lo giuro.
[La cameriera porta il drink che Pacey aveva ordinato.]
Pacey:
Grazie.
[Pacey prende il bicchiere e lo alza.]
Pacey:
Allora senza ulteriori indugi, mi piacerebbe fare un brindisi
se posso.
Sadia:
Fai pure.
Pacey:
A conoscerci meglio.
Sadia: Molto meglio.
[Sigla d'Apertura]
02. INTERNO. STANZA
DEL DORMITORIO DI JOEY ED AUDREY -
GIORNO
[Joey è sdraiata sul letto che studia per gli esami finali,
invece Eddie è seduto sul pavimento di fronte al suo letto,
poi prende il libro "Catch-22", che era
appoggiato sul pavimento accanto a lui.]
Eddie:
Bene, Joey, questo non è il messaggio più importante.
Joey:
Sì, lo è. Inopportunamente, Yossarian deve accettare di
essere intrappolato in un mondo dissennato.
Eddie: No,
ma alla fine lui scappa, quindi c'è una speranza.
Joey:
Speranza per cosa?
Eddie:
Beh, il bello è che noi non lo sappiamo, ma la sua fuga è un
testamento del potere di un uomo che lotta contro il sistema.
Joey:
L'interpretazione di Heston è molto più deprimente.
Eddie:
Perché questo non mi sorprende? Sai, se tutto quello che
farai per questo esame è solo rigurgitare tutto quello che
Heston ha detto a lezione, non svilupperai mai un tuo modo di
pensare.
Joey:
Svilupperò un mio modo di pensare più tardi. Adesso devo
superare questo esame. Ricordi quell'incidente che accade
l'ultima volta che feci un esame per quel uomo?
[Audrey entra nella stanza e si butta sul suo letto.]
Audrey:
Non sta succedendo.
Joey:
Che c'è che non va?
Audrey:
Dio mi sta punendo. Ecco. Leggi questo.
[Audrey le lancia una busta che poi Joey apre.]
Audrey:
Dopo la mia lunga e protratta battaglia contro un serio
problema di abuso di sostanze, la crudele amministrazione di
questa stimata università mi butterà fuori!
Eddie:
Sembra abbastanza severo.
Audrey:
Lo so.
Joey: Audrey,
questa è solo una lettera del Rettore che dice che se ti
iscrivi ai corsi estivi puoi rimanere.
Audrey:
Il Rettore può baciarmelo, Jo.
Joey:
Hai perso quasi un intero semestre.
Audrey:
Cosa devo fare? Devo rimanere da sola in questa scatola per
tutta l'estate. Tu te ne vai fra due giorni, giusto?
Joey:
Non per scelta, ma si.
[Audrey si alza, prende la lettera e va verso la porta.]
Joey:
Dove stai andando?
Audrey:
A negoziare.
Joey:
Non penso che questa cosa si possa negoziare.
Audrey:
Tutto è negoziabile.
[Audrey esce dalla stanza.]
Eddie:
Ricordamelo ancora una volta. Tu sei sua amica perché...
Joey:
Una volta mi salvò la vita in un bar di Calcutta.
Eddie:
Giusto.
Joey:
E questo mi porta a pensare ad una cosa importante, Eddie. Noi
verremo scacciati dal nostro nido d'amore alla fine della
settimana.
Eddie:
A quel punto ci trasferiremo nella mia auto, che ho
parcheggiato giù accanto al fiume.
Joey:
Questo non è il piano.
Eddie:
Questo è il mio piano.
Joey: Oh,
si? Pensavo che avremo lavorato a Cape questa estate, e avremo
alloggiato da mia sorelle e risparmiato soldi.
Eddie:
Giusto, e a resistere agli interrogatori settimanali di tuo
padre sulla mancanza di prospettive sul mio futuro.
Joey:
In autunno inizierai a frequentare una scuola con un programma
di scrittura più prestigioso di tutto il paese.
Eddie:
Sì, sì, lo so. In California. E se saremo costretti a stare
lontani dalla geografia tra 3 brevi mesi, non voglio
trascorrere quel tempo a servire i tavoli. Ho dei progetti
più grandi in mente.
Joey:
E cosa implicano questi progetti più grandi?
Eddie: Oh, no. No,
ora devi focalizzarti solo su una cosa, e solo su una cosa. E
dopo l'esame, Jo, ti rivelerò tutto.
Joey:
Beh, e se io non riuscissi ad aspettare così tanto?
Eddie:
Io penso che tu ce la possa fare.
Joey:
Forse dovrò usare le mie astuzie femminili per estorcertelo.
[Joey lo bacia, ma lui lentamente si allontana e sorride.]
Eddie:
Le mie labbra sono sigillate, Jo.
Joey:
Uh-huh.
Eddie:
Bel tentativo.
Joey:
Fai ufficialmente schifo.
03. INTERNO. CENTRO DI CONSULENZA - GIORNO
[David è al telefono che cerca di aiutare uno studente che si
trova dall'altra parte della cornetta, quando Jack entra, lo
vede e si avvicina alla sua scrivania.]
David:
Si, si, sai, sono abbastanza certo che tu non vuoi mischiare
Mountain Dew con Nodoze. Perché? Perché contengono entrambi
molta caffeina, e-- si, si, l'album Queens of Stone Age è
davvero bello. E' una-- [Alza lo sguardo e vede Jack accanto
alla porta] Uhm, la prima cosa che devi fare è
prendere un respiro profondo. Bene. Adesso, trova qualcuno del
tuo corso, fatti prestare i suoi appunti, e-- ok, si, si.
Siamo qui 24 ore al giorno tutti i giorni. Puoi richiamare in
qualsiasi momento. Ok? Va bene. Buona fortuna.
[David riaggancia la cornetta.]
Jack:
Giornata dura?
David:
Si, gli esami fanno emergere il peggio dalle persone.
Jack:
La cosa importante è che tu l'abbia dissolto dal mischiare
Mountain Dew e Nodoze. Può essere una combinazione letale.
David:
Si, ho fatto un vero servizio all'umanità. Hai bisogno di
qualcosa?
Jack:
Quindi il fatto che tu sia arrabbiato non ti è ancora
passato, uhu?
David:
Parla in fretta, Jack. Il telefono potrebbe squillare un'altra
volta in qualsiasi istante, e i problemi di un ex-ragazzo
irresponsabile non sono un granché, paragonati all'angoscia
suicida degli studenti dell'ultimo anno.
Jack:
Possiamo smetterla, per favore? Possiamo solo parlare? Per lo
meno dammi la stessa opportunità che dai a qualsiasi
estraneo che sta dall'altra parte del telefono. Incontriamoci
per un'ora-- per mezz'ora, almeno.
David:
Forse.
Jack:
Forse?
David:
Si. Forse. Ho bisogno di tempo per pensarci.
Jack:
Bene. Fantastico. Quanto te ne serve?
David:
Non lo so. Ascolta, ti--ti chiamo.
Jack:
Oppure, sai, stasera potresti venire all'Hell's Kitchen se
vuoi.
David:
Stasera non posso. Domani ho un esame.
Jack:
Domani-- domani va bene. Che so? Dopo le 8:00?
David:
Lavoro sino alle 9:00.
Jack:
Allora-- verrai?
David:
Ho detto che ci penserò su.
Jack: Ok.
David:
Ascolta, qui sono impegnato, quindi...
Jack:
Certo. Si. Ho capito.
04. INTERNO. SALA RIUNIONI DELL'AGENZIA DI CAMBIO - GIORNO
[Ci sono diversi ragazzi seduti attorno al tavolo quando Pacey
entra nella sala, e inizia a camminare attorno al tavolo.]
Pacey:
Buongiorno, Signori. La scorsa notte ho fatto sesso con una
bellissima donna. Ora, questo non sarebbe dovuto succedere.
Lei era fuori dalla mia portata, e mi piace persino pensare di
essere un ragazzo abbastanza affascinante, ma non sono così
affascinante, e mi piace pensare di essere abbastanza bravo a
letto, ma non sono così bravo. Allora come accadono cose del
genere? Ve lo dirò io. Ho 20 anni, e sto facendo esattamente
quello per cui sono stato messo sulla terra. Sto facendo soldi
...rapidamente... più in fretta di quanto sappia come
spenderli. E diciamo la verità. Voi tutti siete venuti qui
oggi perché state cercando di scappare dall'esistenza
miserabile e meschina che stavate vivendo che vi ha negato
quello che è giustamente vostro. Se volete questo per voi
stessi, potete averlo. Ma io sono qui per dirvi che verrete
presi a calci nel sedere giornalmente, ma imparerete. E
infine, farete quello per cui siete stati messi sulla terra,
cioè fare soldi. Ora, se qualcuno di voi è ancora
interessato a questa proposta, si presenti qui sveglio alle 9
di Lunedì mattina. Se arrivate in ritardo, non entrate nel
mio edificio. Voltatevi, tornate a casa, e preparatevi ad una
vita di vendita al dettaglio. Ci vediamo.
[Pacey esce dalla sala conferenza, Rich lo vede e si avvicina
a lui.]
Rich:
Ehi. Come è andata?
Pacey:
Tu come credi sia andata? Ho imparato dal migliore, giusto?
Rich:
Che dolce. Vuoi pomiciare o...
Pacey:
Forse più tardi. Devo lavarmi i denti.
[Dei ragazzi che poco prima stavano parlando con Rich si
mettono ad urlare, contenti per qualcosa.]
Pacey:
A cosa diavolo è dovuto tutto questo?
Rich:
Questo, Signor Witter, è il suono del sangue che scorre verso
le regioni più basse.
Pacey:
Lasciami indovinare. L'approvazione Stepatech è passata?
Rich:
Non ancora, amigo, ma il titolo continua a salire.
Pacey: Ok,
ottimo.
Rich:
Perché non chiami Roger e ti congratuli con lui.
Pacey:
Lo farò, capo.
Rich:
Ooh, ah,
ehi ... l'appuntamento con Sadia la scorsa notte-- hai chiuso
l'affare?
Pacey:
Perché non lo chiedi a quei ragazzi là dentro?
Rich: Oh,
è così che si fa, Witter. Ero solito rimanere moderatamente
impressionato. Ma ora sono in soggezione. Ben fatto amico mio.
Ben fatto.
Pacey:
Sai, è proprio quello che ha detto lei.
05. INTERNO. STANZA DI PACEY A CASA DI JACK E PACEY - GIORNO
[Pacey è addormentato nel letto con Sadia tra le sue braccia.
Lei si volta e lo bacia, allora lui si sveglia ma continua a
tenere gli occhi chiusi.]
Pacey:
Mmm. Mmm.
Beh, questo è proprio uno dei modi migliori per iniziare la
giornata.
Sadia:
Beh, io conosco un altro paio di trucchi mio schiavo, ma ho
pensato di mantenere la cosa semplice. Non volevo ancora
sconvolgerti.
Pacey: Oh,
mio Dio, donna, tu sei fuori dalla mia portata.
Sadia:
Lo so. Lo so.
[Pacey si allunga, afferra il telecomando e accende la TV su
un canale che trasmette i dati della Borsa.]
Pacey: Oh. Uh...
aspetta un secondo. Scusami. Mi dispiace, ma oggi è il giorno
in cui la FDA proclamerà un verdetto su quella cosina
miracolosa di Stepatech contro l'influenza.
Sadia:
Cosina? Come puoi essere così eccitato per qualcosa che
definisci cosina?
Pacey:
Lo so. Mi dispiace, ma ... ho molti soldi coinvolti in questa
cosina. E questa cosina mi farà comprare una nuova auto.
Forse persino una nuova casa.
Sadia:
Aspetta un minuto. Come mai qualcuno così giovane come te è
così ossessionato dalla sua carriera?
Pacey:
Prima ero ossessionato da molte altre cose.
Sadia:
Mm-hmm.
Pacey:
Beh, soprattutto ragazze, a dir la verità. E poi con questo
recente flirt, che sarebbe stato meglio lasciare nel passato,
ho capito che la carriera è in realtà un'ossessione molto
più salutare. Senza offesa, naturalmente.
Sadia:
Figurati. E poi non è che tu sia il mio ragazzo o qualcosa
del genere. Ne ho già uno, e detto francamente sono
sopravalutati.
Pacey:
Concordo pienamente.
Sadia:
Mm-hmm. [Ride] E quell'altra ragazza? Beh, lei non sa cosa si sta perdendo.
Pacey:
Beh, come ho detto, lei fa parte di una vita passata, e sono
abbastanza felice della vita che sto conducendo. E come si
dice, ho sempre il lavoro.
Sadia:
E poi ci sono io.
Pacey:
E poi ci sei tu, la dimostrazione più positiva che esiste un
Dio e che Pacey J. Witter è il suo figlio prediletto.
Sadia:
Per che cosa sta la J.?
Pacey:
Non vorresti saperlo?
Sadia:
Beh, se vuoi che ti torturi, Pacey, tutto quello che devi fare
è chiedere.
Pacey:
Davvero?
Sadia:
Mm-hmm.
[Lei gli sale sopra, lui spegne la TV e lancia il
telecomando.]
06. INTERNO. CLASSE DI LETTERATURA DEL PROF. HESTON - GIORNO
[Joey ed Eddie sono seduti in uno dei banchi e sopra ci sono
diverse tazze di caffè. Joey sta studiando molto attentamente
ed Eddie la guarda.]
Eddie:
Allora che ne dici? Altro caffè?
Joey:
Altro caffè? Come potrei bere dell'altro caffè? Siamo seduti
qui impegnati in questa "caffeinazione" pre-test da
ormai due ore.
Eddie:
Non voglio che tu arrivi in ritardo, lo sai?
[Eddie la bacia.]
Joey:
Adesso mi sembra di ricordare in che modo ebbe inizio il mio
crollo accademico.
[Heston ed altri studenti entrano nella stanza e lui si avvicina alla sua scrivania.]
Heston:
Beh, se questo non è da Bonnie e Clyde.
Eddie:
[Rivolgendosi a Joey] Solitamente non è il T.A.S che supervisiona questi esami?
Heston:
Ha dimenticato il mio udito bionico, Signor Doling. E ci creda
o no, a me diverte controllare i miei esami. Insomma, immagino
che se Nabokov ha trovato il tempo per farlo mentre insegnava
al Cornell, chi sono io per mettermi così in alto rispetto
alla piccola gente.
Joey:
In altre parole, lui trae del disgustoso piacere nel vederci
sulle spine.
Heston:
Vedo che nel corso degli ultimi due semestri lei ha imparato a
conoscermi. Ma se lei ha acquisito una simile maestria sulla
letteratura americana post guerra è ancora da vedere.
[Eddie si volta verso Joey e le parla a voce bassa.]
Eddie:
Sai, non ho mai avuto l'occasione di ringraziarlo per la sua
raccomandazione.
Joey:
E lo vuoi fare adesso?
Eddie:
Si. Quale è la cosa peggiore che potrebbe accadere?
Joey:
Non lo so. Potrebbe diventare incredibilmente maleducato e
offensivo, e dire qualcosa di meschino e imperdonabile, e tu
potresti prenderlo a pugni un'altra volta.
Eddie:
Non lo prenderò a pugni un'altra volta. [Lei lo guarda
perplessa] Che c'è? Tu non pensi che io sia capace di
essere la persona più matura qui dentro?
Joey:
Lo so che sei la persona più matura. Penso solo che tu stia
sottovalutando quanto piccolo lui sia.
Eddie:
Beh, mi rifiuto di accettarlo.
[Eddie si avvicina alla scrivania di Heston.]
Eddie:
Ehi, uhm... professor Heston.
Heston:
Signor Doling, come posso aiutarla?
Eddie:
A dir la verità, - Io ho pensato che forse dovrei
ringraziarla per, sa, per avermi aiutato con la faccenda della
scuola.
Heston:
Lei ha pensato ... che forse dovrebbe ringraziarmi? La sua
eloquenza mi sbalordisce.
Eddie:
Si, beh, ho pensato che forse dovrei ringraziarla, ma adesso
che ho sentito il tono della sua risposta, sto pensando che
forse dovrei solo abbandonare l'intero concetto.
Heston:
Beh, questa è la sua specialità, non è così?
[Joey si alza e si mette tra i due prima che qualcosa possa
accadere.]
Joey: Ok,
voi due. Come se non avessi detto che cosa sarebbe successo?
Eddie:
Ehi, ha iniziato lui.
Joey:
[Rivolgendosi ad Eddie] Fammi sapere quando torni dalla terza
elementare. [Rivolgendosi ad Heston] Nel frattempo, tutto
quello che lui stava cercando di dire era "La
ringrazio". Due semplici parole. E credo che la risposta
appropriata sia "Di niente", forse "Buona
fortuna per i suoi tentativi futuri."
Heston:
Beh, non importa.
Joey:
Non importa. Ti incoraggio ad accettare questo "Non
importa", poiché credo sia la cosa migliore che lui
potrà mai dire.
Eddie:
Non importa.
Joey:
Grandioso. Il mio lavoro qui è terminato. Adesso per piacere
puoi andartene? Perché temo che questa spontanea
manifestazione di emozioni mi stia distogliendo dall'esame.
Eddie:
Non importa.
Joey:
Grandioso. Ciao.
Eddie:
Va bene. Ciao.
[Eddie va via e Joey torna al suo posto.]
07. INTERNO. UFFICIO DI
PACEY / CASA LEERY -
GIORNO
[Pacey è nel suo ufficio che parla con un cliente al
telefono, quando ha terminato la sua segretaria gli riferisce che
ha una chiamata in linea.]
Segretaria: Dawson Leery.
Pacey:
Eccellente. Me lo passi. [Aziona il vivavoce.]
[Vediamo Dawson dall'altra parte del telefono che imbianca le
pareti di una stanza di verde.]
Pacey: Dawson.
Che succede, amico?
Dawson:
Ehi, Pace, non molto. Uhm, ascolta, stavo pensando--
Pacey:
Fammi indovinare. Sei nervoso, vero?
Dawson:
Nervoso? Chi, io? Migliaia di dollari in gioco nel mercato
azionario che, da quanto ho capito, può essere descritto come
globalmente debole? Nah. Chi è nervoso?
Pacey: Ok,
beh, che mi dici di questo? Tu fidati di me, e io ti prometto
che tutto andrà bene. Ti ho mai deluso in passato? In
realtà, sai una cosa? Non rispondermi.
Dawson: [Ride]
Uhm, ma seriamente, non sono nervoso, io sto--sto pensando che
potrebbe essere il momento di incassare. Ho un sacco di
pellicola da acquistare, e da quanto ho capito, sarà la mia
spesa più grande, quindi...
Pacey: Ok, Dawson,
ecco l'affare. So che tu hai bisogno di fare soldi, e che hai
bisogno di farli alla svelta, quindi quello che ho fatto per
te è stato investirli in una compagnia biotech chiamata
Stepatech. Loro hanno scoperto un vaccino miracoloso contro
l'influenza in procinto di essere approvato dalla FDA proprio
in questo momento, e la voce che circola dice che è una cosa
fatta. Quindi se puoi aspettare un paio di giorni, ti prometto
che varrà la tua attesa. Sarà come fare la differenza tra 'El
Mariachi' e 'Clerks'.
Dawson: Ok,
beh, almeno questo è un linguaggio che conosco. Uhm ...
immagino che nello spirito di 'Clerks', potrei farmi mettere
in conto la pellicola. Ho fatto richiesta per le carte di
credito come un pazzo, e oggi me ne sono arrivate due per
posta.
Pacey:
Penso che questo sia comunemente definito come segno, amico
mio.
Dawson:
Forse si. Forse si.
Pacey: Ok,
allora siamo tranquilli, giusto?
Dawson:
Cosa-- Non lo so. Per me è tutto come il film di David Mamet.
Non so di che diavolo sto parlando, ma mi fido di te. Tienimi
informato.
Pacey:
Lo farò. Ci sentiamo più tardi, amico.
08. ESTERNO. IN UNA STRADA DI BOSTON - SERA
[Joey ed Eddie stanno camminando e chiacchierando tra loro.
Joey ha appena finito di fare gli esami.]
Joey:
Insomma, che razza di sadico chiede cose del tipo, "Quale
è il nome da sposata di Lolita?", oppure "Quale
giorno della settimana è citato nella prima pagina del libro
Gravity's Rainbow [L'arcobaleno della gravità]?"
Eddie:
Beh, non lo so, Jo. Direi che dipende.
Joey:
Da cosa?
Eddie:
Dal fatto che tu sapessi o meno le risposte a queste due
domande.
Joey: Schiller.
Eddie:
E?
Joey:
Lunedì.
Eddie:
Quindi hai superato in pieno l'esame, non solo di striscio o
parzialmente?
Joey: No.
Eddie: No.
Joey:
Avevo la completa e totale padronanza di ogni fatto arcano
dell'universo di Heston. Allora? Andiamo a festeggiare o cosa?
Eddie:
Certo.
Joey:
Beh, questo festeggiamento include qualcos'altro oltre al
rimanere qui in piedi?
Eddie:
Quindi adesso che la mia utilità come compagno di studi è
finita, vuoi saltare alla parte del regalo.
Joey:
Pensavo avessi detto fosse una sorpresa?
Eddie:
Beh, sai, regalo-barra-sorpresa.
Joey:
Beh, qualsiasi cosa sia, verrà presto?
Eddie:
Uhm...si, a dir la verità sì.
[Eddie si schiarisce la voce e le da uno zaino.]
Eddie:
Ecco. L'ho incartato io stesso.
Joey:
Si, lo vedo.
Eddie:
Non ti piace.
Joey: Oh, no.
Io--Io-- non so cosa dire. Tu mi stai dando il tuo zaino.
Eddie: Joey,
non è il mio zaino. Voglio dire, ho comprato questo speciale
solo per te. Inoltre, sai, dentro potrebbe esserci qualcosa.
Probabilmente dovresti controllare.
Joey:
Dovrei controllare?
Eddie:
Si. Si. Sono nel caso in cui ci sia un regalo aggiuntivo.
[Joey apre lo zaino e toglie fuori un libro intitolato
"Europa a 5$ al giorno."]
Joey:
Non capisco.
Eddie:
E' per quella ragazza che mi diceva sempre in che modo sarebbe
andata a Parigi. Beh, io penso che per lei sia arrivato il
momento di spendere i soldi per il nome di città che
pronuncia la sua bocca. E non sto parlando solo di Parigi,
Joey. Sto parlando di Barcellona, Madrid, Vienna, e Praga e
qualsiasi altro posto. Insomma, il cielo è il limite, Jo. E
tutto quello che tu devi fare è solo dire di si.
Joey:
Dici sul serio?
Eddie:
Certamente. Voglio che ogni momento che trascorriamo insieme
quest'estate sia ... storico. E immagino che il miglior modo
per farlo sia andare dove c'è la storia. Quindi cosa ne dici?
Joey: Oh,
mio Dio! Sì! Sì!
[Lei lo abbraccia e lo bacia.]
09. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[David sta andando verso il bar, prima di entrare, guarda
attraverso le persiane della finestra e vede Jack seduto ad un
tavolo che parla con un ragazzo, e David sembra visibilmente
geloso. Poi David entra dentro e va verso Jack proprio nel
momento in cui quel ragazzo si alza dal tavolo.]
Ragazzo: Va bene, Jack, allora ci vediamo.
Jack: Ok,
ci vediamo.
David:
Ehi.
Jack:
Ehi. Grazie per essere venuto.
David: Uh,
stai aspettando da molto?
Jack: No.
A dir la verità, mi sono imbattuto con un ragazzo che
frequenta il mio corso di Sociologia.
David:
Si, ho--ho visto.
Jack:
Ascolta, non è-- non è quello che pensi, va bene? E' una
cosa del tutto innocente.
David:
E questo implica che quella dell'altra notte non lo era.
Jack:
Tu non mi stai dando nemmeno una chance, vero? Accidenti, è
come se tu abbia pianificato l'intera scenetta persino prima
che entrassi in questo posto.
David:
A dir la verità, io avevo due versioni.
Jack:
Fammi indovinare. La versione che userai è quella in cui io
sono il cattivo ragazzo?
David:
Si. Mi ci hai portato tu, lo sai. Alla festa di Halloween in
cui ci incontrammo per la prima volta tu mi facesti credere di
essere uno di quelli non morti.
Jack:
Avanti. Ascolta, se tu non prenderai questa cosa seriamente—
David:
Io sono serio. Io ho una seria fantasia di Tom Cruise in
versione vampiro Lestat che ho bisogno di realizzare fino a
quando sarò ancora giovane. Ed è per questo che sto rompendo
con te.
Jack:
Cosa?
David:
Si. Si, lo sai, dobbiamo chiudere. Stavo prendendo in giro me
stesso—
Jack: Whoa, whoa.
Aspetta-- aspetta un secondo. Se pensi che io ti lascerò
uscire da qui in questo modo, insomma, avanti, David. Non
volevo che andasse così.
David:
Beh, indovina una cosa? E' andata così, non ti va bene? O
forse si. Forse dopo tutto la supererai facilmente. E' solo il
mio cuore che sarà leggermente spezzato.
Jack:
Perché dici tutte queste cose? Io non sarei qui stasera se
non volessi che le cose funzionassero.
David:
Si, e tu non saresti qui per niente a meno che tu stessi
cercando di dimostrare qualcosa a te stesso.
Jack:
Dimostrare cosa?
David:
Ascolta, Jack... io voglio quello che vogliono tutti. Io
voglio essere importante per qualcuno. Forse lo vuoi anche tu,
ma, ... se è così, sii onesto, io questo non lo vedo, perché
tutto quello che vedo quando ti guardo è qualcuno che sta
fingendo di stare con qualcuno perché pensa che sia la cosa
giusta da fare. Non lo so. So solo che questo per me non è
abbastanza. Quindi ... addio.
Jack:
Aspetta. Tu te ne vai via e basta?
David:
Trascorri una bella estate, Jack, e rimaniamo in contatto.
[David va via e Jack non può fare altro che fissarlo
incredulo.]
10. INTERNO. STANZA
DEL DORMITORIO DI JOEY ED AUDREY - SERA
[Eddie e Joey sono seduti sul letto che guardano una cartina
dell'Europa appoggiata sopra il letto, dove ci sono appoggiati
tanti libri riguardanti l'Europa.]
Eddie:
Quindi Praga poi Budapest? Oppure avrebbe molto più senso
farlo al contrario? Oppure potremo saltare l'Europa Centrale e
rimanere più tempo in Spagna-- España.
Joey: No,
non possiamo saltare Praga. Dobbiamo vedere i castelli, in
più dobbiamo rendere omaggio a Kafka e Milan Kundera.
Eddie:
Sai, potrei attuare una regola che ti limita alla tomba di un
solo autore per nazione.
Joey:
Beh, mai, e come potremo?
Eddie:
Perché no?
Joey:
Perché quando andremo in Francia, come potremo mai scegliere
tra Proust e Flaubert?
Eddie:
Non sono la stessa persona?
Joey:
Baciami, e ti prometto che dirò mai ad Heston che hai
proferito una tale blasfemia!
Eddie:
Affare fatto.
[I due si baciano.]
Joey:
Ma se lo facciamo davvero, c'è probabilmente qualcos'altro
che devi sapere sul mio conto-- qualcosa che non ti ho mai
detto prima.
Eddie:
Lo so già. Tu russi.
Joey:
In aggiunta al mio amore per la letteratura, io provo anche un
grande e profondo apprezzamento per le arti visive.
Eddie: Oh,
che so? Ad esempio, uhm, il David, la Capella Sistina, la Mona
Lisa-- questo genere di cose?
Joey: No,
non penso che la farai franca con il Rinascimento. Sto
parlando di Picasso a Parigi, il museo di Van Gogh ad Amsterdam—
Eddie: Ok, ok.
Capisco. Capisco. Quindi quello che stai dicendo è che vuoi
fare tutto.
Joey:
Si! Si. Beh, tutto il ragionevole.
Eddie:
Il ragionevole?
Joey:
Beh, si. Voglio dire, dovremo essere alquanto realistici.
Eddie:
Tu vuoi essere realistica su noi due che scappiamo insieme?
Joey:
Beh, Eddie, scappare insieme non è così facile come sembra
in TV. Voglio dire, credimi. L'ho già fatto. E torneremo
questo autunno. Rinizieremo l'università. Saremo
completamente al verde.
Eddie:
Allora?
Joey:
Allora questo pensiero non ti spaventa?
Eddie: No,
non più del pensiero di non trascorrere l'estate con te.
Oppure di non vedere la tua espressione la prima volta che
vedi la Torre Eiffel, o il London bridge, o piazza San Marco a
Venezia. Sai, non è che uno di noi al momento abbia dei
soldi. Voglio dire, siamo al verde. E allora? Inizieremo da
capo. Ricostruiremo le cose da zero.
Joey:
Con te in California ed io qui?
Eddie:
Ed un'intera vita piena di ricordi. Le cose che non ci
lasceranno mai, non importa quanto siamo al verde.
Joey: Eddie...
tutto quello che sto dicendo è che .... scappare insieme, non
importa quanto sembri al momento romantico e magico, non
risolverà nulla, ok? Qualunque sia la cosa da cui stai
scappando, che siano le circostanze o la geografia, o il
destino, o un'altra persona, al tuo ritorno ci sarà sempre.
Eddie: Ok,
quindi cosa suggeriresti per risolvere questi problemi, Joey?
Voglio dire, che cosa vuoi fare? Ignorare l'opportunità che
ci si è presentata?
Joey: No!
Sto solo-- sto solo cercando di essere realistica.
Eddie:
E cosa significa esattamente?
Joey:
Forse dovremo aspettare. Sai, rallentare un pochino.
Eddie:
Rallentare?
Joey:
Si. Forse lavorare per un mese o due e poi partire.
Eddie: Joey,
noi trascorreremo il resto delle nostre vite lavorando.
Joey:
Si, e noi abbiamo un'intera estate per fare questo viaggio.
Nessuno ha detto che dobbiamo partire domani.
Eddie: Io
si.
Joey:
Cosa?
Eddie:
Tu non-- tu non vuoi nemmeno farlo, vero?
Joey:
Certo che voglio farlo.
Eddie:
Si, ma solo alle tue condizioni.
Joey:
Beh, secondo quali condizioni dovrei farlo, Eddie? Voglio
dire, se devo deviare il corso della mia vita per l'occasione—
Eddie: Oh,
mio Dio. Di che cosa stai parlando? Deviare il corso della tua
vita? Io non ti sto chiedendo di deviare il corso della tua
vita, Joey. Sto parlando semplicemente di un'estate. Tutto
quello di cui sto parlando è di buttarti. Vieni via con me.
Joey: Oh,
come Saul Bellow oppure On the Road? Eddie, queste sono solo
storie-- poesie. Piccoli pezzi di una irrealtà su cui non
intendiamo basare le nostre vite. Alla fine dobbiamo sempre
tornare indietro e affrontare il vero mondo.
Eddie:
E allora? Cosa farai? Vuoi rimanere seduta qui per tutta la
tua vita aspettando e sperando che il mondo venga da te? Perché
il punto di queste storie, Joey, sono le vite delle persone--
le loro vere vite-- che hanno inizio solo quando loro
escono nel vero mondo. E quando lo fai, quando ci sbatti la
testa, forse tu cambi il mondo, o forse no, ma il punto è
che, questo cambia te. Ed è questo che intendono le persone
quando parlano di maturità.
Joey:
E allora? Se voglio stare con te, si suppone che debba
lanciare tutte le mie preziose esperienza di vita fuori dalla
finestra? Si suppone che debba smettere di essere quella che
sono?
Eddie:
Quella che sei, Joey, non è la stessa ragazzina spaventata
che ha paura di correre un rischio, che ha paura di amare
davvero qualcuno a causa del rischio o del dolore. Questo non
ti definisce come persona. O forse si, sai? Forse-- forse sono
pazzo. Forse ho preso solo un abbaglio.
Joey:
Hai finito? Forse dovresti trovare un altro posto in cui
dormire stanotte.
[Eddie afferra il capotto e va via.]
11. INTERNO. AGENZIA DI CAMBIO -
GIORNO
[Pacey entra con in mano una valigetta e
nota che nella stanza c'è uno strano silenzio.]
Pacey:
Ciao, ragazzi.
[Pacey vede Rich che parla al telefono nella sala conferenze
con dei fogli sparpagliati sul tavolo. Allora decide di
avvicinarsi a lui.]
Rich:
[Al telefono] Credimi, qui è un mortorio. Ehi, ascolta, anche
a me è venuto un colpo. Va bene. Ti richiamerò presto. E
fammi un favore, stai lontano dalle finestre aperte. Non
voglio sentire che ti hanno grattato via dal marciapiede o
qualcosa del genere.
[Il tipo con cui stava parlando Rich gli riaggancia il
telefono.]
Rich:
Lui non ha ritenuto fosse divertente.
Pacey:
Si, è così. Che diavolo sta succedendo qui, Rich?
Rich:
Prima di tutto, sei in ritardo. Dove diavolo sei stato? Ah,
lascia perdere. Non voglio sentire dei tuoi exploit sessuali
con Lois Lane. Sono già abbastanza depresso.
Pacey:
Sono serio. Che sta succedendo?
Rich:
Che diavolo pensi, idiota? La FDA ha emesso i suoi verdetti
stamattina. Un rifiuto grande e grosso.
Pacey:
Ma Rich, tu avevi detto che Stepatech era una cosa sicura.
Rich:
Si, beh, lo pensavano tutti. Si è rivelato che la medicina
miracolosa di Roger contro l'influenza avesse un mucchio di
effetti collaterali e la FDA al momento non desidera imporlo
al mercato americano.
Pacey: Rich,
questo è un disastro.
Rich:
Calmati, novellino. Ho visto di peggio. Ho perso di più.
Sopravviveremo. Vivi per commerciare un altro giorno.
Pacey:
Vivi per commerciare un altro giorno? Ho ficcato giù per la
gola ai miei clienti Stepatech per sei mesi.
Rich: Pacey,
il mercato azionario 101-- i titoli biotech sono
imprevedibili, soprattutto in questi giorni. Oggi verrai
strillato e sgridato, ma non è colpa tua. E' solo un rischio
della professione.
[Pacey improvvisamente capisce quanto successo, e rimane
sconvolto.]
Rich: Oh,
amico, stai bene? Sembra che stia per rimettere i tuoi
biscotti.
Pacey: No,
starò bene.
Rich:
Ascolta ... fai un respiro profondo. Ritorna al tuo ufficio.
Probabilmente dovrai rispondere ad un centinaio di chiamate.
Ascoltali, sii preoccupato, sii comprensivo, ma sii forte. E
ricorda, sono stati loro a mettersi in questo guaio, non tu.
Hai capito? Adesso esci da qui. Vai a lavorare.
12. INTERNO. UFFICIO DEL PROFESSOR HESTON -
GIORNO
[Joey è seduta sulla sedia di fronte alla scrivania del
professore, quando Heston entra con in mano una pila di
compiti d'esame.]
Heston:
Allora Potter... eccoci di nuovo qui, proprio da dove abbiamo
iniziato. Consigliere ... consigliata ...e lei non è ancora
vicina a dichiarare la sua materia di specializzazione.
Joey:
Non volevo darle la soddisfazione, ma ... Inglese.
Heston:
Inglese.
Joey:
Si. Voglio dire, più avanti posso sempre cambiare in qualcosa
come Biologia Marina, ma ... ora posso andare?
Heston:
Cosa, non è interessata a ripercorrere il viale dei ricordi
con me?
Joey:
Non in modo particolare, no. Al momento ho altre cose da fare.
Heston:
Si, uhm ... la prima volta che lei entrò nel mio ufficio, era
suo compleanno, giusto?
Joey:
Il mio compleanno?
Heston:
Si.
Joey:
Il giorno prima del mio compleanno.
Heston:
Come è andato?
Joey:
Il mio compleanno?
Heston:
Si. Mi dispiace di non averle preso niente.
Joey:
Sa una cosa? Ho capito che questo per lei è molto eccitante,
farmi sedere qui e ricordarmi quanto abbia sprecato un intero
anno della mia vita e non aver mai veramente vissuto al
massimo delle mie potenzialità accademiche. Ma...
[Lui le da il test su cui c'è scritto il voto.]
Heston:
Lei ha vissuto oltre le sue potenzialità, Joey.
Joey:
Una A-meno? Questo significa...
Heston:
Che scomponendo tutti i voti di questo semestre e dello scorso
come voto complessivo ottiene C più. Leggermente sopra la
media. Ha problemi a riguardo?
Joey: No. No.
Heston:
Sa, la cosa triste è che per poco le davo una "A".
Ci ho pensato e ripensato e poi .... alla fine, ho trovato il
suo saggio su "Catch-22" leggermente deprimente.
Joey:
L'ha trovato deprimente?
Heston:
E' una storia sulla speranza, Joey. Voglio dire, quest'uomo,
messo faccia a faccia con l'assoluta assurdità della
condizione umana, è terrorizzato dalla sua anima. Lui si
butta. Lui sceglie la vita. Qui. Pagina 461. Legga la
parte evidenziata.
[Professor Heston le da una copia del libro "Catch-22".]
Joey: "Dovranno
tentare accanitamente di catturarmi questa volta. Loro ci
proveranno accanitamente. E anche se loro non ti trovano, che
razza di modo di vivere è questo? Tu sarai sempre solo, mai
nessuno sarà dalla tua parte, e tu vivrai sempre nel pericolo
di essere tradito. Io adesso vivo in questo modo. Ma tu non
puoi voltare le spalle alle tue responsabilità e scappare da
loro, insisteva il Maggiore Danby. E' uno stato d'animo
negativo. E' d'evasione. Yossarian si mise a ridere con uno
scherno esagerato e scuoteva il capo. Io non sto scappando
dalle mie responsabilità. Sto scappando da loro. Non c'è
niente di negativo dal scappare per salvarmi la vita."
[Joey capisce il vero significato che si cela dietro queste
parole.]
Heston:
Come dissi durante la lezione, molti critici trovano questo
momento troppo sentimentale. Un autore che maldestramente
raggiunge e introduce un racconto amorale con uno morale. Un
tradimento imbarazzante di tutte le commedie dark che lo
precedettero. Ma per me? A me è sempre piaciuto. Ed ha un
accento bello e speranzoso. Capisce il mio punto di vista?
Joey:
Si, capisco.
[Joey si alza dalla sedia.]
Heston:
Mi dispiace, le sembrava avessi finito?
Joey:
Adesso devo andare in un altro posto. Possiamo continuare con
questo il prossimo semestre.
Heston:
Pensa onestamente che la lascerò entrare di nuovo in uno dei
miei corsi?
Joey: No.
E lei pensa onestamente che io mi iscriverò di nuovo ad uno
dei suoi corsi? Ma ho bisogno di un consigliere.
Heston:
E le piacerebbe fossi io?
Joey:
Si, proprio così. Perché è il mio più grande desiderio
continuare a tormentarla fino al giorno in cui finalmente
lascerò questo istituto.
[Joey gli rende il libro, ma prima che lui possa prenderlo,
lei lo riprende.]
Joey:
Ma se funziona e io non la rivedrò per il resto della mia
vita, va bene lo stesso. Arrivederci.
[Lei gli da il libro e va via.]
13. ESTERNO. DI FRONTE ALL'AGENZIA DI CAMBIO - GIORNO
[Pacey è seduto fuori con Sadia, e i due stanno parlando
mentre bevono una tazza di caffè. Pacey è piuttosto
sconvolto e Sadia cerca di rincuorarlo.]
Sadia:
Quindi c'è un'anima lì da qualche parte. E pensare che io
presumevo che tu fossi un altro degli squaletti preferiti di
Rich Rinaldi.
[I due si alzano ed iniziano a camminare.]
Pacey: Sadia,
ho messo seriamente nei casini il mio migliore amico. Sento
male allo stomaco da tutto il giorno. E Rich aveva ragione, il
resto dei miei clienti sapeva a che cosa stava andando
incontro. Ma Dawson mi aveva affidato i risparmi di tutta la
sua vita, e io li ho buttati al vento. Come ho potuto
permettere che succedesse?
Sadia: Ok,
questo capita molto spesso. Fa parte della vita di un agente
di cambio.
Pacey:
Beh, per me non è accettabile. Devo rimediare.
Sadia:
Ti dispiace se ti faccio un paio di domande?
Pacey:
Si, certo.
Sadia:
Su nastro? Ok, uhm ... forse più tardi?
Pacey:
Più tardi, si. Penso che più tardi probabilmente sarà
meglio.
Sadia:
Grazie. Oh, comunque non stasera. Ho già dei piani.
Pacey:
Fammi indovinare, il tuo ragazzo?
Sadia:
Fidanzato, a dir la verità.
Pacey:
Fidanzato? Davvero? Oh, le batoste si susseguono.
Sadia: No,
è-- è solo una relazione a lunga distanza, sai, ed è
alquanto noiosa e-- sai?
Pacey: Oh,
giusto. Beh, per quanto sia noiosa, mette tutte le cose
apposto. Beh, immagino sia stato bello finché è durata.
[Sadia lo bacia sulla guancia.]
Sadia:
Chiamami se vuoi parlare.
Pacey:
Certo. Certo.
[Sadia va via e Pacey rimane solo a riflette.]
14. INTERNO. CENTRO DI CONSULENZA - GIORNO
[Jen è al telefono con uno studente, mentre Jack è seduto su
uno dei divani che fissa il muro. Jen lo vede e sembra
preoccupata.]
Jen:
[Al telefono] Di niente. Ciao.
[Jen riaggancia la cornetta e si avvicina a Jack.]
Jen:
Ehi.
Jack:
Ehi.
Jen:
Hai appena fallito un esame o la scorsa notte non è andata
così bene come mi aspettavo?
Jack:
Sai che non mi è mai importato molto della scuola.
Jen:
Mi dispiace.
Jack:
Non è colpa tua. Pensi che io uscissi con David solo per
dimostrare qualcosa a me stesso?
Jen:
Qualcosa per cosa?
Jack:
Solo per dimostrare che io potrei farcela, che io potrei avere
una relazione. Sai, avere un ragazzo.
Jen:
Non lo so. Voglio dire, è questo un qualcosa che tu senti di
aver bisogno di dimostrare a te stesso?
Jack:
Si. Chi vuole essere un trentacinquenne che vive da solo e va
in giro nei bar in cerca della persona giusta?
Jen:
Aspetta un attimo. Tu hai solo vent'anni. Non hai nemmeno
l'età per stare in quei bar da solo a tormentarli con la tua
tristezza da single.
Jack:
Si, questo lo dice la ragazza il cui nome era il primo della
lista di metà dei buttafuori di New York.
Jen:
Ascolta, quello che voglio dire è che non penso che tutti
incontrino l'amore della loro vita quando sono adolescenti.
Oppure quando sono venticinquenni. O persino trentacinquenni.
Ma questo non significa che tu debba smettere di cercare e
sperare. Sai, perché tu incontrerai quella persona e quando
lo farai immagino che tu lo capirai.
Jack:
Tu finirai con C.J. Sai David diceva di sapere che voi due vi
sareste messi assieme perché tu gli ha dato speranza.
Jen:
Io?
Jack:
Si. Voglio dire, tu mi ha dato speranza. Proprio così, vero?
Tu hai trovato qualcuno che ti rende felice. Qualcuno che non
è gay.
Jen:
Si, beh, lui è leggermente gay, solo nel settimo grado del
termine. Lui mi rende felice. Anche quando le cose sono
orribili. Sai, mi piacerebbe condividerlo con te se potessi.
Jack:
Grazie, ma non è necessario.
15. INTERNO. AGENZIA DI CAMBIO -
GIORNO
[Pacey è nel suo ufficio ed ha appena finito una delle tante
telefonate con i suoi clienti, e poi chiama la sua
segretaria.]
Pacey:
[Sospira] Chi è rimasto, Signorina Seater?
Sig.na Seater: Solo Dawson Leery. Vuole chiamarlo?
Pacey, vuole chiamarlo?
[Pacey si alza e va da Rich, il quale è pronto ad andarsene.]
Rich:
No, no. Non mi tratterrai di più. Stasera ho un appuntamento
caldo. Lo ammetto. Mi hai fatto vergognare, Witter. Ora devo
trascorrere le mie notti per mettermi al passo con il mio
dannato protetto.
Pacey:
Ok, questo è fantastico. Voglio solo-- voglio solo chiederti
una cosa prima che te ne vada.
Rich:
Sempre che non preveda il fatto che debba rimanere qui mentre
piangi.
Pacey:
Lo prometto.
Rich:
Che c'è, ragazzino?
Pacey:
Beh, mi stavo solo chiedendo se forse tu potresti coprirmi?
Prestarmi un po' di soldi.
Rich:
Stai scherzando, vero?
Pacey: No.
Vorrei, ma ... tu non hai idea di quanto per me sia difficile
chiedertelo, Rich, ma un mio amico un paio di settimane fa, è
venuto da me e voleva che gli duplicassi i soldi molto
velocemente. Quindi li ho investiti tutti su Stepatech.
Rich:
E' stata una mossa stupida, Pacey.
Pacey:
Ma lui voleva tirarsi indietro, e gli ho detto di non farlo,
gli ho detto di fidarsi di me e di resistere, e questo ragazzo
è il mio più vecchio e caro amico d'infanzia. Non posso
metterlo in questo casino, Rich.
Rich:
L'hai già fatto, Pacey.
Pacey: No,
dico sul serio. Tutto quello che voglio fare è rendergli il
suo investimento iniziale. E poi ti restituirò tutto compresi
gli interessi che vuoi.
Rich:
E che mi dici di te? Cosa è successo alla tua rendita
disponibile?
Pacey:
Non mi è rimasto nulla. Tutto quello che avevo l'avevo
investito su Stepatech. Possiedo solo, che so, 300 dollari
adesso.
Rich:
Sai, è divertente. Tu sei molto bravo nel tuo lavoro, così
sicuro di te, che qualche volta dimentico quanto tu sia
giovane e stupido.
Pacey:
Ti prego, Rich, adesso ho bisogno del tuo aiuto, non delle tue
prediche, ok?
Rich: Oh,
io penso di si, a dir la verità. E ti dirò quello che
avresti subito dovuto dire al tuo amichetto. No.
Pacey:
Tutto qui? Questo è tutto quello che hai da dirmi? Io sono
venuto da te, ho umiliato me stesso, e tu dici solo no?
Rich:
Proprio così, si.
Pacey: [Ride]
Sai, Rich, qualche volta sei così bravo nel tuo lavoro che
dimentico quanto tu sia un bastardo insensibile.
Rich:
Tu lavori per me. Io sono il tuo capo. Bada a come parli.
Pacey: Ok, Rich,
ti sto solo chiedendo un favore! Solo per questa volta!
Rich:
Io...non...faccio... favori, Witter.
Pacey:
Perché no? Perché Dio ti ha proibito di lasciare la routine
alla Gordon Gecko per un secondo? Voglio dire, per te sarebbe
così facile, amico. Aiutami e basta!
[[N.B: Gordon Gecko è il ruolo interpretato da Michael
Douglas nel film di Oliver Stone "Wall Street". Il
suo personaggio era uno speculatore che comprò una compagnia aerea, la BlueStar, la
svuotò, gettò sul lastrico i dipendenti e poi se ne
liberò.]]
Rich:
Aiutarti?! Io ti ho dato un lavoro, Witter! Io ti ho dato la
possibilità di scappare da un'esistenza meschina, ed ogni
passo lungo il cammino, tu sei stato un condiscendente rompi
scatole. Quindi dimmi, perché dovrei aiutarti? Prendi questa
penna. Prendi questa penna, Witter, e scrivi la data di oggi.
Perché da oggi in avanti, tu sarai una nullità. Tu sei un
fallito ed un perdente, e tu meriti tutto quello che--
[Pacey gli da un pugno e i due cominciano a fare a botte sopra
la scrivania.]
Rich:
E' tutto finito, Pace. Non preoccuparti ... sei licenziato. Ad
ogni modo, è questo quello che hai sempre voluto. Perdente.
16. INTERNO. STANZA
DEL DORMITORIO DI JOEY ED AUDREY - GIORNO
[Audrey è seduta sul suo letto che sta leggendo il libro che
Eddie ha regalato a Joey, "Europa a 5$ al
giorno", quando Joey entra nella stanza.]
Audrey:
Ehi, io sono favorevole ad andare in Europa, ma non capisco
perché qualcuno vorrebbe farlo con 5 dollari al giorno. Con 5
dollari non puoi nemmeno comprare una pinta di Guinness a
Dublino.
Joey:
La segreteria chiude fra dieci minuti. Questo non è
esattamente il notiziario dei corsi.
Audrey:
Lo so. Ma tutti i corsi estivi sembrano così noiosi, Joey!
Chi è che aveva detto che non si dovrebbe frequentare un
corso in cui Beowulf è una lettura richiesta?
Joey:
Io.
Audrey:
Che stupida, pensavo fosse stato Woody Allen.
Joey: Audrey,
a meno che tu non abbia intenzione di iscriverti al Santa Monica
Junior College, è meglio che ti dia una mossa.
Audrey:
Va bene. Va bene.
Joey:
E puoi rendermi quel libro? Devo iniziare a leggere qualcosa
per il mio viaggio.
Audrey:
Cosa?! Da quando hai deciso di partire?
Joey:
Da adesso.
Audrey: Joey Potter,
tu sei piena di sorprese. Ciao, bella!
[[N.B: Audrey pronuncia 'Ciao, bella' in italiano.]]
[Audrey, va via, e Joey sta per andare verso il telefono per
fare una telefonata, quando nota una busta. La apre e comincia
a leggere la lettera che c'è dentro.]
Eddie:
[Voce] "Cara Joey, come sai, io non sono bravo con gli addii,
ma immagino che questo lo sia. Questa volta è quello vero.
Perché per quanto io pensassi di volerci insieme, suppongo
che quello che voglio di più sia stare con una di quelle persone
che vive ogni momento della sua vita senza indecisioni e senza
rimpianti. Qualcuno che si azzarda a disturbare l'universo
senza pensare alle conseguenze. E tu non sei una di quelle
persone, per lo meno non ancora. Forse un giorno mi
dimostrerai che ho torto. Spero di si. Ma chi lo sa? Forse le
persone non possono cambiare. Forse siamo condannati a
ripetere sempre gli stessi errori non importa quanto ci
sforziamo. Io spero sempre per un lieto fine. Cosa da pazzi,
vero? Abbi cura di te stessa."
17. ESTERNO. DI FRONTE A CASA LEERY - GIORNO
[Pacey
sta camminando verso casa Leery. Poi si ferma e guarda il
cielo, mentre cerca le parole giuste per dire a Dawson che ha
perso tutti i suoi soldi.]
[Fine dell'episodio.]Traduzione
Dawson's Friends Italia
|
|
·
guida
episodi ·
· prima
stagione ·
· seconda stagione ·
· terza stagione ·
· quarta stagione ·
· quinta stagione ·
· sesta stagione ·
|
|