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:: GUIDA EPISODI | #6.07
"EGO TRIPPING AT THE GATES OF HELL" ::
Ecco in italiano le traduzioni di tutti dialoghi e le
foto di alcune scene dell'episodio.
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"Ego Tripping at the Gates of
Hell - Nuovi amori" |
PROLOGO
01. INTERNO. HELL'S KITCHEN - GIORNO
[Eddie è seduto al bar che legge un libro, quando Joey si
avvicina per prendere lo zaino e il cappotto. Lei inizia a
registrare le ricevute che ha fatto. Il bar non è molto
affollato.]
Eddie: Ehi. Stai andando via?
Joey: Sì. Ho alcune cose da fare al campus.
Eddie: Alle 3:00? Sì, lo so a che ora è la lezione di Heston,
Joe.
Joey: Lo so. Non voglio farti sentire strano o qualcosa del
genere. Sai, ma non è divertente senza te. Nessuno contesta
le mie opinioni con reazioni irritabili. Sto iniziando a
sentirmi intelligente.
Eddie: Sì, beh, gli esami dovrebbero
stroncare quel tuo fastidioso ego.
Joey: Non riesco a credere che questo semestre
sia quasi
finito.
Eddie: Lo so.
Joey: Andrai a casa per le feste?
Eddie: Cosa potrebbe essere più familiare di questo
pulito e
ben illuminato posto?
Joey: Sul serio. Di dove sei?
Eddie: Cambiamo il soggetto? Tu di dove sei?
Joey: Capeside.
Eddie: [Ride]
Joey: Cosa c'è?
Eddie: Niente. E' solo... Capeside. Immagino sia
giusto.
Joey: Giusto per cosa?
Eddie: Ehi, rilassati. Niente di cui vergognarsi.
Joey: Sei mai stato a Capeside?
Eddie: Non è permesso alla mia razza andare così a Est.
Joey: Beh, grazie a Dio abbiamo un territorio neutrale per
litigare.
Eddie: Sì. Sì. Sembriamo 'Sam e Diane',
io con il mio fascino tenebroso, tu con il tuo libro di
fantasia.
Joey: Sai una cosa, ti sbagli completamente su di me, Eddie
Doling. Io sono la ragazza del lato sbagliato del
sentiero. Non vorresti incasinarti con le tipe come me.
Eddie: Non lo so. Un po' mi piace quando diventi
"incandescente" con me. Non sembri affatto una
ragazza per bene che visita i bassifondi.
Joey: Sai una cosa? Sei molto fortunato che io debba andare a
lezione proprio ora, perché stasera, litigheremo.
Eddie: Ci sarò. Oggi faccio il doppio turno, e
tu non hai niente
di meglio da fare nella tua serata libera che rilassarti nel posto
in cui lavori?
Joey: Sai, si
da il caso che le Hell's Belles suoneranno e faranno
tremare questo posto.
Eddie: Mmm.
Joey: Un po' come gli anelli di cipolla.
Eddie: Ci vediamo più tardi, Joey.
[Lei va via.]
[Sigla d'Apertura]
02. INTERNO. CLASSE DEL PROF. FREEMAN -
GIORNO
[Jen e Jack stanno arrivando in classe e si fanno strada per
raggiungere i loro soliti posti a sedere.]
Jen: Allora come sta andando tra te e quel tipo, David?
Jack: Apprezzerei tanto che tenessi per te i tuoi
tentativi furtivi.
Jen: Ohhh, Jaaack.
Jack: No, non è stato così. Voglio dire, c'era-- c'era del
caffè, c'è stata una chiacchierata, e non voglio porta sfortuna.
[I due si siedono.]
Jen: Aw, perché così timido? Avanti, qualcuno
di noi deve pur ottenere qualcosa. Dio. Far crollare questo C.J.
Case si sta dimostrando troppo
difficile per le tipe sensibili come me.
Jack: Calma, calma. La tua frustrazione sessuale ti sta
facendo esplodere una vena. In ogni caso, ci incontreremo
nella caffetteria dopo la lezione.
Jen: Posso venire? C.J. probabilmente sarà là.
Jack: Jen, non pensi di avergli dato una
possibilità? Tutta questa fatica non è degna di te. Dicesti
così a te stessa, non è così?
Jen: Oh, non puoi impugnare gli ultimatum
della Jen festaiola contro me.
Io indossavo una parrucca. Mi sentivo pazza.
Jack: Va bene. Ehi, ti dico una cosa. Porta anche
Grams.
Jen: Forse lo farò.
[Il Professor Freeman entra in classe, e fa un annuncio.]
Freeman: Buon pomeriggio a tutti. Voglio iniziare la lezione
di oggi dicendovi che non mi rivedrete dopo gli esami.
La pubblicazione dei miei saggi critici mi hanno
assicurato una visita accademica a Chicago. Quindi lascerò il
Boston Bay alla fine del semestre. Dato che il nostro tempo è
limitato, voglio invitare tutti voi alla firma del libro
stasera alla Winthrop Hall. Voi siete stata una bella classe,
una delle mie preferite.
Jen: Sapevi qualcosa a riguardo?
Jack: No. Non ne avevo idea.
03. INTERNO. STANZA DEL CAMPUS DI JOEY E AUDREY - GIORNO
[Audrey ha appoggiato la maggior parte dei suoi abiti sul letto,
e sta cercando di mettere insieme un completo.]
Audrey: Aah. [Sospira.]
[Joey entra nella stanza dopo aver seguito la lezione.]
Joey: Ok, ok. Hai deciso di donare agli orfani del mondo i
tuoi Betsey Johnson?
Audrey: Niente affatto. Sto provando dei completi, e stanno
tutti fallendo miseramente. Dove sono andati tutti i miei
abiti sexy? Pacey Witter ha depredato il mio gusto in fatto di
moda.
Joey: Vuoi dire che là fuori ci sono dei
vestiti che possono far mettere in mostra di più il tuo
petto?
Audrey: Sì. E francamente, le ragazze si sentono
schivate. La
band stasera suona nel tuo piccolo bar, e voglio che loro
siano splendenti.
Joey: Lo so. Non mancherei per niente al mondo. Infatti,
stasera non devo nemmeno lavorare. Quindi avrai la mia piena e
assoluta attenzione.
Audrey: Ooh, bene, sarebbe bello se mostrassi la tua faccia da
queste parti. So che solitamente sono una di poco conto.
Joey: Non andrei così pesante.
Inoltre, immagino che tu e Pacey gradireste del tempo da soli.
Audrey: Si, beh. Questo era di grande aiuto.
Adesso che ho scaricato Pacey 4 mesi troppo tardi e che neanche un
vestito provocante è sopravvissuto. Neanche uno, te lo
assicuro.
Joey: Cosa? Quando hai scaricato Pacey?
Audrey: Pronto? Le crisi di metà-metà-vita,
grazie per averlo notato. Caspita, Joey, potrebbe ucciderti
stare al passo?
Joey: Ascolta, Audrey, mi dispiace. Sono
stata-- aspetta, quando è successo?
Audrey: L'orrore è avvenuto ad Halloween. Non
importa. Non voglio parlarne.
Joey: Audrey, come potresti non parlarmi di
questo? Ascolta, lo so io sono stata via molto, ma un piccolo
lato del bagno poteva essere stato appropriato.
Audrey: Non lo so. Immaginavo che l'avresti
appreso da Pacey in qualche conversazione del
tipo "Come va la vita?"
Joey: Certo che no. Noi viviamo insieme.
Voglio dire, solo perché io sono stata in giro non significa
che io non abbia tempo per te.
Audrey: Si, beh, ascolta, all'epoca sarebbe stato
grandioso sentire la saggezza della tua ex-migliore amica, ma
adesso, non voglio riviverlo una seconda volta. Ok.
04. INTERNO. CAFFETTERIA - GIORNO
[Jen, Jack e David vanno a sedersi in un
tavolino.]
Jen: Jack, hai mai notato quanto il tuo
appartamento assomigli a quello dei 'I miei due papà'? Penso
sia per la scala a chiocciola.
David: Beh, non so se tu e Pacey siete
coinvolti in qualcuna di quelle battaglie su di chi è lo
sperma, ma forse ti andrebbe di uscire stasera, Jack?
Jen: Non posso credere che tu l'abbia appena
fatto.
David: Cosa?
Jen: Nessuna esitazione, nessun sottotesto. Nessun
orribile gioco di parole. I gay lo fanno così facilmente. I
ragazzi etero non sono mai così... diretti.
Jack: Mi piacerebbe.
David: Fantastico.
Jen: Oh, sapete una cosa? Stasera Emma e
Audrey suoneranno.
Jack: Si, giusto. Giusto. Noi ci dovremmo
andare. Per te va bene? E poi dopo potremo fare qualcos'altro?
David: Si.
Jen: Ok, aspetta, aspetta. Ascoltami un secondo, uhm, prima che arrivi C.J. Allora noi andremo a vedere le
graziose ragazze suonare. Possiamo chiedere a C.J. di unirsi a
noi a questa-- questa uscita in gruppo molto innocente.
Jack: Oppure, sai, perché infastidirsi con
le sottigliezze? Noi possiamo, uh, prenderlo a bastonate in
testa e trascinarlo fuori.
Jen: Jack, collabora.
David: No, no, no. Dovremo assolutamente
chiedergli di venire. Sarebbe divertente se noi tutti
andassimo. Solo, uh... beh, C.J. non da appuntamenti.
Jen: Cosa? Lui salta dritto nel sacco? Dal
caffè ai preservativi? Di cosa stiamo parlando?
David: Um, no. Vedi, intendo che non dà
affatto appuntamenti. Beh, la sua vita è un po'
complicata. Lui, umh... nah, in realtà non dovrei parlarne.
Jen: Qualunque cosa sia, sono certa che non
è così male. Avanti, continua. Per favore?
Jack: Jen, la pianteresti di usare il
mio amico come tuo informatore, per favore? Uh, sì.
[Rivolgendosi a David] Di-di-dimentica quello che ho detto. [Si schiarisce la voce.]
Ecco arriva C.J.
Jen: [Alzandosi di scatto] Oh, ciao.
C.J.: Ciao.
Jen: Um, ascolta, è proprio una cosa
dell'ultimo minuto, ma non credo che tu voglia venire
stasera con noi a vedere la nostra amica suonare in una band? Si tratta di Audrey. Tu conosci
Audrey.
Jack: L'unica che è garanzia di divertimento.
C.J.: Mi ricordo. Sì, sembra divertente.
Jen: Eccellente.
[Jen vede che Freeman sta camminando nella loro direzione.]
Jen: Jack. Um, sparisci in fretta sta
arrivando Freeman e sembra abbia il bisogno di andare in
bagno.
David: Penso che forse lui voglia solo parlare con
te.
Jack: Sì. Uh, scusatemi, ragazzi. Mi
spiace. Tornerò subito.
Jen: Vuoi sederti?
C.J.: Sì.
05. ESTERNO. DI FRONTE ALLA CAFFETTERIA - GIORNO
[Jack raggiunge Freeman, e loro escono fuori per parlare.]
Freeman:
Scusami. Non volevo interrompere te e i tuoi amici.
Jack: Va tutto bene. Va tutto bene. Io, uh--
c'è sempre tempo per mangiare.
Freeman: Allora cosa mi
dici riguardo la lezione di oggi? Um, Jack... continuo a pensare alla prima conversazione che
abbiamo fatto, quando tu dicesti che era la prima volta che ti sentivi motivato da tanto tempo. Odierei pensare
di averti portato via l'esperienza del college che ti meriti.
Jack: Beh, continuerò ad impegnarmi.
Freeman:
Ascolta, umh, la prossima settimana sarà la settimana della
lettura, e dopo questa, ci saranno gli esami, e dopo, beh...
andrò
via. Significherebbe molto per me se stasera venissi,
Jack.
Jack: Ci penserò.
06. INTERNO. UFFICIO DI PACEY - GIORNO
[Pacey è seduto nella sua scrivania quando Rich arriva con in
mano dei biglietti aerei, ed inizia a darli a diverse
persone.]
Rich:
Spero che voi ragazzi mettiate in valigia preservativi e
dentifricio questa mattina perché faremmo un breve viaggio.
Tutti voi avete superato la vostra 'Series 7', alcuni di voi
trionfalmente, checche esibizioniste. Quindi
stasera, festeggiamo.
Pacey: New Orleans?
Rich:
Che ne dite, huh? Sì, siamo così odiosamente ricchi che
voleremo nella 'big easy' per soddisfare tutti i
piaceri per 24 disgustose ore. Quindi non ditemi che dovete
chiamare le vostre mammine o qualcun altro. Ammettete che la prima classe,
le stanze d'hotel gratuite, e le belle ragazze del vecchio sud
che hanno appreso a bere prima che voi imparaste a giocare a
Nintendo sono tutte cose troppo belle per lasciarsele sfuggire.
Fate i bagagli, gentiluomini. Logan, 1 ora.
Logan: Sì, amico.
07. INTERNO. IN UN BAR DI NEW ORLEANS - GIORNO
[Rich è seduto alla fine del bar con una ragazza tra le
braccia, mentre Pacey è all'altro lato, che parla con una
donna molto attraente.]
Ragazza: Allora voi ragazzi state qui per il fine
settimana, huh?
Pacey: In realtà solo per la notte.
Ragazza: Oh, che peccato. Qui
c'è molto divertimento.
Pacey: Sì, posso immaginarlo.
Ragazza: Potrei farti fare un
giro.
Pacey: Sai, a dire la verità sono già stato
qui.
Ragazza: Oh.
Pacey: Sì, io e la mia ragazza, noi siamo
passati qui questa estate.
Ragazza: Così hai una ragazza.
Pacey: Oh, no. No, no. lei mi ha scaricato.
Ragazza: Heh. Beh, penso che i miei
amici mi stiano aspettando, ma è stato bello conoscerti,
Percy.
[Lei si allontana, e Pacey si volta a guardarla mentre va via,
e vede un'altra attraente donna seduta al bar da sola accanto
a lui.]
Pacey: Ciao.
Ragazza: Io non sto con i tipi tristi.
Rich: Witter,
amico. Sei patetico, e io che pensavo che tu qui potessi
essere il mio unico rivale. Mi rendi le cose troppo semplici.
Pacey: Beh, ascolta, Rinaldi, sarebbe molto
diverso se stessi davvero giocando, ma non lo sto facendo perché
in realtà preferisco le donne sensibili.
Rich:
Sì, bene, perché questo è quello che sta funzionando per me. Giusto?
[Rich ride.]
08. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Joey è seduta al bar e la folla sta iniziando a raggrupparsi
in attesa che la band suoni. Eddie sta versando dei drink di
fronte a lei.]
Eddie: Sembra tutto magico quando lo vedi
dall'altro lato, vero?
Joey: La padronanza con cui li versi è
sbalorditiva.
Eddie: Grazie. Come è andata la lezione?
Joey: Il solito. Stiamo finendo 'Gravity's
rainbow', ed Heston ha trascorso 5 buoni
minuti ad insistere che io non avrei mai capito le divagazioni
sperimentali.
Eddie: Beh, è stupido. Diane Chambers è un
personaggio molto colto. Sono sicuro che
lei avrebbe istruito Heston.
Joey: Sai una cosa, l'intera faccenda di Sam
e Diane in classe, è poco convincente. Lui ha fatto
decisamente
più soldi di lei.
Eddie: Sì, ed io faccio più soldi dei
tuoi colleghi del Worthington i quali non hanno bisogno di un
lavoro, ma ciò non ci mette nello stesso gruppo sociale, ora
lo è?
[Audrey corre verso il bar e si ferma accanto a Joey.]
Audrey: Ciao, bel barman. Mi daresti un drink?
Ho i brividi. [Lei abbraccia Joey.] Sei stata così
meravigliosa ad essere venuta per vedermi suonare, ed ecco,
paga un giro di drink per i futuri fidanzati d'America.
Audrey: Mmm. Oh, Dio. Ah-
[Lei beve il drink, e appoggia i soldi sul bancone, poi
ritorna da alcuni ragazzi.]
Eddie: Dio, chi avranno corrotto i suoi genitori per
farla entrare al Worthington?
Joey: Se è possibile, stasera sei più acido del tuo solito. Tutto bene?
Eddie: Sì. Scusa. Solo che-- odio fare il
doppio turno, e non-- non mi piace lavorare con Sam.
Joey: Nessuno con cui flirtare, huh?
Eddie: Sì, o insulti senza tatto, ciò che preferisci.
Joey: Beh, ritornerò più tardi. Adesso,
devo andare a placare l'ego di Audrey.
Eddie: Suona allettante.
[Joey va verso Audrey.]
[I ragazzi stanno ridendo.]
Joey: Ehi.
Audrey: Ciao, tesoro.
09. INTERNO. IN UNA LIBRERIA - SERA
[Jack entra in una libreria, e si guarda attorno e tra le
tante persone vede Freeman accanto al tavolo del suo libro che
parla con un uomo.]
Freeman:
Bene grazie per essere venuto. Um, spero ti piaccia.
[Jack si avvicina a Freeman.]
Freeman: Jack,
sei venuto.
Jack: Sì. Io, uh... non mi piace che il
cibo gratis vada sprecato.
Freeman:
Beh, qualunque sia la ragione, sono contento.
Jack: Sembra che molte persone supportino la
sua decisione.
Freeman: Eh,
forse nel campus la serata è noiosa. E' complicato mettere
insieme dei progetti come questo libro. Ci sarà sempre una
manciata di persone che penseranno si tratti di materiale
da bagno, ma ho sempre tenuto stretta l'ingenua credenza che
là ci potrebbe essere un lettore o due che potrebbero
trovare qualcosa di stimolante oltre i facili riferimenti
culturali.
Jack: Sì, alcuni dei miei amici presumevano
che il suo corso fosse un insieme di annotazioni culturali che
suppongo lo renderebbero simile all''Entertainment Weekly'.
Freeman:
Tu la pensi così?
Jack: A parte questo, sono mai sembrato poco
attento? [Jack nota che Freeman lo sta fissando attentamente
negli occhi.] Um, s-sua moglie, umh... non deve essere troppo
nello spirito di trasferirsi a Chicago in pieno inverno.
Freeman:
In realtà, lei non si trasferirà con me.
Jack: Mi-- mi dispiace.
Freeman:
Beh, non esserlo. Posso parlare invano sul dove ho sbagliato, e
una Maudlin Freeman non farebbe ad entrambi qualcosa di buono.
Jack: Sì.
Freeman:
Allora posso farti una domanda. Perché hai deciso di venire?
Non devi andare in nessun altro posto?
Jack: Um. No, no. Io-- ho un po' di tempo.
Freeman:
Fantastico. Lascia che ti presenti alcune persone.
10. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Jen, C.J. e David sono seduti ad un tavolo che aspettano
Jack.]
Jen: Non ho nessuna idea di ciò che stia
trattenendo Jack, David. Sono sicura che-- sia un problema
legato ai capelli.
David: Nah, va bene. E' lusinghiero pensare
che ogni ciocca di capelli attentamente mal riposta possa
essere per me.
Jen: Aww.
David: Andrò al bar. Voi ragazzi avete
bisogno di qualcosa?
C.J.: No, io sto bene.
Jen: Io sono apposto.
[David va al bar, e li lascia da soli.]
Jen: Beh, sono contenta che tu sia venuto
stasera. Lo so che questa cosa potrebbe non essere il tuo genere.
C.J.: Come l'hai capito? Non ho niente
contro la buona compagnia... ed immagino di non poter ancora parlare della qualità della musica, ma...
Jen: Oh, beh, Audrey non è altro che una
artista stellare.
C.J.: Come è stata ultimamente?
Jen: Audrey?
C.J.: Sì.
Jen: Bene. Molto bene.
[Loro si voltano e vedono Audrey e i ragazzi fare un altro
giro di drink, mentre Joey la guarda.]
Audrey: Whoo! Aah!
Jen: Bene, forse non la più grande delle
grandi, ma le darei un solido buono. Perché l'hai chiesto?
C.J.: Beh, sembra che lei possa essere un
po' depressa.
Jen: Lei non sembra depressa.
C.J.: Beh, è facile non sembrarlo quando
stai facendo di tutto per non esserlo... o qualsiasi cosa, in
proposito.
[Accanto al bancone del bar, David sta aspettando il suo
drink, quando il suo cellulare squilla.]
David: Pronto.
Jack: Uh, David, ciao. Uh, sono io. Ascolta,
sono così dispiaciuto.
David: Oh, non preoccuparti. Sei in cammino?
Jack: Uh, no, non esattamente.
David: Dovrei forse chiamare la polizia? C'è
qualcosa che non puoi dire di fronte ai tuoi rapitori?
Jack: Arrivo. Lo prometto. Sono solo
risucchiato in questa futile festa da incubo accademico. Ho, circa,
due cose più profonde da dire, e sono fuori da qui. Lo giuro.
David: Ehi, non preoccuparti. Uh, C.J. è
qui, e i tuoi amici hanno imparato alla perfezione l'arte della cortese
conversazione. Quindi, ti vedrò quando sei qui.
Jack: Va bene, fantastico. Ci vediamo.
11. INTERNO. IN UN BAR DI NEW ORLEANS - SERA
[Rich e Pacey si avvicinano ad una donna seduta da sola ad un
tavolo da gioco, e Rich si ferma a parlare con lei.]
Rich:
Come va'?
Denise: Bene.
Rich:
Non ti ho chiesto come stavi. Ti ho chiesto come andava.
Pacey: Oh, avanti, Rich. Persino io devo
fermarti su quello. Voglio dire, chi lo dice?
Denise: A quanto pare il tuo amico lo fa.
Pacey: Oh, no. Lui non è mio amico.
Rich:
Giusto. Io sono il suo capo. Rich Rinaldi.
Denise: Io sono Denise.
Rich: Questo è un bellissimo nome per una bellissima
ragazza. Penso che Denise significhi dramma nella
sua origine greca, e potrei aggiungere, Denise, che tu hai dei
seni che stanno supplicando di essere toccati.
Denise: Oh, questa è una coincidenza, da quando, a
quanto pare, tu hai i testicoli che stanno supplicando di
essere castrati.
Rich: Ok,
allora. Porterò i miei beni da qualche altra parte.
Denise: Fallo per favore.
[Rich va via mentre Pacey lo guarda.]
Pacey: Sai una cosa, penso che Rich in
realtà significhi palla viscida nella sua forma originale, ma
dovrei controllare sul libro.
Denise: Come ti chiami?
Pacey: Pacey, e sono veramente dispiaciuto,
benché sono certo che tu sia solita sentire uomini che per
tutto il tempo ti
dicono tutti i tipi di cose fuori luogo.
Denise: E' così. Non sono solita dimenticare i loro
considerevolmente più attraenti e piacevoli amici.
12. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Eddie sta versando alcuni drink, quando
Joey arriva.]
Joey: Ti sono mancata?
Eddie: Come potrei se stavo aspettando te ed i
tuoi amici tutta la sera?
Joey: Buona osservazione. Allora cosa farai
dopo?
Eddie: Stanotte?
Joey: Beh, sì, voglio dire, lo so che tutte
le volte che finisco di lavorare non c'è niente di più
deprimente che cercare di andare direttamente a letto con
l'immagine di ubriachi che danzano nella mia testa, quindi...
stavo pensando che una specie di attività sociale sarebbe un
buon seguito. Non lo so. Noi potremo-
[Audrey raggiunge con difficoltà il bar, e sbatte la sua
bottiglia vuota sul bancone del bar.]
Audrey: Ehi! Dammi un'altra birra per il
palcoscenico.
Eddie: Nah, non posso lasciartela portare là
sopra.
Audrey: Avanti, ragazzi lavorate entrambi qui,
non importerà a nessuno.
Eddie: Beh, a me in realtà importa, e mi
sembra che tu sia già ubriaca.
Audrey: Beh, di chi è la colpa per questo?
Eddie: Uh, la tua.
Audrey: Sì, beh, servimi, babbeo.
Eddie: Sì, adesso non posso più
permettertelo. Ascolta
sembra che tu dovrai sentirti cantare da sobria. Mi spiace.
Joey: Avanti, Eddie, voglio dire... non è
come se lei stia uscendo a guidare. E' solo-- lei è nervosa.
Eddie: Non hai mai considerato che i nostri
fondoschiena potrebbero essere in pericolo se serviamo persone al di sotto
del limite d'età? Oppure ti è sfuggito solo perché stasera
non stai lavorando?
Joey: Di cosa stai parlando? Questo è un
bar universitario. Voglio dire, non te n'è mai importato
prima.
Eddie: Sì, beh, m'importa quando una ragazza
al di sotto dell'età si ubriaca e distrugge il locale sotto
la mia custodia. Non glielo permetterò. E'
tutto.
Audrey: Gah, qualcuno ha bisogno di fare
sesso.
Joey: Audrey.
Audrey: Non importa. Lui ha chiaramente preso
il suo lavoro troppo seriamente. Dimmi una cosa, Eddie. Com'è
guardare la canna di una pistola e vedere l'uniforme da
custode e un tesserino del pullman?
[Joey si volta e lancia ad Audrey un'occhiataccia.]
Audrey: Tu mi darai un'altra birra, non è
vero, tesoro?
Joey: Penso di no.
Audrey: Dannazione! E' come se questo bar sia
gestito da Donna Reed e Mr. Rogers.
[Lei sbatte di nuovo la bottiglia della birra, e la frantuma
sul bancone.]
Eddie: Va bene, esci da qui.
Audrey: Non sei stato appena testimone della
mia impressionante forza?
[Emma raggiunge velocemente Audrey.]
Emma: Sì, Audrey, non ci hai sentito nel
pre-concerto? Credi che lo stessimo facendo per
divertimento? Sali su.
Audrey: Ti voglio bene, ragazza
pazza!
Emma: Ehi, diffondi la tua gioia sul palco,
Courtney Love. Ok? Siamo pronte.
Audrey: Bah!
Emma:
Vai, vai, vai.
[Audrey e Emma vanno via.]
Joey: Io non sono la sua sorvegliante.
Eddie: No, in realtà è peggio. Tu sei sua
amica.
[Audrey sale sul palco e afferra il microfono.]
[La folla urla e applaude.]
Audrey: Ehi, come sta andando la serata? Noi siamo
le 'Hell's Belles', e siamo qui per abbattere questo regime
fascista. Sembra che il sistema non voglia che ci
divertiamo. Chi vuole rimanere fedele all'uomo?
[Audrey inizia a cantare 'One Way Or Another', e
improvvisamente diventa aggressiva sul palco, fa cadere l'asta
de microfono, salta e colpisce una della band, poi gira le
manopole dell'amplificatore mentre canta. Emma la guarda ma continua a
suonare, scuotendo la testa per tutto il tempo. Audrey va tra
la folla, continua a cantare, e si dirige verso il bar, lei
sale sul bancone, e coi piedi fa cadere dei bicchieri e delle
bottiglie,
mentre Eddie velocemente si avvicina a lei, e Joey lo guarda
dispiaciuta, non avendo alcuna idea di ciò che sta accadendo.
Audrey colpisce alcuni lampadari e continua a cantare malamente, si strappa la camicia e
la folla urla. Lei afferra una birra dalle mani di un ragazzo e poi la scaraventa dall'altra parte
della stanza, dove ci sono Jen, C.J e David, che prontamente
si abbassano, in tempo per evitare che li colpisca, e si
frantuma sul muro dietro loro. Tutti i suoi amici la guardano
sconvolti, e l'inquadratura sfuma.]
13. INTERNO. BAGNO DELL'HELL'S KITCHEN - SERA
[Audrey sta vomitando nel bagno, mentre Joey le tiene i
capelli.]
Audrey: Oh. Sì. Penso che sia tutto. Penso
che là dentro ci sia anche un po' d'intestino.
Joey: Ok. Perché non andiamo a bere
dell'acqua? Quanto hai bevuto?
[Joey guarda Audrey mentre lei raggiunge il lavandino e beve
un sorso d'acqua.]
Audrey: Chiaramente, non mi ricordo.
Joey: Hai bevuto nel camerino? Perché non ti ho visto bere così tanto al bar.
Audrey: Ho detto che non mi ricordo.
Joey: Questo-- Audrey, non per sembrare
un tutor del dopo
scuola, ma questo non è da te.
Audrey: Ed esattamente cosa è da me? Sai,
potrei essere stata un'alcolista dall'età di 6 anni. Tu
non lo sai.
Joey: E' solo-
Audrey: Sto bene! Ti sei mai ubriacata prima?
Joey: Sì, a dir la verità, sì, e
solitamente mi è capitato perché mi sentivo orribile per
qualcosa, quindi... ascolta, mi stavo solo chiedendo se anche tu ti
senti orribile.
Audrey: Mi sento come se non voglio avere uno
scambio sentimentale su quanto io sia la cattiva e tu sia la
buona, se è questo che intendi.
Joey: Lo sai che non è quello che volevo.
Audrey: Perché diavolo non lo è. Sai, tu hai
imparato alla perfezione l'arte della santità, Joey. Sai, non rifilarmi
una quantità di sciocchezze su come tu non abbia bisogno di
bere o di prendere droghe per divertirti perché ci ho pensato
e sai una cosa? Io non ti ho mai visto divertirti un giorno
nella mia vita. Eccetto per quando hai cantato, e persino
allora tu mi stavi solo imitando.
Joey: Ok, sai una cosa? Forse dovremo solo
riservare questo a domani mattina perché noi non vogliamo
dire qualcosa che rimpiangeremo.
Audrey: Dio! Vorresti smetterla di
proteggermi?! Sono così stanca di vivere in questo piccolo
universo asettico che hai creato. Tutto ciò che facciamo è
sederci in cerchio a bere soda e parlare di quanto siamo
contenti di essere tutti amici, è ridicolo, Joey, perché
che razza di amica non saprebbe che io ho rotto con il mio
ragazzo?
Joey: Sai una cosa, Audrey? Ho detto che mi
dispiace.
Audrey: Sai una cosa? Non mi importa nemmeno.
Non voglio qualcuna che è uscita completamente dalla
mia vita all'improvviso mi giudichi. Voglio dire, hai notato
che ero depressa prima che facessi arrabbiare il tuo
fidanzatino del sud?
Joey: Eddie non è il mio ragazzo.
Audrey: Giusto. Credo sia maledettamente
patetico che questa sia l'unica cosa su cui sentivi il bisogno di
puntualizzare.
14. INTERNO. DI FRONTE ALLA LIBRERIA - SERA
[Jack sta andando via con Freeman.]
Freeman:
Allora, divertiti stasera, ovunque tu stia andando.
Jack: Ad essere onesto, non so se sia
rimasto qualche altro posto in cui andare.
Freeman:
Non avevo intenzione di trattenerti con le mie chiacchiere
scolastiche noiose.
Jack: No. No, non ero annoiato. E' per
questo che affronto coraggiosamente le serate mondane evitate
da tutti.
Freeman:
Sono contento che tu sia venuto. C'è una parte nel mio libro
che ho scritto dopo una lezione di inizio semestre, tu facesti
un commento sulla asessualità dei bravi ragazzi nei film.
Ricordo che era una piccola cosa, ma fece scattare qualcosa, e
pensai che nessuno lo farà più. Far scattare qualcosa. Avevi
ragione. Non solo a lezione. Tu avevi ... tu avevi ragione su
tante cose.
Jack: Non mi aspettavo che lei me lo
dicesse, se crede che sia per questo che io sono qui al
freddo.
Freeman:
Allora perché lo sei?
Jack: E' triste ... che lei sia
probabilmente il professore più popolare, colui che ispira di
più, e tuttavia sente di aver nascosto quella parte di se
stesso che è reale. Ma sa una cosa? Per quanto le ci sia
voluto esser qui, per lo meno l'ha fatto. Ed è per questo che
sono qui fuori al freddo.
Freeman:
Una settimana fa ero un uomo sposato. Ero solito presentare al
mondo sei diverse versioni di me stesso. Adesso c'è ... solo
questa. E ora desidererei averlo notato prima. Oppure che
avessi notato te. Forse è troppo tardi. Dimmelo tu.
[Freeman si avvicina a Jack, con l'intenzione di baciarlo, ma
quest'ultimo rimane fermo.]
Jack: Non posso. Mi dispiace, non posso. Ho
lasciato aspettare tutta la sera qualcuno con cui il tempismo
era giusto. E' tardi. Devo andare. Si, devo andare.
15. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Jen, C.J e David stanno pulendo i frammenti della bottiglia
di birra che Audrey ha lanciato contro il muro.]
Jen: Immagino non stessi sbagliando
riguardo Audrey.
C.J.: Intendi che le sue performance non
sono particolarmente ispirate?
Jen: Uh, non alla Jennifer Jason Leigh in 'Georgia', no.
[Una cameriera si avvicina a loro con un contenitore.]
Cameriera: Grazie.
Jen: Audrey è una delle poche persone che
conosco che è sembrata entrare nel gruppo, ben adattata e
sicura di sé. Ci fece sembrare tutti dei patetici.
C.J.: E' difficile continuare a tenere su
una facciata del genere, quando le persone si aspettano questo
da te. Sai, ti svegli la mattina, non ti senti
meravigliosamente, così hai bisogno di qualcosa che ti porti
all'estremo. E' questo che
facevo solitamente. Mi ubriacai per la prima volta a dodici
anni. Quando entrai al liceo, ero agitato già a mezzogiorno
se non ero ubriaco. Quindi invece di pensare "ehi, questo
non può essere normale", io continuavo a bere. Fornendo
una costante intorpidita via a quei difficili anni
adolescenziali. E' dura uscirne.
Jen: Si. Si, ma tu c'è l'hai fatta. Quindi
devi aver fatto la cosa giusta.
C.J.: Si. Si. Ho toccato il fondo. Un modo
sicuro per riprendersi da qualcosa è di svegliarsi da un
blackout e capire che tu eri il ragazzo alla festa che ha
detto esattamente a tutti ciò che non volevano sentire e poi
alienare la sola persona di cui ti importa veramente. Quindi,
è per questo, che non esco più con nessuno.
Jen: Io davvero-- non penso che tu debba
essere così duro con te stesso. Io--noi tutti facciamo dei
casini.
C.J.: Jen, tu in realtà non vuoi sapere
così tanto sul mio conto, te lo assicuro.
16. INTERNO. DI FRONTE ALLA STANZA D'HOTEL DI PACEY - SERA
[Pacey e Denise si stanno baciando mentre raggiungono la
porta. Poi lui inizia a cercare la chiave.]
Pacey: Uh, probabilmente c'è bisogno di una
chiave.
Denise: Potrebbe essere d'aiuto. Dove l'avresti messa?
[Lei gli infila la mano in tasca e toglie fuori la chiave.]
Pacey: Uh, aspetta un secondo.
Denise: Non sono brava ad aspettare. Eccola.
Pacey: Ok.
[Lui velocemente apre la porta ed entrano nella stanza.]
17. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Eddie sta mettendo in ordine quando Joey si avvicina a lui
per aiutarlo.]
Joey: Certe notti, huh?
Eddie: Si.
Joey: Mi dispiace per ... l'intera debacle
di alcol e canto. Non sapevo sarebbe andata in quel modo.
Eddie: Non era un tuo problema, giusto? Tu
non stavi lavorando, quindi perché avrebbe importanza il
fatto che i tuoi amici stessero per distruggere il locale?
Joey: Non è che avessero l'intenzione di
farlo.
Eddie: Questo non è il punto, Joey.
Joey: Beh, dimmi tu qual'è il punto?
Eddie: Perché dovrei farti rimanere qui ad
ascoltare la mia diatriba quando è chiaro che hai cose
migliori da fare? Scusami.
Joey: Perché stasera insisti sul fatto che
io stia perdendo il mio tempo con te ogni volta che mi
avvicino, è perché volevo parlarti?
Eddie: Forse ho avuto dei problemi a parlare
con te perché non capivo con chi stavo parlando. Questa è la
Joey Potter la mia amica cameriera, oppure la Joey Potter che
fa parte dell'elite del Worthington?
Joey: Questa è divertente. Pensavo ci fosse
più di un profondo punto d'intesa.
Eddie: Ascolta, si imparano un sacco di cose
sulle persone quando le vedi con i loro amici?
Joey: Tu qui mi hai visto sempre con i miei
amici. Che differenza c'è?
Eddie: E' diverso quando i tuoi amici se ne
fregano delle leggi riguardo il bere e mi insultano in faccia.
Joey: Ascolta, mi dispiace, ok? Se questo ti
fa sentire un po' meglio, ho appena avuto una discussione
abbastanza sgradevole con Audrey là dentro.
Eddie: Quello che mi avrebbe fatto sentire
meglio è se tu mi avessi difeso. Se ti fossi mostrata più
assennata, Joey, questo sarebbe stato carino.
Joey: Eddie, lei era ubriaca. Abbiamo a che
fare con quelle persone per tutto il tempo.
Eddie: Hai ragione, Joey. Perché ti faccio
sentire in colpa per aver lasciato che la tua amica
sopravvivesse ai suoi problemi d'alta classe? Dovrei essere
abituato, vero? Mi sbagliavo pensavo che tu fossi diversa dal
resto di loro.
Joey: Come puoi dirlo se tu hai a malapena
cercato di scoprirlo? Non so, forse mi stai solo minacciando perché
ho cercato di scoprire qualcosa di te, ma era solo perché
stavo tentando di aiutarti-
Eddie: So quello che stavi cercando di fare,
Joey, e non penso che dovrebbe importartene. Non penso nemmeno
che entrambi dovremo farlo perché ci ho pensato, e questa
cosa che facciamo, non è niente di più che flirtare.
Joey: Non credi ci sia qualcosa di più?
Eddie: Non credo ci sia nulla di buono.
18. INTERNO. STANZA D'HOTEL DI PACEY - SERA
[Pacey e Denise si stanno ancora baciando, lui si avvicina al
letto e si siede e comincia ad svestire Denise.]
Denise: Posso chiederti una cosa?
Pacey: Certamente.
Denise: Questa non è la tua prima volta, vero?
Pacey: Sono davvero così male?
Denise: No. E' solo che la maggior parte dei ragazzi
non si preoccupa dei preliminari obbligatori. Che invece
sarebbero altamente apprezzati, ma io sono una tipa da colpo
sicuro.
Pacey: Ok, beh, farò del mio meglio per non
badare ai tuoi bisogni, ma non posso prometterti nulla.
[Lui comincia a baciarla, e lentamente i due si sdraiano nel
letto.]
Denise: Seriamente, ci siamo già da un bel po', e il
tuo amico non ha pagato per tutta la notte. [Lei lo spinge nel
letto e gli salta sopra.] Mmm... ascolta è una cosa carina
quella che sta facendo. Dovresti sono divertirti.
[Pacey la ferma, quando capisce che lei è una squillo, e si
alza dal letto.]
Pacey: Ma io ... Non posso. Non posso. Mi
dispiace.
Denise: Non devo andarmene.
Pacey: No. Non devi assolutamente andartene.
Tu puoi rimanere qui tutto il tempo che vuoi, ma ... io-io ...
non posso farlo. Pensavo che tu fossi solo una bellissima
donna che ho incontrato giù al bar. E che tra noi ci fosse
una piccola ... cosa, ma è ovvio che non è così. E va bene.
Ma adesso devo andare a parlare con qualcuno, quindi tu rimani
qui e ... mi dispiace davvero.
[Lui va via e la lascia nella stanza.]
19. ESTERNO. DI FRONTE ALL'HELL'S KITCHEN - TARDA SERA
[Jen e C.J. stanno passeggiando e parlando tra loro.]
Jen: Allora sei sicuro che David starà
bene tutto da solo?
C.J.: Oh, si. Si. Lui ha detto che rimarrà
in giro ancora per mezz'ora poi andrà a dormire.
Jen: Dio, non so quale sia il problema di
Jack, ma lo prenderò a calci.
C.J.: Beh, fortunatamente David è un uomo
molto paziente.
Jen: Sai, sono molto contenta che tu sia
venuto stasera. Ero preoccupata che non saresti voluto venire.
C.J.: Sai, tu continui a dirlo. Solo perché
non bevo non significa che non socializzi.
Jen: Ma non dai appuntamenti.
C.J.: No.
Jen: Tu una volta mi dicesti che dovrei
cambiare opinione su me stessa, e penso che tu probabilmente
dovresti fare la stessa cosa.
[Jen si avvicina per baciarlo, ma lui la ferma.]
C.J.: Jen. Non posso. Mi dispiace, non ...
non c'è nulla che non vada in te, te l'assicuro. Tu sei ...
tu sei bellissima e sei fantastica, ma non posso.
Jen: Ok.
C.J.: Ti chiamerò un taxi per tornare a
casa, ok?
Jen: Ok.
C.J.: Stai bene?
Jen: Si. Sto bene. Niente che un po' di
riposo e rimpianto non possa curare.
C.J.: Buona notte.
Jen: Buona notte.
[Jen va via col taxi. C.J. guarda dall'altra parte della
strada e vede Audrey seduta sul marciapiede che fuma una
sigaretta, e si avvicina e si siede accanto a lei. Audrey
quando lo vede spegne la sigaretta.]
Audrey: Ho fatto solo un paio di tiri, lo
giuro.
C.J.: Non mi interessa se fumi.
Audrey: Beh, questo è scioccante. Perché
davo per certo che su di me ci fosse una specie di antifurto 'Lo-Jack',
e che chiunque entro il raggio di un miglio mi avrebbe
criticato aspramente per aver preso qualunque tipo di
sostanza. Sai, mi chiedo se lo zucchero vada bene, perché ho
delle caramelle in tasca, e non ho paura di mangiarle.
C.J.: Le persone sono state abbastanza dure
con te stasera, non trovi?
Audrey: Sai la cosa divertente è che quando
ero ubriaca tutto quanto era fantastico. Era favoloso. Adesso
sono sobria, e tutto quanto è andato al diavolo.
C.J.: Sai, i tuoi amici stavano cercando
solamente di farti sapere che a te ci tengono. Forse non
l'hanno fatto nel modo giusto.
Audrey: Non è che io sono un'alcolista, sai.
Dio, siamo al college, per l'amor del cielo. Nessuno non ha
mai avuto una settimana da schifo, e vuole dimenticarsene?
C.J.: Questo ti fa sentire meglio ... quando
... bevi?
Audrey: Non provo niente, il che è ideale.
C.J.: Per quanto vuoi continuare?
Audrey: Non lo so. Non lo so.
C.J.: Se vuoi parlare o ...
Audrey: Non devi sederti con me, davvero.
C.J.:
Non devi dire così. Se non volevo rimanere, me ne sarei già
andato.
Audrey: Ok. Allora, staremo seduti. Per un po'
non voglio parlare.
[Audrey comincia a tremare e C.J. le da un paio di guanti.]
20. ESTERNO. BOURBON STREET - TARDA SERA
[Rinaldi e un gruppo di ragazzi e ragazze stanno camminando
per la strada. Stanno ridendo e sembrano divertirsi, quando
Pacey si avvicina a loro.]
Ragazzo: Mi devi 20 dollari, Rinaldi.
Pacey: Rich! Ehi, Rinaldi! Vieni qui.
Rich:
Qual'è il tuo problema, Witter?
Pacey: Il mio problema è lo scherzetto che
stavi cercando di farmi.
Rich:
Non sei moralmente contro alle signore della notte, vero?
Katz: Amico, Witter è andato con una prostituta!
Pacey: In realtà no, Katz, ma tu continua a
parlare e vedrai quanto velocemente finirà la tua serata.
Rich:
Non l'hai fatto? Cosa, tu hai un problema laggiù, Witter, o
hai solo dei problemi a toglierti i vestiti?
Pacey: Per te è uno scherzo? Perché lascia
che te lo dica, io non sto ridendo.
Rich:
Dimmi. No. E' stata una mia idea per mostrarti il
divertimento. Credimi. Lei non era una a buon mercato.
Pacey: E' questo che avevo dimenticato di te.
E' tutto legato ai soldi. Tu compri i tuoi amici, tu compri le
tue donne, tu compri le donne per i tuoi amici. Questo modo è
pulito, e facile. Nessuna emozione, giusto? Beh, lascia che te
lo dica Rich. Il solo favore che voglio da te e che tu mi
tolga dalla tua lista di carità. Perché tu sei patetico,
amico.
Rich:
Onestamente, amico, non capisco. Un paio di ore di seguito con
una ragazza molto attraente che non dovrai mai più
richiamare, e cosa, tu giochi al gioco della pulce? Devo
essere un vero imbecille perché sembra che tu sia in debito
con me.
Pacey: Hai ragione. Lo sono. Io
assolutamente-
[Pacey afferra Rich per la giacca e i ragazzi li separano.]
Rich:
Come ti permetti a farmi questo?
Pacey: Sono infuriato!
Rich:
Io sono davvero infuriato per il tuo oltraggio morale. Non
c'è bisogno di diventare violenti. Quando capirai che non
vale la pena lottare per le buone cause?
21. ESTERNO. DI FRONTE ALL'HELL'S KITCHEN - TARDA SERA
[David è stanco di aspetta e sta per andare via, quando un
taxi si ferma e scende Jack.]
Jack: Ehi, David. David, sono così
dispiaciuto. Io--io non riesco a credere che tu sia ancora
qui.
David: Cosa, speravi che fossi andato via?
Jack: No! No. No. Certo che no. Sono
contento che tu sia rimasto. E' solo che continuavo a perdermi
ogni occasione per andarmene da là.
David: Deve essere stato difficile.
Jack: Si, non sono stato molto convincente,
vero?
David: Ascolta, Jack, non sono così ingenuo
da entrare in qualcosa in cui non mi aspetto ci sia alcun
bagaglio emotivo.
Non puoi davvero rimanere coinvolto in una nuova relazione fino a quando
sei certo che quella passata non risusciterà per un'ultima
volta.
Quindi, fai quello che devi fare.
Jack: L'ho fatto. Voglio dire, non l'ho
fatto. Io... non devo.
David: Tu non mi devi dire niente.
Jack: Beh, hai ragione a proposito del
bagaglio emotivo.
E' solo che non... Prima che incominciassimo questa cosa, io
volevo accertarmi di aver smesso di ripetere i miei errori. Ed
è così.
David: Mi sta bene.
Jack: Fantastico.
David: Sì. Fantastico.
Jack: Allora, perché ti
prendi persino il disturbo di rimanere qui?
David: Ehi, non pensare che io
stessi aspettando un tipo confuso come te.
Jack: [Ride]
David: Mi stavo divertendo, e ti sei perso un
numero infernale.
Jack: Huh. Davvero?
David: Sì. E' stata una notte magica che tu
non rivivrai mai.
Jack: Quindi sarà difficile da superare.
David: E' terribilmente presuntuoso presumere
che noi usciremo di nuovo.
Jack: Oh, ah! Vedremo.
Vedremo.
22. ESTERNO. BOURBON STREET - GIORNO
[Pacey sta passeggiando da solo per la strada vuota,
pensieroso.]
23. INTERNO. STANZA DEL DORMITORIO DI JOEY E AUDREY - GIORNO
[Joey si sveglia e guarda verso il letto di Audrey, e nota che
è ancora intatto dal giorno prima. Joey sembra un po'
preoccupata. Dopo un po', lei è seduta dietro la scrivania
che sta leggendo un libro e guarda nuovamente verso il letto.]
[Bussano alla porta]
Eddie: Wow! Allora è
così che vive l'altra metà.
Joey: Cosa ci fai qui?
Eddie: Uh, la tua amichetta ha lasciato il
portafoglio al bar la scorsa notte. Non riesco ad immaginare
come lei l'abbia dimenticato, tra lo spettacolo da ubriaca e
il vomito.
Joey: Grazie.
[Lei afferra il portafoglio, e sta per chiudere la porta
quando Eddie la ferma.]
Eddie: Aspetta un minuto. Aspetta, Joey. La
scorsa notte ho detto un sacco di cose che non volevo.
Joey: Sì, ad esempio?
Eddie: Tante cose. Potrebbe essere che io
abbia della rabbia insoluta verso la società che non ha
niente a che fare con te.
Joey: Questo va bene.
Eddie: Sì, ci stavo lavorando sopra da un
po'.
Joey: Sembrano quasi delle scuse.
Eddie: Beh, sai, ci ho pensato tutta la
notte.
Joey: A cosa?
Eddie: A questo. Me, te. Non sembrava bello.
Joey: Quale parte?
Eddie: La parte del non persistere.
Joey: Sai, uh... il respingere solitamente
arriva quando c'è qualcosa da cui allontanarsi.
Eddie: Per favore, Joey, mi piacerebbe
arrivare al punto in cui io posso indignarmi con te, se solo
me ne darai l'occasione.
Joey: Noi non possiamo continuare fare
questo.
Eddie: Che cosa?
Joey: Questo. Questo ... dire cose che non
vogliamo. Girare attorno all'argomento. Voglio dire, non ti fa
uscire di testa?
Eddie: Beh, si, ma io intendevo dire quella
cosa sull'indignazione. Ok. Va bene, ho capito quello che stai
dicendo. Quindi, cosa diresti se tu dicessi quello che
intendi dire?
Joey: Mi piacerebbe uscire con te. Un vero
appuntamento. Senza gli ostacoli di ragazzine pre-adolescenti
e compagne di stanza ubriache. Cosa ne dici?
Eddie: Beh, mi piacerebbe conoscerti e
dimostrare a me stesso che mi sbaglio.
Joey: Su cosa?
Eddie: Sul pensare che tu rappresenti tutto
quello che odio. Penso che tu possa rappresentare tutto quello
che mi sto perdendo. Wow, ok, quindi ... è un appuntamento.
Ci vediamo dopo, Joey.
[I due si stringono la mano, poi Eddie va via e lei lo saluta.
Fine dell'episodio.]
Traduzione
Dawson's Friends Italia
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