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:: GUIDA EPISODI | #6.03 "THE
IMPORTANCE OF NOT BEING TOO EARNEST " ::
Ecco in italiano le traduzioni di tutti dialoghi e le
foto di alcune scene dell'episodio.
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"The
importance of not being too earnest - Una e-mail di troppo" |
PROLOGO
01. INTERNO. STANZA DEL DORMITORIO DI JOEY E
AUDREY - NOTTE
[Joey è seduta di fronte al suo computer
portatile, che cerca di scrivere un'e-mail a
Dawson, ma tutto quello che è riuscita a
scrivere è "Caro Dawson" e l'oggetto
dell'e-mail "L'incidente". E da allora
non sa come continuare. Lei trascorre un po' di
tempo cercando di capire come iniziarla, ma non
ci riesce. Poi Audrey entra in camera.]
Joey: [Sospira]
[La porta si apre]
Audrey: Oh, mio Dio! Sei è
ancora là, come un vegetale.
Joey: Scrivere una buona
e-mail è difficile.
Audrey: Si, soprattutto quando
si tratta di un errore madornale.
Joey: Stai zitta.
Audrey: Joey, sono seria.
L'espressione e-mail è il flagello dell'età
moderna. Internet ha creato un modo troppo facile
per esprimersi. Va bene, se hai qualche pensiero
passeggero. La spedisci. Arriva con un suono in
una casella di posta di qualche persona che non
sospetta nulla. La suddetta persona allora la
legge, e si infastidisce perché tu hai
riepilogato una conversazione che presumibilmente
hai già fatto. Loro omettono di rispondere. Tu
ti senti offesa. Ma se devi essere una di questi
patetici individui da e-mail passiva/aggressiva,
lungi da me fermarti. Cosa hai scritto finora?
Joey: Beh ... ho scritto
"Caro Dawson," e poi l'ho cancellato.
Audrey: Perché? Penso sia
carino come inizio.
Joey: Mi sembrava freddo.
Audrey: Vero. Voglio dire, ti
sei solo spogliata davanti a quel ragazzo. Oh,
scusa, o voi ragazzi l'avete fatto attraverso un
buco nel lenzuolo perché per me questo è molto
Dawson e Joey.
Joey: Per la seconda volta,
stai zitta.
Audrey: Scusa. Va bene, allora
cosa vuoi dirgli?
Joey: Non lo so. Voglio dire,
non mi piace il modo in cui sono finite le cose,
e voglio che sappia che mi importa, ma voglio
anche sostenere la mia legittima indignazione.
Audrey: Ovviamente. Beh,
perché non alzi il telefono e lo chiami?
Joey: Ho paura che cadremo di
nuovo nelle nostre vecchie chiacchiere. Fidati.
L'e-mail al momento è l'alternativa più
innocua.
Audrey: Ok, se devi farlo,
allora ti dico di farlo. Lo sai, sii sdolcinata e
sii imbarazzante, ma più di tutto, sii sincera,
Joey. Digli tutte le cose che non riesci a dirgli
in faccia, tutto quanto.
Joey: Hai ragione. E' meglio
che mi metta a lavoro. Ma ... grazie, Audrey.
Audrey: Nessun problema, suora.
[Joey ritorna alla sua
e-mail e le sue parole finalmente cominciano a
fluire. Trascorre molte ore a scrivere l'e-mail,
Audrey la guarda per un po', poi va a letto. Joey
finisce quando è ormai notte fonda. Clicca sulla
rubrica, va all'indirizzo e-mail di Dawson, e
mentre sta cliccando sbadiglia, e accidentalmente
seleziona Campus@Worthington.edu.net, che si
trova proprio sopra il suo nome. E inoltra
l'e-mail all'intero campus.]
02. INTERNO. APPARTAMENTO DI EMMA, PACEY E JACK -
GIORNO
[Jack si è appena alzato, scende dalle scale e
va in cucina quando Emma è seduta al bancone che
beve un miscuglio grigiastro piuttosto strano
come bevanda. Jack ancora mezzo addormentato
cammina accanto lei, nota il suo drink e si
avvicina al frigorifero.]
Jack: E' disgustoso.
Emma: E' disgustoso. Si.
Pensavo saresti stato più
Jack: Sensibile? Ben
Agghindato? In piedi dalle 6:00 per bere un
frullato?
Emma: Per iniziare.
Jack: E io pensavo che tu
saresti stata un po' più
Emma: Sdentata? A succhiare
tè? A strozzarmi con salsicce e patate?
Jack: [ride] Si. Beh, è un
servizio che forniamo a coloro meno istruiti
sulle nostre culture-- tu ed io... continuiamo a
crederci.
[Pacey scende dalle scale, vestito in giacca e
cravatta, pronto per andare a lavoro.]
Jack: [ride sotto i baffi.]
Pacey: Ok, ok. Ragazzi, fate
schifo, perché ogni mattina è così che mi
mostrerò in tutta la mia gloria. Alcuni di noi
in realtà devono lavorare per vivere.
Jack: Oh, povero Pacey Witter
ha un lavoro che in milioni vorrebbero per cui
lui è ampiamente non qualificato.
Pacey: Oh, falla finita.
Jack: Cosa è successo ai
tuoi capelli, amico? Perché c'è li hai ...
così?
Pacey: Ho messo troppo
prodotto?
Emma: Ora, sei sicuro che
questo biondo non sia uno stratagemma, Pacey?
Pacey: Emma, sai, se non
riesci ad avere a che fare con l'amore di un
uomo, non penso che questa cosa possa funzionare.
Emma: Non ricordarmelo. E so
che hai ottenuto questo brillante lavoro e tutto,
ma prima di andare devi ancora lavare i piatti.
Pacey: Sono sceso qui proprio
per questo.
Emma: E tu, Jack, ieri notte
non hai chiuso la porta a chiave dopo la
propaganda che voi due mi avete fatto sulla
sicurezza gratuita.
Jack: Non sono stato io. E'
stato lui. [Pacey indica col dito Jack dietro le
sue spalle.] Io sono contrario alle polemiche. Va
bene, ok. Va bene, questa me la segno. Caspita,
tra l'abito e i rimproveri è come stare in una
famiglia americana vecchio stile.
03. INTERNO. STANZA DEL DORMITORIO DI JOEY E
AUDREY - GIORNO
[Joey si è appena
svegliata. Va verso il computer per controllare
se ha ricevuto una risposta da parte di Dawson,
quando apre la casella di 'Posta in arrivo' trova
centinaia di risposte alla sua e-mail. Poi
seleziona 'Posta in uscita', e nota che ha
spedito l'e-mail all'intero campus. Inizia così
a sclerare.]
Joey: Audrey!
Audrey: Che c'è?
Joey: Audrey, svegliati.
Audrey: Cosa c'è?
Joey: L'e-mail.
Audrey: E allora?
Joey: L'ho spedita a tutti,
non a tutti quelli del "nostro
gruppo"-- ad innumerevoli estranei,
"all'intero campus".
Audrey: Beh, tesoro, perché
l'avresti fatto?
Joey: E' stato un errore. Ero
stanca. Ho cliccato sull'indirizzo sbagliato.
Audrey: Visto? Te l'avevo detto
che non era una buona idea.
Joey: Questo e' tutto ciò
che hai da dire?
Audrey: Non lo so. Che essere
te fa schifo?
[Audrey si rimette a dormire.]
04. INTERNO. AGENZIA DI SCAMBIO - GIORNO
[Pacey è appena arrivato a lavoro e nota che il
posto è in fermento. Lui sembra essere un po'
confuso, poi vede Rich appoggiato su una
scrivania e si avvicina a lui.
Rich: Witter!
Pacey: Rinaldi.
Rich: Devi dire anche
"Signor" sino a quando non mi compri
fiori. Dove sei stato?
Pacey: Sono davvero
dispiaciuto. Avevo solo l'impressione di non
esser tenuto a stare qui non prima delle 9:00.
Rich: Ahh,
"Tenuto". Beh, questo è carino. Sei
tenuto a vestirti da solo o in realtà è la
mamma che vuole che ti vesta come un gay?
Guardati attorno. Vedi questi ragazzi? A quanto
pare, questi gentiluomini sono liberi pensatori.
Visto che non farai coppia con nessuno, ti
occuperai di queste.
[Gli da in mano una pila di documenti].
Pacey: Cos'è tutto questo?
Rich: Questa è una
collezione di circa 30 freddi giorni all'inferno:
i ragazzi di Rich si siedono su pile di soldi
così alte che le loro figlie sono scappate e
hanno venduto i loro bebè al mercato nero solo
per mettere un pasto sul tavolo. Noi non siamo
mai stati in grado di vendere loro dei titoli, e
loro certamente non li acquisteranno mai da pigri
come te. Meglio che tu prenda il telefono. Qui si
lavora su commissione. E i ragazzi sulla tua
lista non sanno quanto sognatore sei, quindi io
lavorerei sul fascino dei colletti bianchi a
tutto gas. Smettila di sbattere ciglio.
Pacey: E' questa una sorta di
punizione?
Rich: Sto solo cercando di
farti andar via. Non ho abbastanza scrivanie.
[Un ragazzo che stava origliando si mette a
ridere]
05. INTERNO. AULA DEL BOSTON BAY COLLEGE -
GIORNO
[Jen sta camminando nella navata dell'aula
centrale quando Jack la ferma in modo tale che
lui possa entrare per primo. Poi cercano di
entrare in una fila in cui ci sono dei posti
liberi. E per arrivarci si fanno largo tra i
ragazzi già seduti e creano confusione.]
Jack:
No, Jen. Jen, posso sedermi all'interno? Voglio
sedermi all'interno.
Jen: Scusa.
Jack: Cosa?
Jen: Ahh... scusa. Abbiamo
finito di fare un musical con le sedie?
Jack: Voglio solamente essere
in grado di vedere la lavagna.
Jen: Non insultarmi con
quella maschera da studente. Vuoi solamente avere
una buona vista su Freeman.
[I due si siedono e accanto a loro c'è Audrey.]
Audrey: E perché no? Madre,
posso?
Jen: Audrey, non è che a
noi non piaccia averti qui, perché siamo
contenti, ma non hai i tuoi corsi da frequentare?
Audrey: Il Worthington ha perso
ogni fascino che aveva su di me.
Jen: Manca ancora per
un'altra settimana e ti sbatteranno fuori.
Audrey: Fantastico.
Jack: Ragazze, shh!
Jen: Ok, mi sono dimenticata
di dirtelo. Questo è lo studioso Jack, da non
confondere con il Jack divertente. A lui non
piace perdere una parola della lezione di
Freeman, quindi dovresti cercare di tenere il
volume della voce basso.
Audrey: Allora dimmi una cosa.
Tra lui e Grams, come riesci a fare un pisolino
durante le lezioni?
[Il professor Freeman inizia la lezione di
Cultura Popolare.]
Freeman: Ok, tutti...
Jen: Tu non
Jack: Shh! Shh! Ragazze,
ragazze, ragazze.
Freeman: Prima di iniziare
volevo solo informare alcuni tra voi che sono
veramente innamorati della nostra contorta
cultura. Che oggi c'è un piccolo compito con
credito extra. Ora, il mio cuore si spezzerà se
nessuno di voi si presenterà. Io, in ogni caso,
vi giudicherò silenziosamente per il resto del
semestre. In centro c'è un cinema che sta
proiettando una doppia rappresentazione che
esemplifica l'ossessione della nostra cultura per
la bella ragazza che interpreta la cattiva. Le
ragazze bruttine che aggraziano le copertine
del Cosmopolitan lo stesso mese in cui esce il
loro film dove sfoggiano un nuovo look.
Jen: Oh, no. Lo studioso
Jack mi farà rivedere 'Miss Congeniality' [Miss
detective].
Audrey: Adoro quel film.
Jen: Eh-heh!
Freeman: Quindi, venite da me
dopo la lezione per i dettagli.
06. INTERNO. WORTHINGTON. CLASSE DI INGLESE DEL
PROF. Heston - GIORNO
[In classe c'è un po' di agitazione, tutti si
stanno passando le copie stampate dell'e-mail di
Joey e stanno ridendo. Joey arriva in classe
ancora una volta in ritardo, tutti si fermano e
la guardano, incluso Heston che sta distribuendo
alcune copie di qualcosa. Joey attraversa l'aula
e si siede in un banco vuoto.]
Heston: Ok, ragazzi, prendete
in fretta il vostro Ritalin e sedetevi. Come
ricorderete, la scorsa settimana siamo stati
completamente assorbiti da una alquanto depravata
discussione sul "Portnoy's Complaint - Il
lamento di Portnoy". Tristemente, non saremo
dilettati troppo a lungo nei fiumi sessuali del
flusso della coscienza di Roth, ma il
destino la scorsa notte ci ha assegnato alcune
letture aggiuntive via e-mail. Penso che tutti ne
abbiate una copia, allora perché no? Discutiamo
di una cosa che avete sicuramente letto.
"Caro Dawson, non so da dove iniziare."
Joey: Uh, professor
Heston
Heston: A nessuno piace
l'esibizionismo, Potter. Non si arriva al dunque
per diversi paragrafi, quindi li salterò.
"Nel momento in cui ci siamo toccati, forse
eravamo da qualche altre parte che si è elevata
sopra tutto questo, ma poi siamo atterrati, e
penso forse precipitati."
[Tutti si mettono a ridere.]
Heston: Perché, quando si
tocca l'argomento sesso, così tanti scrittori
cercano di scriversene fuori? La sessualità e
tutte le sue disfunzioni sono intrinseche
all'esperienza umana, forse l'unica cosa a cui
possiamo metterci in relazione alla fine del
giorno-- beh, nevrosi e Dio a parte. E la ragion
per cui Roth ci seduce e la 'signorina mattino
dopo' qui no, è che mentre Roth in modo
abbastanza letterale non ha paura di sporcarsi le
mani con una descrizione sessuale focosa,
l'autrice della nostra e-mail si distanzia
dall'atto con vaghe metafore. Non può essere il
flusso di coscienza se lo state osservando da una
riva ... giusto?
[Heston si volta verso Joey mentre lei fa del suo
meglio per ignorare tutti quanti e non dare
importanza a tutto quello che sta succedendo.]
Heston: Giusto.
[Lei si guarda attorno e nota che tutti stanno
ridendo di lei.]
07. INTERNO. AGENZIA DI SCAMBIO - GIORNO
[Pacey sta cercando di vendere qualcosa per
telefono.]
Pacey: Beh, ...no. Voglio
dire, ho certamente capito questa logica,
Signor... "Engel". Ma le sto dicendo,
che se investe in questi titoli proprio ora, il
vostro valore, voglio dire, è-- sarà il
doppio... alla fine dei conti. Il titolo? Beh, il
titolo-- il titolo è forte. Voglio dire, se
voi-- Una percentuale assennata? Beh, si. Voi
probabilmente mirate un buon 15-- pronto?
[La persona riaggancia il telefono.]
Rich: Tranquillo, Witter.
Pacey: Ah, il tipo mi ha
sorpreso con la guardia abbassata.
Rich: Ascolta, devi smetterla
di inventarti delle scuse. Ti ho sentito questa
mattina al telefono. Pensi che le persone si
mettano in relazione con un audace colletto
bianco del Sud?
Pacey: Capeside.
Rich: Non importa. Ciò puzza
ancora di steccato bianco e labrador nero. Tu
parli a queste persone come se stessi
cercando di avere un appuntamento con loro per il
venerdì sera. "Io sono Pacey. Sono
sensibile. Mi occupo dei tuoi bisogni."
Questo è il punto di vista del ragazzo che sta
cercando di vendere l'Herald. Non farlo sentire
come se lui sia la ragazza più carina della
stanza. Falli sentire come degli idioti perché
dubitano della tua maestria finanziaria.
Pacey: Allora tu vuoi davvero
che queste persone mi riappendano il telefono?
Rich: No. Voglio che loro ti
credano, cosa che non accadrà mai se tu non ci
metti un po' di cuore, Witter.
Pacey: Ok, bene. Ma come
faccio a vendere loro dei titoli. Non so nemmeno
che diavolo siano queste cose.
Rich: Entra in buoni rapporti
con questi ragazzi. Diventa chi loro vogliono tu
sia. Pensa con quelle giudiziose, razziste,
sessiste stereotipate parti del tuo cervello su
cui hai lavorato così tanto per conquistarle.
Credimi, non avrai mai Topper tra lei mani se fai
il bravo ragazzo.
Pacey: E chi è esattamente
Topper?
Rich: Il Sig. Eli Topper è
il prossimo della tua lista, e uno a cui è
fantasticamente difficile vendere. Vive in un
piccolo appartamento nella periferia di Boston,
non vuole pagare le tasse comunali. Si è fatto i
soldi negli anni ottanta, e adesso ci è seduto
sopra.
Pacey: Perché ti disturbi
così tanto a fare soldi se poi non li usi per
migliorare la tua vita?
Rich: I tipi come Topper
credono di potersi comprare una promozione in
paradiso. Ma dato che tu ed io sappiamo che non
ci andremo mai, prendi le tue chiavi. Andiamo
fuori campus.
[Rich se ne va, Pacey prende la giacca e lo
segue.]
08. INTERNO. HELL'S KITCHEN - GIORNO
[Joey è arrivata per il suo primo giorno di
lavoro, ed Emma le da il grembiule da cameriera.]
Emma: Ok, allora ricorda, tu
tecnicamente non puoi versare alcolici, per lo
meno non quando io sono con te. Non c'è bisogno
di far entrare le bestie con le Visa.
Joey: Senza offesa, Emma, ma
tu sai che ho già lavorato in un ristorante. Ho
visto quando li hanno costruiti. Li ho visti
bruciare, non che io avessi qualcosa a che fare
con questo.
Emma: Affascinante, ma non
hai mai lavorato in questa bettola prima, ora, è
così? Avanti, muoviti. Vai al tavolo 3.
[Joey si avvicina al tavolo, attorno al quale
sono seduti dei ragazzi che stanno parlando di
qualcosa.]
Ragazza 1: Tutto
quello che so è che ci penserei molto bene prima
di spedire un'e-mail come quella ad un ragazzo
con cui sono appena stata a letto.
Ragazza 2: Lo so, giusto? Voglio dire, a
meno che tu non lo voglia più risentire.
Joey: Ragazzi, sapete cosa
ordinare?
Ragazzo: Avanti. Non tutti i ragazzi sono
così.
Ragazza 1: Oh, come ti pare, Mike.
Ragazza 2: Tu sei gay.
Ragazza 1: Posso avere una quesadilla e
una birra chiara?
Ragazzo: Beh, forse anche quel ragazzo è
gay, ed è per questo che l'ha mollata.
Ragazza 1: Ok, ascolta, è ovvio che lei
è bramosa di attenzione, se si comporta
così? Voglio dire, davvero, qual è il punto? A
meno che tu non sia in "Real World"
o qualcosa simile.
Joey: Sai, forse-- e questo
è solo uno sparo nel buio-- lei non intendeva
spedirla per le chiacchiere di tutti. Forse sta
solo cercando di avere una chiusura privata, non
ha mai immaginato di poter essere sottomessa alle
psico-chiacchiere alla Oprah da parte dei suoi
colleghi senza una vita. Adesso, voi ragazzi
volete qualcosa da mangiare, oppure dovrei
portarvi un bel vassoio di bon-bons così potete
accovacciarvi e guardare le vostre storie?
[I ragazzi la guardano scioccati e poi si mettono
a ridere.]
Ragazza 2: Eh-hee! Forse più tardi.
09. ESTERNO. CAMPUS DEL BOSTON BAY COLLEGE -
GIORNO
[Jack, Jen ed Audrey stanno andando al cinema per
vedere il film per il credito extra. Quando
notano il prof. Freeman.]
Jen: [ride] Il Boston Bay
non è un'università-party, Audrey.
Audrey: Risparmiami le tue
bugie, Jen. Non ritornerò alla mio covo
malvagio dell'alta cultura. E' qui che accadono
le cose importanti.
Jack: Ehi, le feste a base di
birra dopo un paio di semestri passano di moda,
fidati. [Lui si accorge che Freeman è davanti
all'entrata del cinema.] Vi dico una cosa, vi
raggiungerò là. Andrò a parlare col professor
Freeman.
Jen: Non pensi sia un
tantino 'Tracey Flick'? Lui non sa chi sei.
Jack: Certo che lo sa. Ho
alzato la mano e ho parlato alle lezioni un sacco
di volte. Lui mi ha notato. L'ha fatto.
Jen: Va bene... 'Swim Fan'.
Qualcuno deve parlare a quel ragazzo del suo
amore per gli etero.
Audrey: In ogni caso. E' così
hot.
[Jack si allontana da loro e va verso Freeman]
Jack: Salve. Non c'è una
grande affluenza, huh?
Freeman: No, um, a quanto pare
no.
Jack: Immagino che non tutti
siano entusiasti della ragazza del film come lo
siamo noi.
Freeman: Giusto. Mi dispiace. Ti
conosco?
Jack: Uh, no. Mi scusi. Jack
McPhee. Frequento il suo corso sulla Cultura
Popolare.
Freeman: Oh, scusa, Jack. La
classe è numerosa, è difficile tenere a mente
tutti.
Jack: Heh heh! Ci scommetto.
Emm. Ci-- ci vediamo dentro.
Freeman: Ok.
10. INTERNO. HELL'S KITCHEN - GIORNO
[Joey sta lavorando dietro il bar con Emma.]
Emma: Sei sicura che non ho
commesso un errore madornale, allora, vivendo con
quei due?
Joey: No. Sono sicura che non
ti annoierai.
Emma: Beh, questo è un
freddo conforto.
[Joey alza lo sguardo e vede Heston entrare al
bar.]
Joey: Mi stai prendendo in
giro.
Emma: Lui? Sì, viene sempre
qui.
Joey: Oh, certo. Ovviamente
è stato assegnato per rovinarmi la vita, e
sembra determinato a farlo in un tempo record.
Emma: Ascolta, io non
correrò a ripararti ogni volta che una nuvola
nera si forma sulla tua testa. Quindi ti
suggerisco di stroncare questa cosa sul nascere.
E' tutto tuo.
[Lei lascia Heston a Joey.]
Heston: Non riesco a capire
perché questo posto dovrebbe essere più
affascinante dei confini del dipartimento di
Inglese. Tutto quel silenzio, tutti quei libri.
Joey: E poi, di certo, il
vostro costante positivo rinforzo.
Heston: Sì. Giusto. Questo in
realtà potrebbe infastidire dopo un po'. State
aspettando per il mio ordine, o avete qualcosa da
dire? Perché dalla sua faccia sembra che debba
sputare l'osso?
Joey: E lei come fa a sapere
che aspetto ho?
Heston: Le notizie girano.
Prenderò un tuna melt (trancio di tonno) ed una
birra.
Joey: Certo. [Si gira per
andare a prendere il suo ordine ma poi si
ferma e si rivolta verso lui.] Professor Heston--
Heston: Oh, eccola.
Joey: Si, eccomi. Ascolti,
sono certa che il suo atteggiamento duro come un
chiodo funzioni davvero per lei. Sono certa che
le farà guadagnare rispetto, e sono certa che
imparerò moltissimo durante le sue lezioni. Ma
dopo oggi, vorrei davvero che lei mi avesse
rifiutato quando ne ha avuto l'occasione.
Heston: Credevo che sarebbe
stata lusingata per essere sotto i riflettori.
Non scelgo così spesso le persone.
Joey: Al contrario di quello
che lei a quanto pare crede, io non sono
un'idiota, professor Heston, e sono del tutto
certa che in quei 20 minuti che lei ha trascorso
tenendo una formativa derisione fossero più che
un trampolino per la letteratura moderna. E mi
piacerebbe sapere, la totale eviscerazione di
oggi mi esonera, dico, sino a Novembre, o questa
sorta di pubblica derisione la diletta a tempo
indeterminato?
Heston: Il perché, non lo so.
Voglio dire, stiamo esaminando l'intenso divagare
di Joyce e Wolf, e il suo lavoro fornisce un
marcato contrasto. Ehi, Joey... voi vi immaginate
come una scrittrice, giusto?
Joey: Sì, potreste definirlo
un hobby.
Heston: Allora sono sicuro che
sino ad adesso lei ha appreso che al top
dell'essere nevrotici e tormentati da dubbi su se
stessi, gli scrittori ogni tanto devono
sopportare le umiliazioni pubbliche. Lei è stata
l'unica ad entrare nel mio ufficio che mi ha
promesso senza timore il suo ego accademico, ma
non l'ho ancora visto. Se non è in grado di
seguire il mio corso-- e in tanti sono morti
provandoci-- perché non l'abbandona?
Joey: Non sono una che molla.
Heston: Le persone amano dire
così. E' come se l'avessero visto una volta in
qualche film e gli è piaciuto il modo in cui
suonava.
Joey: Io non l'ho solamente
detto, va bene? Io volevo frequentare il suo
corso perché volevo imparare qualcosa, e volevo
lavorare sodo, ma non voglio essere personalmente
ridicolizzata durante il corso.
Heston: Il suo sentito discorso
a come si chiama ha fornito un buon foraggio per
il prossimo argomento. E' difficile scrivere
queste cose sul sesso, come lei ha a proposito
dimostrato. E se, per caso, un giorno
riuscirete a far sì che i vostri scritti
circolino oltre il campus, ci sarà sempre un
irritabile scrittore che si vanterà di farlo
meglio. Forse lei non voleva che questa cosa
fosse pubblica all'intero mondo. Non importa.
Passato. Dichiari vittoria e vada avanti.
Joey: Dov'è la vittoria in
questo piccolo scenario?
Heston: Una sconfitta, ma una
vita intera per dimostrare a se stessa che ha
lasciato perdere. E se lei rimane nel mio corso,
cominci a dimostrare che vale... almeno, a uno di
noi due.
11. INTERNO. AUTO DI PACEY - GIORNO
[Pacey sta accompagnando Rich da qualche parte, e
quest'ultimo ha dei problemi con il disordine che
c'è nella macchina e lancia alcuni oggetti
poggiati sul cruscotto nel sedile posteriore.]
Rich: Amico, tu non dormi in
questa auto, vero?
Pacey: Non di recente. Mi sono
appena trasferito in un nuovo posto.
Rich: Bene perché non voglio
cominciare a sentirmi in pena per te o roba
simile. Non, uh, se ne vedono molte in giro di
queste. [Riferendosi all'auto di Pacey.]
Pacey: Oh, avanti, amico.
Questa è una macchina fantastica. Voglio dire,
c'è molto da lavorarci, ma ne vale la pena, sai?
Rich: Sì. Svolta in quella
concessionaria proprio là.
Pacey: Cosa? Stiamo andando a
fare un test di guida?
Rich: Eh heh heh! Quella è
una esperienza che lasciamo perdere. No. Questa
l'ho contrassegnata e pagata. La devo ritirare.
[Si fermano di fronte alla concessionaria,
scendono dall'auto e vedono una macchina molto
costosa in vetrina.]
Pacey: Stai scherzando. Non
puoi assolutamente acquistare una Z8.
Rich: Bella, huh?
Pacey: Bella? Come possibile
che tu ti possa permettere un'auto del genere? Tu
non sei molto più grande di me.
Rich: Sì, ma sono molto più
saggio. Non preoccuparti. Forse se tu intrappoli
Topper, tutto questo sarà tuo prima che te ne
renda conto. Bella auto. [Riferendosi all'auto di
Pacey] Ti credo.
[I due entrano dentro la concessionaria, e Rich
si siede dentro la Z8.]
Pacey: Ehi, si da il caso che
a me piace la mia auto, grazie tante.
Rich: Sì. Tu hai un mezzo
per andare in giro per la città, ma questo è
tutto quello che la tua auto dice di te.
Pacey: Ok, abboccherò. Cosa
dice la mia auto di me?
Rich: Che sei un ragazzino
stupido e sentimentale. Sei troppo debole per un'auto
vera, quindi cerchi di rimediare con la tua
piccola auto d'annata medio-bella. Ti circondi di
cose belle, ma che non lo sono abbastanza. Non
vuoi crescere, così non vai al college e ti fai
prestare i vestiti e lasci che i peli della tua
faccia crescano selvaggi. Questo va bene, ma
allora perché seccarsi per entrare nel giro se
non sferrerai nemmeno un maledetto pugno?
Pacey: Cosa?
Rich: Andrai in quell'ufficio
ogni giorno e guarderai quei ragazzi fare soldi
così che tu possa scrivere un passo riflessivo
nella tua autobiografia?
Pacey: Beh, forse a me di
tutto ciò non me ne importa niente. Forse sto
solo cercando di pagarmi l'affitto.
Rich: Avanti, Pacey. Là ho
visto che qualcosa stava succedendo. Tu non ti
stai sottomettendo a me perché ti piace la mia
cravatta. Tu sei affamato. Quindi smettila di
perdere tempo e datti da fare.
12. INTERNO. AGENZIA DI SCAMBIO - GIORNO
[Pacey è al telefono con un cliente nel mezzo di
una conversazione di successo paragonata ai suoi
tentativi precedenti.]
Pacey: Ehi, l'ho sentita,
Signor Topper. Quando mio padre aveva bisogno di
aiuto, io non ho neanche toccato i miei risparmi.
Lui si è messo nei guai, lui se ne tira fuori.
Giusto? Ma ascolti, io e lei siamo degli uomini
molto impegnati, e se oggi non vuol sentir
parlare di questo titolo, a me sta bene.
Chiamerò uno degli altri nostri acquirenti più
attivi. Beh, sì. Il... il pacchetto di
informazioni che la mia compagnia le ha mandato
è certamente meritevole di essere letta... ma è
niente paragonato a quello che è atterrato sulla
mia scrivania stamattina. Ma, ascolti, io e
lei... entrambi sappiamo-- che lei non è uno dei
nostri più attivi acquirenti, quindi se lei non
è interessato a questo, a me sta bene. Solo me
lo dica adesso, ok? Risparmi la delicatezza,
perché non sono il vostro appuntamento per il
ballo di fine anno. Chiamerò solo il mio altro
cliente. Voglio dire, gli ho fatto guadagnare 50
mila dollari la scorsa settimana. Sono
abbastanza sicuro che sarà contento se lo
richiamo. Giusto? Va bene, ecco la storia. Gli
acquirenti al marcato azionario stanno giocando i
loro titoli proprio ora. Ma quando loro si alzano
la mattina, loro si prenderanno a calci,
letteralmente, perché il prezzo d'acquisto su
questo sarà raddoppiato. E se lei accetta
proprio adesso, lei batterà quei tipi che si
alzano di mattina, ricordi che loro in realtà ne
hanno un paio e che l'avidità è un bene, Eli. E
lo stupido della strada, lui non conoscerà mai
la gioia che lei conosce perché alzandosi
presto, lei ha realizzato 10 volte il profitto
che lui ha guadagnato, e questo è qualcosa a cui
lei sarà in grado di rinfacciarglielo ogni volta
che lei guadagna dei soldi. Ah. Avevo capito che
lei era un uomo intelligente dal secondo in cui
ha alzato il telefono, Eli. [ride] Um, lasci che
le passi la mia assistente, e, uh, lei le potrà
dare tutti i suoi dati. E' stato un piacere fare
affari con lei.
[Pacey va nella sala incontri, dove Rich ha
appena terminato di fare una riunione.]
Rich: Grazie, ragazzi.
Latham, fammi avere quella presentazione per le
3:00. [tutti escono dall'ufficio tranne Rich.]
Non bussi, Witter? Potrei essere in riunione.
Pacey: Oh, ho pensato che lo
fossi. Comunque, indovina una cosa. In effetti,
sai una cosa? Non indovinare. Tu lo rovineresti.
Io... ho appena concluso con Topper.
Rich: Mi stai prendendo in
giro.
Pacey: No, amico mio, non è
così. Ho appena concluso con Topper. Gli ho
offerto alcune BS line da un film degli anni
ottanta, e lui le ha acquistate. E' stato come se
fossi un 'profiler'. Riuscivo a sentire l'odore
di birra economica dall'alito di quel tipo. Lui
preferirebbe comprare titoli oggi e fare le
domande domani solo per rimanere più a lungo il
tipo più ricco di questa settimana. E'
magnifico. Io vendo, lui compra. E' così
semplice. Riesci a crederci?
Rich: Sai una cosa? Non ci
riesco. Caspita. Witter, sapevo che tu eri uno
spregevole piccolo buono a nulla, ma non avrei ma
pensato che tu me l'avresti fatta. Non oggi.
Vieni qui. Abbracciami.
Pacey: Sei serio?
Rich: No. Ma andiamo al quel
distributore automatico e prendiamo delle bibite
ghiacciate. Sono orgoglioso di te, figliolo.
Pacey: Dovresti!
13. ESTERNO. CINEMA DI BOSTON - GIORNO
[Il film è appena finito tutti stanno uscendo.
Freeman saluta alcuni studenti, e nel mentre
escono anche Jack, Jen e Audrey. Poi Jack vede
Freeman, e si avvicina a lui.]
Freeman: [sospira] Allora ad
ogni modo, ci vediamo Martedì.
[Gli studenti vanno via.]
Jack: Ehi, professor Freeman.
Freeman: Ciao. Jack, giusto?
Jack: Sì.
Jen: Sì. Lui è Jack. Io
sono Jen. Anch'io frequento il suo corso.
Freeman: E' vero. Vi ho visti
seduti accanto.
Jen: Mm-hmm.
Audrey: Salve.
Freeman: Sto perdendo la testa?
Anche tu frequenti il mio corso?
Audrey: No! No, sono solamente
una grande fan del suo lavoro. Sa? E il-- ed il
lavoro delle... donne bellissime e cattive in
ogni luogo, e io sono-- io sono davvero solo...
interessata a questa nostra autentica cultura,
e... sì, quindi... ragazzi volete andare a
trovare Joey a lavoro e partecipare a qualche
ristoro? Professore, lei è più che il
benvenuto per unirsi a noi se è interessato ad
oltrepassare i limiti.
Jack: Sapete una cosa? Suona
grandioso. Vi dirò una cosa. Perché voi ragazze
non prendete la mia auto, e ci incontriamo
all'angolo.
Jen: Mi lascerai guidare la
Saab?
Jack: [ride] Certo, Jennifer.
Perché non dovrei? Uh, allora perché voi due
non schizzate via, e io vi raggiungerò, fra un
secondo?
[Jen ed Audrey vanno via velocemente, e sia Jack
che Freeman si mettono a ridere.]
Freeman: Beh, eccovi. Almeno so
chi non frequenta il mio corso. Giusto?
Jack: Sì.
Freeman: Hai dimenticato
qualcosa dentro, Jack?
Jack: Oh. No. Uh, no.
Ascolti, non mi aspetto che lei sappia chi sono.
Volevo solo dirle che, uh, mi piacciono davvero
le sue lezioni.
Freeman: Oh, c
Jack: E che in breve in
realtà non mi importava del college. Di fatto,
in realtà non mi importava di nulla. Ma, sa,
vedendo il lavoro che mette nelle sue lezioni e
vedendo un insegnante che investe nell'essere
interessante e dinamico in classe e che non sta
solo cercando di far passare in fretta altri 50
minuti, è solo, sa, in realtà... significa
molto per me. Io non sapevo in realtà quello che
stavo proclamando come un sindaco, ma adesso è,
non so se è il modo in cui lei sceglie le parole
o è il soggetto che tratta, ma... io esco dalla
classe pensandoci ancora sopra, e-- e, sa, io non
vedo l'ora che sia la prossima volta, e, uh... mi
stavo chiedendo come potrei diventare più...
coinvolto. Lo sa.
Freeman: [sorride imbarazzato]
Stiamo parlando delle lezioni, Jack, o stiamo
parlando di me?
Jack: C-cos--no. Oh.Um... No,
questo non è quello che intendevo. E' solo, sa--
Io--io voglio dire, non sto-- beh, si, ma-
Freeman: Non preoccuparti. Um...
ascolta, sono contento che ti piaccia il corso.
E, uh... e penso che lo farai vedere nei tuoi
lavori durante il semestre. Io- sto andando da
questa parte. E tu?
Jack: Sì. Sì.
14. INTERNO. AGENZIA DI SCAMBIO - GIORNO
[Pacey sta cercando di lavorare sul cliente
successivo, ma con questo non sta avendo tanto
successo.]
Pacey: Ma, Signor Ickee, le
sto dicendo che è un'unica -- pronto? Avaro
bastardo.
Rich: Qualche fortuna?
Pacey: Uh, no, non questa
volta.
Rich: Sì, sapevo che eri uno
di quelli che raggiunge un solo successo.
Pacey: Vorresti, amico.
Rich: Ora, divertiti.
Comprati il pranzo.
[Gli da degli spiccioli]
Pacey: Stai scherzando?
Rich: No, qui
devi lavorare molto, dai, fallo in fretta.
Nessun altro sta pranzando oggi. Penseranno che
io sia diventato tenero. 5 minuti.
[Pacey va nella sala pranzo dove ci sono altri
ragazzi che stanno parlando.]
Ragazzo: Qualcuno l'ha sentito?
Ragazzo 2: No, amico, ma Johnson ha detto
che era un killer.
Ragazzo: Davvero?
Ragazzo 2: Sì. Si ha detto che lui ha
fiutato il sangue e che non si è fermato fino a
quando non l'aveva assaggiato.
Ragazzo: [tutti ridono] Lui è così
spaventosamente bravo. Mmmm.
Pacey: Cosa sta succedendo?
Ragazzo: Oh, tu non l'hai sentito?
Pacey: E' per questo che lo
sto chiedendo.
Ragazzo: Rinaldi, amico. Lui ha concluso
con Topper.
[Tutti ridono]
Pacey: Cosa?
Ragazzo: Loro dicevano che non poteva
essere concluso.
Ragazzo 2: Il tipo è, come, il mio Dio
personale.
Ragazzo 3: [Tutti ridono] Ehi, moderati,
Henderson. Stai cercando una piccola luce in dei
fannulloni.
Ragazzo 2: Ehi, pensate che lui avrà un
partner per questo?
Ragazzo: Oh, lui riceverà qualcosa.
[Alcuni ragazzi vanno via e uno di loro sta
facendo la fila dietro Pacey al distributore
automatico.]
Ragazzo: Devi prendere qualcosa o no?
Pacey: Uh, no, amico. Uh...
ascolta, di fatto, questo è sul mio conto.
Divertiti, va bene?
[Gli da gli spiccioli in mano e va via.]
15. INTERNO. HELL'S KITCHEN - GIORNO
[Joey sta andando verso il bar, nel momento in
cui Eddie sta iniziando il suo turno. Lui è
dietro il bancone, si mette il grembiule, poi
Joey si avvicina.]
Eddie: Ciao. Hai iniziato
oggi?
Joey: Così sembrerebbe. Uh,
ho bisogno di 2 birre e una vodka tonic. Um, Emma
è nel retro.
Eddie: Oh, sì, giusto, non
puoi versare i drink da sola. Beh, dovrebbe
essere divertente, farti da baby-sitter in
aggiunta a tutto il resto.
Joey: E questo cosa
significa?
Eddie: Oh, non scaldarti, ok?
Lo sai, stasera non sono dell'umore adatto per
affrontare la tua collera contro il mondo. Sono
sicuro che domani sarò più sensibile.
Joey: Oh, ho capito. Vuoi
vedermi crollare, huh? Gli orrori incessanti del
giorno sono uno sperpero a meno che non
siano il risultato del mio esaurimento nervoso?
Eddie: Oh, una cosa, hai avuto
una brutta giornata o qualcosa del genere?
Joey: Oh, come se non lo
sapessi. Che peccato che non ti sia presentato
per la lezione di oggi per sentire la brillante
critica di Heston sulla mia e-mail. Questo è
stato il picco più alto, credo, anche se mi è
piaciuto entrare in delle stanze e sentire la
gente bisbigliare e ridere di me e ricevere
consigli sessuali non richiesti da parte di un
estraneo.
Eddie: Suona affascinante. Mi
dispiace essermelo perso.
Joey: Sai, al contrario della
credenza popolare, io non ho spedito questa
e-mail per ottenere una reazione tua o di
chiunque altro, e stavo pensando che dato che
sono stata derisa per gran parte del giorno,
forse tu potresti evitarmi e concentrarti sulle
tue profonde infelicità per un po'.
Eddie: Sai, stranamente, prima
che tu mi facessi tutta questa... pazza
confessione, era proprio quello che stavo
facendo. Non stavo pensando ad un piano su come
meglio torturarti. Vedi, noi non ce ne andiamo in
uno spazio vuoto quando abbandoniamo il tuo
punto di vista. Anche alcuni di noi hanno
le loro vite e non parlano affatto di te. Ora, mi
dispiace che oggi questi brutali ragazzi della
Ivy League si siano divertiti con la tua e-mail.
Ad essere sincero, io non sono proprio un tipo da
internet, quindi, incresciosamente, ho perso
anche un altro aspetto della tua affascinante e
incantevole vita. Ma se non puoi versare i drink,
puoi almeno servirli?
[Lui le porge i drink.] Grazie.
16. INTERNO. AGENZIA DI SCAMBIO - SERA
[E' la fine del giorno, e Pacey sta guardando gli
altri che vanno via mentre lui è in piedi che
sta aspettando Rich. Quest'ultimo afferra il
cappotto e nota che Pacey lo sta aspettando.]
Rich: Ahh... Witter. Pensavo
fossi andato a casa.
Pacey: Sì, immaginavo stessi
aspettando questo per poter strisciare fuori
dalla porta del retro. Ma avevo una domanda da
farti, e-- e, ti prego, fammi un favore e
risparmiami il discorso da due soldi su quanto io
sia un poppante sino a quando non sono andato
via, ok?
Rich: Non posso prometterti
nulla.
Pacey: Sì, l'ho immaginavo.
Io volevo solamente chiederti perché dai noia
con la messa in scena, con l'intera, lo
sai--il "ti voglio bene, lascia che ti
mostri come si lavora"? Perché in realtà
non vuoi che io abbia successo, vero? In realtà,
tu stai pregando al mio fallimento. In questo
modo tu hai una pecora in meno nel gregge,
giusto? E se io avrò successo diventerai mio
amico? No, allora tu continuerai a prendere i
soldi che ho guadagnato e li conteggerai come
tuoi.
Rich: Hai bisogno di me per
questo, o...
Pacey: Beh, voglio solo sapere
perché tu ti dai fastidio! Perché dovresti
togliere del tempo ad un giorno ricco d'impegni
per preparare qualcuno e farlo sentire come se
fosse degno di qualcosa se comunque alla fine
ruberai tutta la sua gloria?
Rich: Questi sono affari. Io
non mi sono alzato questa mattina in cerca di
qualche audace ragazzo da portare sotto la mia
ala. Vengo qui per fare il mio lavoro, proprio
come ogni giorno. Corri forte? Sì, questo è il
mio lavoro. Non cantare le tue lodi. Ottenere
Topper, è stato un colpo di fortuna. Un geniale
colpo di fortuna, ma ciò nonostante un colpo di
fortuna. Noi non cediamo questi affari ai
ragazzini. Tu non ha nemmeno preso la tua serie
7. Questo preannuncia bene per il futuro, ma
oggi? Non significa niente.
Pacey: Allora, una cosa, come
devo ignorare questa faccenda? Devo darti una
pacca sulla spalla, congratularmi con te per il
lavoro ben fatto come il resto dei tuoi
adulatori? No, amico! Questo non è il motivo per
cui sono qui.
Rich: Puoi fare quello che
vuoi. Forse preferiresti continuare a vagare
intirizzito nello status quo. Forse tu vuoi
essere me, e questo ti spaventa così tanto che
non riesci a pensare razionalmente. Quindi vai
via, Witter. E' una cosa che tu fai. E questo è
quello che faccio io, e io sono spaventosamente
bravo in questo. Tu desideri essere stato così
bravo, ed è per questo che ti secca provare.
Pensi che qualcuno non abbia fatto la stessa cosa
con me? [ride]
17. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Jen, Audrey e Jack sono seduti attorno ad un
tavolo mentre Joey si avvicina a loro portando un
vassoio. Lei appoggia una brocca di gazzosa sul
tavolo, e da ad ognuno un bicchiere.]
Jack: L'hai fatto come una
vera professionista.
Joey: Più come un'abituale
frequentatrice di bar.
Jen: Scusa è stata una
brutta giornata, Joey.
Joey: Me lo merito. Noi da
queste parti non riceviamo delle gentilezze verso
l'ora di chiusura.
Audrey: Sai, se ti fa sentire
meglio, ho sentito a malapena dell'e-mail in
tutto il giorno.
Joey: Audrey, non sei stata
al campus per tutto il giorno.
Audrey: Dettagli, Joey!
Jen: Dawson lo sa?
Joey: No, questo è il fatto.
Voglio dire, non gli è stata nemmeno spedita. Le
mie più intime conseguenze sono state
discusse durante la lezione d'Inglese, ma Dawson
non lo saprà mai.
Jen: Beh, forse questa non
è poi una brutta cosa, perché in questo modo
c'è un po' più di distanza tra voi, e, uh,
tecnicamente, voi potete ricominciare da capo.
Jack: Sì, seriamente, voglio
dire, l'umiliazione personale potrebbe essere
stata molto peggio che quella pubblica.
Jen: Sì.
Audrey: In quale mondo dei
sogni voi due state vivendo? [Lei capisce che
loro stanno cercando di confortare Joey] Oh...
allora, ho un'idea, sarò, come, la tua garante,
e la prossima volta che vuoi esprimerti, puoi
chiamare me.
[Pacey arriva al bar]
Joey: Ciao.
Audrey: Pacey!
[Audrey si alza e corre verso lui per
abbracciarlo.]
Pacey: Ohh! Oh, Santo Cielo.
Audrey: Aah! Oggi è stato
terribile! Non ritornare più a lavoro, mai, mai,
mai, mai, mai!
Pacey: Non tentarmi.
Audrey: Ohh, sai che lo farò!
Pacey: Salve, ragazzi.
Jen: Salve, Sig. Witter. Non
stiamo bevendo, lo giuriamo.
Jack: Giornata difficile.
Pacey: Oh, non ne conosci la
metà. Puoi tenermi il posto? Vado a
rinfrescarmi.
Audrey: Sì..
[Pacey va al bagno]
Joey: Sta bene?
Audrey: Non lo so, ma non è
colpa mia, lo giuro.
[Jen nota Eddie al bar.]
Jen: Joey, chi è quello?
Joey: Eddie.
Jen: E' un tipo
ostinatamente sognatore.
Joey: Lui ha una gran voglia
di litigare che eguaglia la mia. E' uno apposto.
Jack: Emma è ancora qui?
Joey: Uh, no, lei è andata
via un ora fa. Penso stesse tornando a casa.
Audrey: Com'è vivere con lei?
Lei corre per la casa in biancheria e chiede a
voi ragazzi di chiuderle la lampo?
Jack: Questa è divertente.
In realtà, noi tre abbiamo fatto il bagno
insieme questa mattina.
Jen: E io che pensavo
facessi il bagno solo con Grams.
[Pacey ritorna e si gira da Audrey]
Pacey: Ehi, possiamo prendere
una boccata d'aria fresca per un secondo?
Audrey: Certo, tesoro.
18. ESTERNO. DAVANTI ALL'HELL'S KITCHEN - SERA
[Audrey e Pacey sono appoggiati nella sua auto e
lui le sta raccontando della sua dura giornata a
lavoro.]
Audrey: Pacey, non ha senso!
Non puoi lasciare che questo tizio vada avanti
così. Lui continuerà a farlo!
Pacey: Non ho dubbi che lo
farà, ma non penso che spettegolare sul suo
conto sia una cosa buona. Questo è il modo in
cui loro fanno affari. Non lo sapevo quando sono
entrato, ma adesso lo so. La sola domanda che mi
rimane è come trascorrerò questi giorni?
Audrey: Beh, questo non suona
come il più grandioso modo per vivere. Pacey, tu
hai 20 anni e stai già aspettando che il tempo
passi. Tesoro, perché non abbandoni?
Pacey: Ohh, perché non è
così semplice.
Audrey: Sì, che lo è! Pacey,
si presume che questi siano i giorni più
semplici delle nostre vite. Voglio dire, si
presume che li trascorriamo con i nostri amici,
sai, facendo assurdi giochi coi drink e facendo
quattro risate. Penso che noi tutti abbiamo
capito che il mondo reale è un posto piuttosto
orribile, quindi qual è la fretta per entrarci?
Pacey: Perché prima o poi
finiscono i posto in cui puoi nasconderti.
Audrey, sembra che tu agisca sotto la presunzione
che tu possa fare qualunque cosa ti piace, e non
puoi! Ho fatto il grave errore di sbirciare sotto
la tenda, e adesso non riesco a far finta di
pensare che la fantasia sia la stessa cosa che la
realtà. Inoltre, stavo sprecando troppo tempo.
Voglio fare qualcosa per me stesso, sia essa
semplice o no.
Audrey: Beh, mi dispiace che tu
senta come se io sia stata una colossale perdita
del tuo tempo.
Pacey: Questo non è quello
che intendevo, e lo sai. Tu ed io veniamo da
mondi diversi, tu questo lo sai, giusto? Voglio
dire, credo di non aver capito quanto diversi
fossimo sino a quando sono andato a Los Angeles
con te questa estate.
Audrey: Mio padre è uno
vecchio stupido senza cuore proprio come tuo
padre. Solo che lui indossa abiti più costosi,
questo è tutto.
Pacey: Sì, lo è. Io non mi
sono espresso molto bene, vero? Sto cercando di
dire che... ho bisogno di rispetto.
Audrey: Io ti rispetto!
Pacey: So che mi rispetti, e
ti amo per questo, ma non sto dicendo questo. Ho
bisogno di rispetto là fuori. E forse devo
prendere una strada diversa di quella che
pensavo, ma c'est la vie. La sola cosa che so per
certo adesso... è che ho bisogno di dormire!
Audrey: Mmm.
Pacey: Mmmm-hmmm Quindi se tu
ed io andiamo a casa proprio ora, dormiremo,
giusto?
Audrey: Possiamo fare quello
che vuoi. Sarà sempre così?
Pacey: Non lo so. Non posso
dirlo. Andiamo.
Audrey: Adesso, non stiamo
dicendo di dormire subito, è così, baby?
Pacey: No.
Audrey: Bene!
[Entrambi ridono]
19. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Jen e Jack si stanno preparando per andare a
casa, mentre Joey sta pulendo alcuni tavolini
accanto.]
Jack: Uhh! Jo. Grazie. Stiamo
andando via.
Jen: Buona notte.
Joey: Ciao, ragazzi.
[Loro vanno via, e Joey sta finendo di sbarazzare
i tavoli, poi si avvicina ad Eddie, che sta
contando le mance.]
Eddie: Questa è la tua parte.
Joey: Grazie. Ascolta, Eddie,
per prima
Eddie: Ehi, non preoccuparti.
Ehi, non mi sono perso nulla di importante nella
lezione di oggi, vero? Voglio dire, oltre il, uh,
no.
[In sottofondo si sente la canzone 'As I Lay Me
Down', che si è sentita durante la Season
Premiere, e a Joey ricorda Dawson. Eddie si
accorge che ciò turba Joey.]
Eddie: Diamine, io-- io odio
questa canzone.
Joey: Sì, anche io.
[Eddie si avvicina al jukebox e gli da un calcio,
e la canzone salta.]
Joey: [ride]
[Eddie ci riprova una seconda volta e la canzone
si interrompe e va alla successiva.]
Joey: Grazie.
[Loro continuano a pulire il resto del bar
insieme.]
20. INTERNO. APPARTAMENTO DI EMMA, JACK E PACEY -
GIORNO
[Emma è al bancone che sta bevendo il suo strano
frullato. Jack scende giù per le scale e si
avvicina a lei.]
Emma: Uh, grazie per aver
lavato i piatti.
Jack: Oh, credo sia stato
Pacey. L'ho sentito alzarsi quando era ancora
l'alba.
Emma: Beh, pulisce e va via
prima che io mi alzi. Questo è più di quello
che posso dire del mio ex-ragazzo.
Jack: [ride] Amica, non hai
lezioni oggi.
Emma: Perché? Voglio dire, a
parte la tipica pigrizia?
Jack: Sì. Ah, è-- è il mio
professore. Lui è solo... [sospira] Non importa.
Emma: No, cosa c'è?
Jack: Beh... non lo so.
Voglio dire, noi-- noi abbiamo avuto questo
davvero strano momento ieri in cui sembrava come
se io fossi interessato a lui.
Emma: Beh, sembrava come se
tu fossi interessato a lui o che tu in realtà
hai delle fantasie su lui?
Jack: Sì, in realtà ho
delle fantasie, ok, ma non voglio che lo sappia.
Emma: [ride] Beh, forse era
lusingato.
Jack: Uh, o forse era....
sposato?
Emma: Beh, dovrebbe essere
lusingato.
Jack: Sì, sai una cosa?
Dammi--dammi un po' di questa cosa.
Emma: Sì... va bene...
[Lui assaggia un sorso della bibita di Emma, e
immediatamente lo sputa nel lavandino.]
Jack: Ohh! Dio!
Emma: [ridacchia]
Jack: Questa cosa è
schifosa!
Emma: [ride] Si, lo so!
Jack: Come fai a bere questa
schifezza?
Emma: Beh... [Lei gli da un
colpo con un panno da cucina] andiamo...
Jack: Sì, vieni
[Lui inizia a seguirla, poi la afferra e la
solleva]
Emma: Aah!
[I due ridono]
21. INTERNO. AGENZIA DI SCAMBIO - GIORNO
[E' mattina presto, e Pacey è l'unico in
ufficio. Lui si avvicina alla sua scrivania e
afferra un libro ed inizia sfogliarlo, quando
vede Rich entrare. Rich è molto sorpreso di
vederlo là, Pacey gli fa un sorriso.]
Pacey: Buongiorno.
Rich: Buongiorno.
22. ESTERNO. CAMPUS DEL WORTHINGTON - GIORNO
[Joey è ancora una volta in ritardo per la
lezione di Heston. E mentre corre per raggiungere
la classe, urta contro qualcuno.]
Joey: Oh, scusa!
23. INTERNO. WORTHINGTON. CLASSE DI INGLESE DEL
PROF. Heston - GIORNO
[Joey arriva in classe, e si siede in un posto
vuoto.]
Heston: Oh, è bello vederla,
Potter. Spero che la nostra noiosa lezione non
abbia interferito con il suo
importantissimo programma di e-mail. E' scappata
un'altra diatriba la scorsa notte?
[Tutti ridono.]
Joey: In realtà, lo avuta.
Speravo fosse questa. Voi ragazzi non l'avete
ricevuta?
Heston: Oh, in realtà questa
è una copia del articolo che ho assegnato per
approfondire la lettura. So che il suo
mini-dramma probabilmente le impedisce persino di
dare uno sguardo al programma del corso.
Joey: Beh, la maggior parte
del tempo di ieri è consistito nella
eviscerazione della mia vita personale, e ogni
altra lezione è un discorso costituito dalle
vostre datate teorie. Mi dispiace per il ritardo,
professor Heston, ma solitamente durante la prima
mezzora della lezione lei dimostra quanto lei è
implacabile, quanto noi siamo deficienti, e
quanto la letteratura sia morta. Stava pensando
di andare avanti con qualcosa un pochino più
stimolante oggi?
[Heston sorride alla risposta di Joey e
continua.]
Heston: Bene, io-- io credo che
noi abbiamo trascorso molto tempo insieme,
Potter, se questo è il suo
atteggiamento. Voglio dire, stavo pensando di
insegnare per oggi, ma non so se ho molto da
offrire, perché tra il diritto di proprietà e
gli articoli pubblicati. Ma se tutti voi
insistete nell'essere stimolante, perché non
discutiamo della descrizione di James Joyce della
ragazza sulla spiaggia. Voglio dire, sono troppo
trito per illuminare l'argomento, ma forse voi
potete diffondere alcune luci. Wilson... cosa ne
pensa?
[Lei guarda Eddie che sorride in senso di
approvazione.]
24. INTERNO. SET CINEMATOGRAFICO - GIORNO
[Dawson è seduto in un
ufficio davanti al suo computer portatile pronto
a scrivere un'e-mail a Joey. Lui è nella stessa
imbarazzante situazione in cui si trovava Joey,
non sa cosa scrivere. Inizia a digitare qualcosa
quando viene interrotto dalla voce di Todd
proveniente dall'altra stanza.]
Todd: Leery! Avanti, la pausa è
finita!
[Dawson chiude l'e-mail senza inviarla, e va da Tood.]
Traduzione Dawson's
Friends Italia
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