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:: GUIDA EPISODI | #6.01 "THE
KIDS ARE ALRIGHT" ::
Ecco in italiano le traduzioni di tutti dialoghi e le
foto di alcune scene dell'episodio.
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"The kids
are alright - Il compleanno di Joey" |
PROLOGO
01. INTERNO. AEROPORTO DI CAPESIDE - GIORNO
[L'inquadratura iniziale
ci mostra le scene conclusive della scorsa season
finale, in cui Joey deve decidere se dovrebbe
farsi rimborsare il biglietto per Parigi.]
Joey: Completamente
rimborsabile, giusto?
Impiegato dell'aeroporto: Ci
può scommettere. E' una vergogna che non l'abbia
usato. Si suppone che Parigi sia fantastica in
primavera.
Joey: Sì. Questo è quello
che ho sentito.
Cambio di scena:
02. ESTERNO. POTTER BED AND BREAKFAST - GIORNO
[Joey è seduta su una
sedia che racconta come lei e i suoi
amici hanno trascorso l'estate e nel frattempo
vediamo diverse immagini di lei, Pacey e Audrey,
Jen, Jack.]
Joey: Allora, non sono andata
a Parigi. Ma decisamente avrei potuto. Voglio
dire, quello che Dawson mi disse quella notte si
è dimostrato vero. Avanti, Rain Man. La tua vita
aspetta. Anche la tua, lo sai. Lui aveva ragione.
La mia vita là fuori mi stava aspettando. Ma
ciò non significa che dovevo esaurire la mia
unica carta di credito e volare dall'altra parte
del mondo per scoprirlo. Indovina. Invece, ho
adottato il semplice e relativamente tranquillo
piacere di un'estate a Capeside. Ho letto tanti
libri, ho ascoltato tanti CD, ed ho servito
moltissimi tavoli allo yacht club. Oh ... ed ho
incontrato un ragazzo. Era molto carino e molto
gentile, e le cose stavano andando molto bene
sino all'istante in cui lui ha detto... penso di
essermi innamorato di te. Lo so. Povera Joey
Potter. I ragazzi carini si innamorano di lei.
Che tragedia. Ma era una dichiarazione d'amore
completamente inappropriata.
Cambio di scena:
03. ESTERNO. LOS ANGELES - GIORNO
[Lei prende una cartolina di Los Angeles, e poi
vediamo una scena in cui Audrey e Pacey vanno in
giro per Los Angeles su una macchina
decappottabile.]
Joey: Ora, d'altro canto
Pacey e Audrey sono stati furbi. L'hanno
trascorsa in modo semplice. Basata sul
divertimento. Sono andati, l'hanno visitata, e se
la sono spassata tantissimo.
Cambio di scena:
04. INTERNO. CASA GRAMS - GIORNO
[Jack è seduto di fronte al computer che legge
un'email.]
Joey: [in sottofondo della
musica proveniente da una radio] Torniamo Boston,
Eric il confratello più riservato è uscito dal
guscio, e loro due hanno trascorso una estate
fantastica facendo tutte le cose che i ragazzi
innamorati fanno. Ma poi Jack ha ceduto al
destino tipico delle donne eterosessuali-- è
stato scaricato per qualcuno molto più giovane e
più carino di lui... per di più, via email. Era
depresso. Questo è vero. Ma si è ripreso, ha
reagito, e si è rimesso in gioco.
[Vediamo una scena in cui Jack fa uscire di
nascosto un ragazzo dalla sua camera dopo che
Grams era andata via.]
Cambio di scena:
05. INTERNO. HAMPTONS - GIORNO
[Jen è seduta su un divano di fronte ai suoi
genitori.]
Joey: Nel frattempo, a 3000
miglia lontana nel Tony Hamptons, la signorina
Jennifer Lindley è stata la destinataria di una
notizia davvero allarmante. La Signora e il
Signor Theodore Lindley hanno fatto accomodare la
loro unica figlia e l'hanno informata del loro
imminente divorzio. Lei era felice ... davvero,
molto felice. Lei pensava fosse la cosa più
funzionale che i suoi genitori avessero mai fatto
e che quella fosse stata la migliore estate della
sua giovane vita.
Cambio di scena:
06. INTERNO. STANZA DEL DORMITORIO AL WORTHINGTON
- GIORNO
[Joey guarda una foto di Dawson, poi la appende
al muro.]
Joey: E poi Dawson. E strano
a dirsi, la verità è che, non ci siamo parlati
per tutta l'estate. Neanche una parola. Cosa
strana, immagino, ma allo stesso tempo, no. Io ...
io avevo l'intenzione di chiamarlo. L'ho fatto.
Ma una settimana è diventata un mese, e prima
che tu te ne accorga ... sei qui, un'altra volta
all'università. Quello che Dawson mi disse
quella notte si è dimostrato vero-- la mia vita
là fuori mi stava aspettando. Lo so. Ma la cosa
veramente bella è che non ho la minima idea di
quello che mi aspetta. Ma qualunque cosa sia ...
io sono pronta. Sono emozionata. Scopriamolo.
[Sigla d'apertura]
Cambio di scena:
07. ESTERNO. CAMPUS DEL WORTHINGTON - GIORNO
[Joey sta correndo con lo zaino sulla spalla,
tenendo sempre lo sguardo basso guardando
continuamente l'orologio al polso, perchè è in
ritardo per qualcosa. Lei svolta l'angolo e
s'imbatte contro un tipo che cade a terra.]
Uomo:
Whoa! Wow. Colpisci molto forte per essere una
ragazza.
Joey: Mi dispiace. Sono in
ritardo.
Uomo: Hai mai sentito parlare
delle sveglie?
Joey: [in modo scontroso] Ho
detto che mi dispiace.
[Joey va via.]
Uomo: Si, beh, le tue scuse non
mi toglieranno il livido dal sedere, e ora, tutto
qui?
Cambio di scena:
08. INTERNO. UFFICIO DEL PROFESSOR Heston -
GIORNO
[Joey arriva all'ufficio del professore che deve
incontrare. Si avvicina alla segretaria che sta
lasciando l'ufficio.]
Joey: Salve. Uhm ... Joey
Potter per il professor Heston. Sono ... davvero
dispiaciuta per il mio ritardo.
Segretaria: Oh, non si
preoccupi, cara. Anche lui è un po' in ritardo.
[Joey entra nell'ufficio, poi si volta quando un
uomo sta entrando. E capisce che si tratta dello
stesso tipo che ha fatto cadere poco prima.]
Joey: Caspita. [sospira]
Cambio di scena:
09. ESTERNO. DI FRONTE AL DORMITORIO DEL
WORTHINGTON - GIORNO
[Audrey e Pacey parcheggiano l'auto]
Audrey: [sospira] Probabilmente
dovremo svegliarlo.
Pacey: Dovremo?
[I due scendono e continuano a parlare appoggiati
al tettuccio della Mustang.]
Audrey: Ascolta, lo so che non
volevi dargli un passaggio, ma cosa dovevo fare,
Pacey? Sono cresciuta con quel ragazzo. Sua madre
e suo padre vogliono che vada al Worthington.
Avanti. Non è così male, giusto?
Pacey: Beh ... oltre a
ficcarmi nella gola il suo in qualche modo
dubbioso gusto musicale, ha colto ogni occasione
per dirmi quante volte ti ha vista nuda.
Audrey: Lui non mi ha mai vista
nuda.
Pacey: Davvero! Lui sa del
tatuaggio.
[Audrey da dei colpi al tettuccio dell'auto, urla
e poi si inchina per guardare nel sedile
posteriore. Jack Osbourne fa un salto sul sedile
dallo spavento.]
Audrey: Svegliati, piccolo
pervertito!
Jack Osbourne: Che ca..[beep]?!
Audrey: Cos'è questa cosa che
mi hai vista nuda?
Jack Osbourne: Che ca..[beep].
Cosa le hai detto?
Pacey: Solo quello che mi hai
detto tu, capo.
Jack Osbourne: Grazie mille.
Grazie un ca..[beep] mille. Mi fidavo di te, ed
è questo quello che ricevo?
Audrey: Sto ascoltando, Jack.
Jack Osbourne: Te lo ricordi il
telescopio nella mia stanza? Beh, non lo usavo
per guardare le stelle.
Audrey: Glielo dirò a tuo
padre.
Jack Osbourne: Fallo pure. Ci ha
dato una sbirciatina anche lui.
Audrey: Oh!
Jack Osbourne: Ma non
preoccuparti, ha detto di aver visto delle gran
belle cose.
Audrey: Ok. Beh, allora, lo
dirò a tua madre, e ti prenderà a calci nel
sedere, Jack.
Jack Osbourne: Si, si, si.
Figurati. Fammi uscire. Devo fare una ca..[beep]
di pisciata.
[Jack esce dall'auto e li lascia soli. Audrey si
avvicina a Pacey e lo bacia appassionatamente.]
Pacey: Ohhh! Gahh. Mmm! Mmm.
Mmm... mmm! Per cosa diavolo era questo?
Audrey: Mmm. La fina è vicina,
mio caro.
Pacey: Di cosa stai parlando,
donna?
Audrey: Non l'hai capito,
Pacey? Nessuna delle grandi coppie c'è l'ha mai
fatta nel mondo reale-- Sid e Nancy, Bonnie e
Clyde, Dawson e Joey. Che diavolo ti devi
aspettare per avere l'occasione di litigare?
Pacey: Ok, Stella Adler, che
cosa ti prende?
Audrey: [Sospira] L'estate è
finita, Pacey. Il ritorno alla stupida normalità
ha inizio. Voglio dire, guardati intorno... i
civili tornano ai loro affari ... si mettono in
marcia per andare alle lezioni, comprano i loro
libretti. E' abbastanza per far desiderare ad una
ragazza di vomitare.
Pacey: A proposito, perchè
non ti metti in marcia con loro?
Audrey: Perchè il primo giorno
di lezione non succede nulla. E' una totale
perdita di tempo.
Pacey: Certo.
Audrey: Hai trascorso una bella
estate, Pacey?
Pacey: Ho trascorso un'estate
fantastica. Grazie per avermi mostrato la tua Los
Angeles. E grazie per avermi presentato tuo
padre, senza il quale al momento non avrei una
prospettiva di lavoro.
Audrey: Si, la vuoi sapere una
cosa? A dire il vero tu non dovevi fare
impressione suo mio padre, Pacey.
Pacey: Cosa dovevo fare,
spaventarlo?
Audrey: Si. Ma questo non è il
punto.
Pacey: Davvero? E qual è?
Audrey: Il punto è che non
voglio che tu ti trasformi in uno stressato che
lavora dalle 9 alle 5, Pacey.
Pacey: Beh, ci ... proverò,
signorina Liddel, ma io ho davvero bisogno di un
lavoro, e sarebbe bello avere un po' di soldi
disponibili per del cambio.
Audrey: Noi viviamo in una
città con, circa, 8 milioni di ristoranti.
Scegline uno.
Pacey: O forse voglio qualcosa
di meglio per me stesso. Forse Pacey in realtà
vuole centrare la vera grandezza. Dopo tutto, la
festa non può andare avanti per sempre, baby.
Audrey: Blah blah, blah blah,
blah blah. Le porti dentro tu le mie valigie?
Pacey: Si. Va bene.
Cambio di scena:
10. INTERNO. UFFICIO DEL PROFESSOR Heston -
GIORNO
[Il Professor Heston è seduto dietro la
scrivania e tiene in mano dei fogli, Joey invece
è seduta di fronte a lui.]
Heston: [ride]
Joey: Cosa c'è?
Heston: Non-- non riesco a
credere che lei abbia detto caspita.
Joey: Oh. E' solo ... saltato
fuori.
Heston: Voglio dire, è così
sciocco. Persino Doris, la mia segretaria,
probabilmente avrebbe usato una versione più
colorita delle mie imprecazioni preferite.
Joey: Beh, evidentemente
Doris è una tipa volgare.
Heston: Uh-huh. Ehi, domani è
il suo compleanno.
Joey: Esatto.
Heston: Grandi piani?
Joey: Uh, no.
Heston: Oh, allora. Non ha
molto da festeggiare. Qui c'è scritto, uh, che
la sua borsa di studio copre a mala pena la sua
retta. Ha un lavoro?
Joey: Uh, no.
Heston: Ne sta cercando uno?
Joey: Si.
Heston: C'è un posto
disponibile nella facoltà di Inglese. Stanno
cercando un assistente. E' interessata?
Joey: Certo, forse.
Heston: "Certo,
forse." Questo è un lavoro, Joey, per cui
gli studenti si ucciderebbero per averlo. Ci
pensi. Mi faccia sapere. Oh, adesso, questo--
questo è un problema.
Joey: Cosa?
Heston: Qui c'è scritto che
lei è iscritta al mio corso di letteratura.
Joey: Oh, si, io ... mi è
sembrato fosse interessante.
Heston: Ed è anche un po'
troppo avanzato per una del secondo anno.
Joey: E' ovvio che lei non mi
conosce, professor Heston, perchè, se così
fosse probabilmente saprebbe che il mio status
universitario, non è affatto un problema. Uhm,
inoltre, ho letto quasi tutti i libri presenti
sulla lista.
Heston: Che mi dice di 'Last
exit to Brooklyn'? Ha letto questo libro?
Joey: 'Last exit to
Brooklyn'. Um... [fa cenno di no col capo.]
Heston: Le farò una proposta.
Lei lo finisca entro la prima lezione e io
cercherò di dimenticare il fatto che è una
semplice studentessa del secondo anno. Va bene?
Joey: Ok. Aspetti--entro la
prima lezione? La prima lezione è oggi.
Heston: Giusto.
Joey: Alle 3:00.
Heston: Si. Qual è il
problema?
Joey: Niente. Lasci perdere.
Cambio di scena:
11. INTERNO. CASA GRAMS - GIORNO
[Grams sta preparando la colazione, quando Jen
entra in cucina con un grande sorriso stampato in
faccia.]
Jen: Buongiorno, nonna.
Grams: Buongiorno, nipote.
Jen: Grams
Grams: Ho qualcosa da
Jen: Ti ho mai detto che sei
la mia eroina? Che sei tutto quello che ho sempre
voluto essere?
Grams: Beh, questo è
adorabile, mia cara.
Jen: Grams, hai noti
qualcosa di diverso i me questa mattina?
Grams: No.
Jen: Beh, per combinazione,
sono felice. Oggi è il mio primo giorno da
studentessa del secondo anno e, davvero, non
potrebbe essere più piacevole. Non so se l'hai
notato, ma solitamente sono scontrosa.
Grams: No. Davvero? Non me ne
ero mai accorta.
Jen: Si, e mentre io sono
ancora in qualche modo disgustata dalla vita,
improvvisamente mi scopro felice di stare qui.
Grams: Beh, questo-- questo è
bello, mia cara.
Jen: Sai cosa penso sia?
Penso che la disillusione del matrimonio dei
Lindley in realtà mi abbia restituito fiducia
nell'umanità. Voglio dire, se questi due tuffoli
riescono a fare i passi necessari per migliorare
le loro vite e--e le vite di quelli attorno a
loro, allora tutto è possibile. [Grams si volta
e la guarda] Cos'è?
Grams: Cosa è successo a mia
nipote? Se l'hai mangiata voglio che la sputi
fuori all'istante.
[Il telefono squilla e Grams va a rispondere.]
Grams: Pronto? Oh, salve,
signor Smalls. No, non ho impegni. Mi piacerebbe
accompagnarla per un tè al Museo d'Arte di
Boston. Oh, mio. Oh, mio. Sarebbe meraviglioso.
[Jen lascia la cucina e vede Jack che sta
scendendo le scale con un ragazzo. Lei li ferma,
poi guarda in cucina e aspetta che Grams si
allontani in modo tale che non li possa vedere,
poi fa loro un cenno con la mano per farli
uscire.]
Jen: [sottovoce] Correte!
Cambio di scena:
12. INTERNO. STANZA DEL DORMITORIO DI JOEY E
AUDREY - GIORNO
[Pacey è sdraiato sul letto di Audrey che si
massaggia gli occhi, quando Joey entra nella
stanza. Audrey è in bagno con la porta chiusa.
Poi Pacey si alza e si avvicina a Joey.]
Joey: Ehi, tu.
Pacey: Oh, Joey. Grazie a Dio.
Ascolta, adesso non è il momento giusto, ma non
importa cosa succede nei prossimi 30 secondi, o
cosa faccio, tu non vuoi che io venga a stare da
voi. Capito? Solo
[Audrey esce dal bagno.]
Pacey: Ciao.
Audrey: Joey Potter! [le due si
abbracciano] Come vivo e respiro.
Joey: La mia nemica.
Bentornata.
Audrey: Grazie. Ehi, può, uhm,
Pacey stare con noi per un paio di giorni?
Joey: Uhm ... uh, sai una
cosa? Ora non è proprio il momento giusto. Uh
... ho tantissimo da studiare, e, beh, voglio
dire, tu conosci Pacey. Lui si comporta come un
bambino. Se non ottiene abbastanza attenzione,
inizia a fare i capricci, e poi si mette a
ruttare, a scoreggiare, ed il suo pessimo-- è
disgustoso, davvero.
Audrey: E non lo so.
Pacey: Ehi, io sono qui.
Joey: Scusa, non posso
accettare.
Audrey: Capisco. Va bene, beh,
sembra che dovrai convivere con Grams, amigo.
Pacey: Beh, è fantastico.
Sai, dopo tutto quello che abbiamo passato
assieme, Joey, pensavo saresti stata più
gentile. Sono davvero offeso.
Joey: Beh, se la metti in
questo modo
Pacey: Oh, no. No, no, no. Non
cercare di farti perdonare. Il danno è fatto.
Andiamo, Liddell.
Audrey: Oh, ehi! Che fai
stasera?
Joey: Beh, non lo so.
Possiamo uscire e festeggiare.
Audrey: Ah, tu vuoi festeggiare
il mio ritorno al Worthington? Che dolce, Joey.
Joey: Giusto, perchè questa
è l'unica cosa che possiamo festeggiare.
Audrey: E' ovvio. Va bene, beh,
a più tardi, coniglietto.
[I due se ne vanno e Joey si siede sul suo letto
e comincia a leggere.]
[Il telefono squilla e subito si aziona la
segreteria telefonica, e Joey ascolta il
messaggio.]
Dawson: Joey. Ehi, sono io,
Dawson. Tanto tempo, nessuna chiacchierata, huh?
Heh. Uh, ascolta, sono in città, in realtà, per
il fine settimana. Um, mi stavo chiedendo se
volevi uscire con me, forse per, uhm, un caffè o
qualcos'altro.
Todd: Staccati da quel dannato
telefono, Leery! Non ti pago per chiacchierare
con le ragazze!
Dawson: Aspetta. Un secondo,
Todd. Uh, Joey, se senti il messaggio,
incontriamoci alle 2:00 a, uh, in questa
caffetteria. Al Paleo Sun. E' all'angolo tra
Front e Princess. Ok? Devo andare. Ciao.
Todd: Leery!
[Joey guarda l'ora, e dopo averci pensato su per
un momento, si alza ed esce.]
Cambio di scena:
13. INTERNO. CASA GRAMS - GIORNO
[Jack è seduto sul divano di fronte alla
televisione che gioca a video games, quando Pacey
scende dalle scale in abito, che cerca senza
successo di annodarsi alla cravatta.]
Pacey: Cosa ne pensi?
Jack: Si. Si, sei, uh, molto
elegante, amico. Ti sta a pennello. Sta meglio
indosso a te che su di me.
Pacey: Non pensi sia troppo
appariscente?
Jack: Uh...un'altra volta che
tipo di lavoro è?
Pacey: Beh, vendo titoli di
borsa.
Jack: Cosa ne sai tu della
vendita di titoli di borsa?
Pacey: Assolutamente nulla, ma
il padre di Audrey crede che io sarei bravo. Lui
mi ha detto di essere un venditore nato e che
dovrei avvantaggiarmene finchè posso.
Jack: Beh, devo ammetterlo,
Pacey, tu possiedi il titolo di odiosità
appropriato per quella particolare vocazione.
Pacey: [lancia la sua cravatta
in faccia a Jack e si siede sul divano.] Grazie,
amico.
Jack: Mm-hmm.
Pacey: [Sospira] Allora,
questa è la vita a casa Grams, huh?
Jack: Si. Proprio così.
Pacey: E' un po'...
Jack: Smorta?
Pacey: Stavo per dire
bizzarra, ma, si, smorta può andare bene.
Jack: Si. In più, sta
diventando sempre più difficile avere una vita,
capisci quello che voglio dire?
Pacey: Oh, si. So cosa
intendi. No, non lo so. Cosa vuoi dire?
Jack: Avanti, lo sai.
Incontri qualcuno, gli piaci, vuoi portarlo in un
posto un po' più intimo
Pacey: Oh. Mmm.
Jack: Probabilmente il resto
non lo vuoi sentire, quindi
Pacey: Beh, non censurarti a
causa mia. Voglio dire, Pacey Witter non è
niente se non un amico sostenitore dei gay.
Jack: Si.
Pacey: Hai mai pensato di
prenderti un posto tutto tuo?
Jack: Si. Continuamente. Solo
che non posso permettermelo.
Pacey: Giusto, neanche io, ma
... e se ci prendessimo un posto insieme?
Jack: Tu ed io, compagni di
stanza?
Pacey: Certo. Perchè no?
Jack: Mi vengono in mente un
milione di motivi sul perchè no.
Pacey: Dimmene uno.
Jack: Beh ... posso dirtelo
più tardi?
Pacey: Va bene, io andrò a
cercarci un posto in cui vivere.
Cambio di scena:
14. INTERNO. FACOLTA' DI LETTERATURA - GIORNO
[Jen entra in classe, che è già piena, e trova
un posto a sedere e senza voltarsi fa una domanda
alla persona seduta accanto a lei.]
Jen: E' questa Storia
dell'Arte?
[Poi si volta e vede che la persona accanto a lei
è Grams]
Jen: Ohh! Che cosa ci fai
qui?
Grams: La stessa cosa per cui
anche tu sei qui, cara.
Jen: Cosa, sei nel mio
corso?
Grams: Mm-hmm.
Jen: Oh, non è affatto
bello.
Grams: Ho cercato di dirtelo
questa mattina, ma tu continuavi a ciarlare e ho
potuto dire a mala pena una parola.
Jen: Com'è successo?
Grams: Beh, ho frequentato uno
dei corsi estivi di Clifton ed è stato un
piacere. Avevo dimenticato quanto mi divertissi a
frequentare i corsi, così ho deciso di ritornare
al college.
Jen: Grandioso. Quindi non
solo tu mi imbarazzerai portandomi ad una morte
prematura, ma lo fai anche per un uomo?
Grams: Jennifer, dai un po' di
fiducia ad una vecchia donna. Lo sto facendo per
me stessa.
Jen: Ok, bene, ma perchè
deve essere Storia dell'Arte? Perchè non puoi
frequentare un grazioso corso di matematica? Lo
sai, da quello che ho sentito, usare quella parte
del cervello aiuta le persone di una certa età a
sfuggire ai sintomi iniziali dell'Alzheimer.
[Un'insegnante si ferma accanto a loro, mentre
cammina per il passaggio centrale dell'aula.]
Insegnante: Signore, vi devo
separare?
Cambio di scena:
15. INTERNO. APPARTAMENTO DI EMMA - GIORNO
[Pacey ha in mano dei fogli ed è in cerca di un
appartamento. Mentre cammina, sente che da dietro
una porta qualcuno sta suonando la batteria,
così decide di bussare. E una ragazza apre la
porta.]
Emma: Ciao.
Pacey: Ehi.
Emma: Emma.
Pacey: Pacey.
Emma: Avanti entra, Pacey.
Pacey: Grazie. Wow. Emma,
questo posto è fantastico.
Emma: Si, è così. Ma è
anche molto costoso.
[Pacey prende le bacchette e comincia a suonare
la batteria.]
Pacey: E' tua?
Emma: Uh, no, sono del mio
ragazzo. Perchè, sai, è così fottutamente
impossibile credere che una ragazza possa suonare
uno strumento musicale che deve essere sempre di
qualcun altro, giusto?
Pacey: Non è quello che io--
ho il morbo della mucca pazza. Ma se ti è di
conforto, sei stata bravissima.
Emma: Come ho detto, il posto
è costoso. Sei uno studente?
Pacey: No, no. Tu?
Emma: Si. Alla Scuola di
Musica di Berklee.
Pacey: La batteria.
Emma: Si.
Pacey: Giusto.
Emma: Hai un lavoro?
Pacey: Uh, veramente, no
Emma: Beh, è stato un
piacere conoscerti, Pacey.
Pacey: Oh, no, no, no. Domani
ho un importante colloquio di lavoro. Se questo
conta qualcosa. Si? Ok. Emma, tu hai un posto
fantastico. E se mi dai una possibilità sono
abbastanza sicuro di poter mettere fine
all'attesa, perchè ho anche un amico che sta
cercando
Emma: Un altro ragazzo?
Pacey: Si, un ragazzo
fantastico.
Emma: No, vivere con dei
ragazzi è un'idea terribile. Finisce sempre con
un disastro. Ho una coppia di lesbiche che verrà
a dare nuovamente un'occhiata a questo posto
domani, e sia Debbie che Donna hanno un lavoro.
Pacey: Ma credi che loro ti
possano aiutare a portare su e giù la batteria
ogni volta che hai un concerto?
Emma: Dal loro aspetto, direi
di sì, potrebbero. E infatti, hanno un aspetto
migliore del tuo.
Pacey: Va bene, lo accetto. Se
senti il bisogno di effeminarmi va bene, ma dammi
una possibilità. Lascia che ti presenti Jack.
Emma: Ascolta, sono sicura
che Jack sia una persona molto affascinante, ma
non è necessario.
Pacey: Non riesco proprio a
capire di cosa tu abbia paura. E' la tensione
sessuale? Perchè so che potrebbe essere
imbarazzante, due ragazzi e una ragazza che
vivono assieme, ma posso assicurarti non c'è
neanche una possibilità che io e Jack ci
innamoriamo di te, perchè-- [lei si mette a
ridere] perchè-- non mi sta riuscendo bene. Ma
c'è un altro buon motivo. Fammi tentare un'altra
volta.
Emma: Ascolta, non sarà
necessario.
Pacey: No, quello che ti sto
dicendo è che ne
Emma: Va' al diavolo, amico.
Pacey: Perchè lui è
ga
.
[Lei gli chiude la porta in faccia.]
Cambio di scena:
16. INTERNO. IN UN'AULA DEL BOSTON BAY COLLEGE -
GIORNO
[Jack e Jen sono seduti vicini in attesa che la
lezione inizi, e lei si guarda attorno come se
stesse cercando qualcuno.]
Jack: Che cosa stai facendo?
Jen: Mi sto accertando che
Grams non sia anche in quest'aula.
Jack: Avanti. Dai a quella
donna un'opportunità. Inoltre, non penso che
Storia della cultura Pop sia esattamente il suo
forte.
Jen: Chi lo sa? Quella donna
è pazza. E' come una volpe.
[La porta si chiude e Jack vede un bel tipo
entrare in aula.]
Jack: Ok, ok. Io-- whoa.
Jen: Che c'è?
Jack: [si schiarisce la voce
e le indica dove guardare. Jen vede il tipo
mentre sale sul podio e appoggia la borsa.]
Jen: [a bassa voce] Oh, è
bellissimo.
Jack: Si, l'hai detto.
Professore: Benvenuti, amici e
vicini, a quello che spero sarà un piacevole
semestre. Scommetto che voi ragazzi state
pensando che sarà una passeggiata. E quando
guardate ad alcune di quelle cose che
studieremo-- cose come i film di Keanu Reeves,
l'ascesa della WB, e perchè i reality show sono
un male per l'anima--
Jen: [a bassa voce] Pensi
sia gay?
Jack: Tu lo stai chiedendo a
me? Avanti, io ho il peggior gay-radar.
Jen: Io penso che sia gay.
Quanto vuoi scommettere?
Jack: Che ne dici di 1
milione di dollari? [Imitando Austin Powers.]
Jen: Accetto.
Professore: Va bene. Sono
disponibile per rispondere a qualsiasi domanda in
qualsiasi momento. Devo dire la verità, io sono
quasi come voi. Un drogato della cultura pop. Mia
moglie pensa che guardo troppa TV, e forse ha
ragione, ma ho una buona scusa. E' il mio lavoro.
[Jack muove le labbra dicendo MOGLIE]
Jen: Come li vuoi?
Jack: In pezzi da cento.
Adoro i centoni, baby.
Cambio di scena:
17. ESTERNO. CAFFETTERIA PALEO SUN - GIORNO
[Joey è seduta ad un tavolo. Sta leggendo un
libro in attesa che arrivi Dawson. Lei inzia ad
essere ansiosa, guarda l'orologio, poi torna al
suo libro. Continua a farlo per un po' poi prende
la borsa, e va via.]
Cambio di scena:
18. INTERNO. CLASSE DEL PROFESSOR Heston - GIORNO
[La lezione è già iniziata.]
Heston: 'Last exit to Brooklyn'
è considerato un classico dell'America
post-guerra. Ci sono nel mio
[Joey entra in silenzio, ma Heston la nota.]
Heston: Salve. Come sta?
Joey: Bene.
Heston: Si sieda, per cortesia.
Possiamo portarle qualcosa? Assicurarci che il
suo posto a sedere vada bene, perchè là c'è ne
sono degli altri.
Joey: Questo va bene.
Heston: Dove ero rimasto? Oh,
giusto. 'Last exit to Brooklyn' è considerato un
classico dell'America post-guerra. Ci sono
[Un cellulare squilla. Tutti cominciano a
controllare i loro cellulari, e Joey nota che si
tratta del suo, e timidamente lo toglie dalla
borsa.]
Heston: Se non lo fa smettere,
allora risponderà?
Joey: Non voglio essere
scortese.
Heston: Bene. Non vuole
rispondere, lo farò io. [Lui le prende il
cellulare e risponde.] Pronto? Chi è? Audrey.
No, io sono il professor Greg Heston. No, Joey
non può venire al telefono ora. Ma hai qualche
messaggio che vorresti le riferisca? Certo. Si.
No, ok. Ho capito. Si, a presto.
[Lui riaggancia e rende il cellulare a Joey.
Alcuni studenti si mettono a ridere.]
Heston: Allora, dove eravamo?
[Schiarendosi la voce] Sa una cosa? Prima che mi
dimentichi, Joey, Dawson non c'è la fatta. Era
un po' incasinato, ma vuole incontrare lei e i
suoi amici all'Hell's Kitchen, alle 8:30 circa.
Ok?
Joey: Grazie.
Heston: E' stato un piacere.
Allora, dove eravamo? Giusto, ok. Last exit to
Brooklyn. Alcune considerazioni? Joey?
Joey: Uh... onestamente, la
verità è che ho avuto l'occasione di leggere
solo l'introduzione.
Heston: Joey... è il primo
giorno di lezione e ha già infranto una
promessa.
Joey: Mi dispiace, ma
Heston: Azione, Joey. Non
scuse. Allora, uh .. cosa ne pensa di quello che
è riuscita a leggere?
Joey: Penso sia straziante.
Um ... voglio dire, le persone, sono ...
condannate. E' un mondo in cui il sole non
splende mai.
[Un ragazzo ride.]
Heston: Tu. Qual è il suo
nome? Ehi? [Il ragazzo che ha riso, indica se
stesso.] Esatto, lei.
Eddie: Eddie. Mi chiamo Eddie.
Heston: Eddie. Ciao, Eddie. Di
cosa si lamenta, Eddie?
Eddie: Io non mi lamento.
Heston: Oh, no, che schifo.
Avevo intuito un diverso punto di vista.
Eddie: No, no, ho solo, uh--
solo, uh...
Heston: Beh, avanti. Lo dica.
Eddie: Non lo so, mi sembra
sia un po' accondiscendente sentirsi dispiaciuti
per queste persone. Voglio dire, chi dice che non
ci possa essere bellezza in un mondo in cui il
sole non splende?
Heston: Ha letto tutto il
libro, vero, Eddie?
Eddie: Si. Anni fa. E'
stupendo.
Heston: Beh, in ogni caso, lei
ha studiato più della Signorina Potter. Andiamo
avanti.
[Joey guarda Eddie, poi lui le fa l'occhiolino.]
Cambio di scena:
19. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Pacey e Audrey stanno giocando a biliardo. Pacey
con un colpo manda la palla fuori dal tavolo, e
Emma, che lavora al bar, la prende al volo e la
rimette sul tavolo.]
Pacey: Ooh! Mi dispiace. Ciao.
Emma: Ancora tu.
Pacey: Beh, questo deve essere
una specie di segno, non pensi?
Emma: Io penso sia più un
presagio di brutte cose.
Audrey: Chi è?
Pacey: Questa, mia cara, è la
signorina Emma Jones. Quella che ha quel
fantastico appartamento di cui ti ho parlato.
Audrey: Oh, giusto.
Pacey: E questa, signorina
Emma Jones, è la mia dolce ragazza Audrey.
Parola chiave "ragazza".
Emma: Dove vuoi arrivare
esattamente?
Pacey: Che ho una ragazza.
Proprio qui. Una bellissima e meravigliosa
ragazza.
Emma: Buon per te, amico.
Pacey: Ma ho una ragazza.
Quindi non hai nulla di cui preoccuparti. Tu sai
cosa voglio dire?
Emma: No, veramente no.
Pacey: Ok, diglielo tu.
Audrey: Dirle cosa?
Pacey: Dille che bravo ragazzo
sono. Che fantastico compagno di stanza potrei
essere.
Audrey: Io non le dirò niente.
Lei è una tipa sexy.
Emma: Beh, grazie.
Audrey: Di niente. Non voglio
che tu viva con una ragazza sexy.
[Audrey si allontana]
Pacey: Voi due sembrate andare
d'accordo. E' fantastico.
[Pacey si avvicina da Jack che sta mangiando.]
Pacey: Cambiando argomento per
un secondo, mi piacerebbe presentarti il mio
amico Jack. Jack, lei è Emma.
Jack: Hmm?
Pacey: Di ciao, Jack.
Jack: Oh. Ciao.
Pacey: Jack è gay.
Emma: Lui non sembra molto
gay.
Pacey: Jack?
Jack: Hmm?
Pacey: Tu? Gay.
Jack: Oh, si.
Pacey: Visto?
Emma: Beh, allora buon per
Jack.
Pacey: Quindi, siamo vicini
dall'ottenere l'appartamento?
[Emma fa cenno di no col capo.]
Pacey: No. Non credo proprio.
Cambio di scena:
20. ESTERNO. DI FRONTE ALL'HELL'S KITCHEN - SERA
[Joey guarda attraverso la finestra e vede
Audrey, Pacey, Jen e Jack seduti ad un tavolo,
poi sorride ed entra dentro.]
Cambio di scena:
21. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
Joey è in piedi davanti al juke box con uno
sguardo minaccioso.]
Joey: E' così ingiusto.
Quando si sentirà la mia canzone?
Pacey: Beh, forse l'ha
rifiutata perchè per questa sera abbiamo sentito
abbastanza canzoni rock per ragazzine, grazie
tante.
Joey: Vai al diavolo.
Pacey: Rowr. [Pacey le da un
morso sul braccio.]
Joey: Pacey. Ottuso. Adesso
vorresti giustificare te stesso?
Pacey: Esattamente perchè
dovrei volerlo fare?
Joey: Questa mattina. Un
certo frenetico desiderio di non essere confinato
in un certa camera del dormitorio con una certa
tettona bionda con cui hai trascorso l'intera
estate.
Pacey: Oh, quello.
Joey: Si, quello.
Pacey: Ti ricordi la nostra
particolare estate insieme?
Joey: Mi ricordo.
Pacey: Ok, bene. Ti ricordi
che quando siamo tornati eravamo come due
piccioncini e proprio non volevamo che l'estate
finisse?
Joey: Parla per te, ma ... mi
ricordo qualcosa.
Pacey: Diciamo che per il bene
dell'argomento io non sono affatto scontento che
quest'estate stia finendo. Questo non vuol dire
che non mi sia divertito, perchè l'ho fatto,
assolutamente. E' solo che ogni notte a Hollywood
c'è un diverso party con diversi amici e la
'Audrey di Hollywood' è un po'...
Joey: Stancante.
Pacey: In una parola, si.
Joey: Guarda, io qui mi trovo
in difficoltà, perchè ... vedi, la parte di me
che si dia il caso sia una tua cara amica e
amante di un tempo dice, ehi, la vita è troppo
breve. Devi fare ciò che ti rende felice,
giusto? Ma poi l'altra parte di me, quella si dia
il caso sia una cara amica di Audrey e sua
compagna di stanza dice, sai una cosa? Tu
spezzale il cuore, e io ti spacco la faccia.
Capito?
Pacey: Ho capito.
Joey: Andiamo.
[Loro si avvicinano al tavolo in cui sono seduti
Audrey, Jen e Jack.]
Joey: Allora, dov'è?
Audrey: Ti riferisci a
"Godot" Leery? Non lo so. E' stato
così tutta l'estate. Era fuori dalla porta prima
che noi ci alzassimo e non era casa prima della
mezzanotte. Immagino che Todd l'abbia tenuto
davvero impegnato.
Joey: Chi è Todd?
Audrey: Ti ricordi il regista
che lo licenziò l'estate scorsa?
Joey: Hmm, hmm.
Audrey: Beh, quest'estate l'ha
assunto come suo assistente. Questa è Hollywood
per te.
Joey: E Oliver?
Audrey: [Audrey ride] E'
sclerato, odiava L.A.. Continuava a dire che
riusciva a vedere la sua anima lasciare il suo
corpo nel vero senso della parola. Ha lasciato un
bigliettino sul cuscino di Dawson, con su scritto
"Ti rivedrò all'inferno, Leery".
Drammatico sino alla fine, quello. Non gli hai
parlato per niente?
Joey: Oliver?
Audrey: Dawson.
Joey: Oh. Um... no. Avevo
l'intenzione di chiamarlo, ma ...
Audrey: Interessante.
[Jack, Jen, Audrey e Pacey hanno uno sguardo
perplesso.]
Joey: Vado a controllare la
mia canzone.
Cambio di scena:
22. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Joey va verso il Jukebox, dove sta andando anche
Emma poichè un uomo gli sta dando dei colpi.]
Uomo: Te lo sto dicendo, questa
cosa si è mangiata il mio dollaro.
Emma: Beh, è un jukebox, non
un distributore automatico. Ti aspettavi che
sputasse le caramella, vero?
Uomo: Stai facendo la spiritosa
con me?
Emma: Ho paura sia
inevitabile.
[Joey arriva.]
Uomo: Cosa hai da guardare?
Joey: Un tipo ubriaco con la
lampo aperta. Che hai tu da guardare?
[L'uomo va via.]
Emma: [Ride] Complimenti.
Joey: Non era niente. Anche
tu te la stavi cavando abbastanza bene.
Emma: Si, lavorando in un
posto come questo la tua lingua si affila di
sicuro.
Joey: Lo so. Ho trascorso gli
anni del liceo servendo ai tavoli in un posto
simile a questo. Mi ha trasformato in una rude
fanciulla.
Emma: Non è che per caso
stai cercando un lavoro? Perchè ci servirebbe
proprio una rude fanciulla che sa badare a se
stessa.
Joey: Um... non lo so. Forse.
Emma: Um, come ti chiami?
Joey: Io sono Joey. Joey
Potter.
Emma: Io sono Emma Jones.
Beh, pensaci su, Joey.
Joey: Lo farò.
Emma: E lo so il jukebox è
un po' indietro. Io sto ancora aspettando di
sentire "White Wedding".
Cambio di scena:
23. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
Pacey: Va bene, è stata una
giornata divertente, ma io torno a casa.
Audrey: Cosa?! Tu dilettante!
Pacey: Devo riposarmi, tesoro.
Audrey: Non lo so, Pacey. Se io
fossi un datore di lavoro, mi piacerebbe vedere
entrare qualcuno con le borse sotto agli occhi e
che puzzi di alcol e sesso.
Pacey: Ok, beh, l'ho prenderò
in considerazione, ma vado via lo stesso.
Audrey: Non mi piace questo
nuovo Pacey. Neanche un po'. Cos'è successo al
vecchio Pacey?
Pacey: Il vecchio Pacey è
stanco. Il vecchio Pacey ha guidato per 3,000
miglia in 3 giorni. Tu non sei stanca? Non hai
lezioni domani?
Audrey: Beh, si. Ma ho anche le
mie priorità.
Pacey: Ok, demanda. Io vado
casa. [Lui le da un bacio sulla fronte] Fratelli,
sorelle [salutando Jen e Jack.].
[Lui va via, esce fuori, ma Audrey lo segue e lo
chiama.]
Audrey: Ehi, Witter! Aspetta.
Pacey: Aw, avanti, Audrey.
Quante volte te lo devo dire? Ho bisogno di
riposare.
Audrey: Ti prego non essere
seccato con me, Pacey. Fidati. In circa due
minuti sarai dispiaciuto per esserti arrabbiato e
ti sentirai uno stupido, e io voglio risparmiarti
questa sofferenza.
Pacey: Di cosa stai parlando?
[Lei toglie fuori una chiave a carta magnetica di
un hotel e gliela infila nella tasca della
camicia.]
Pacey: Cos'è?
Audrey: E' la chiave di una
stanza in uno dei più ridicolosamente eleganti
hotel di tutta Boston. Pensavo che avremo potuto
trascorrere l'ultima notte della nostra vacanza
estiva insieme con stile. Voglio dire, con tutti
quei motel e così via, ho pensato sarebbe stato
un bel cambio di passo, Pacey. E prometto che ti
lascerò riposare. Niente sesso. Niente. Solo un
sogno REM a luci rosse.
Pacey: Hai ragione. Mi sento
uno stupido.
Audrey: Visto? Te l'avevo detto
che sarebbe successo.
Pacey: L'hai fatto, adesso?
Ascolta, mi dispiace. E' solo che-- domani voglio
fare una buona impressione. Tuo padre è stato
gentile abbastanza da farsi avanti per me, e non
voglio deluderlo perchè sarebbe come deludere
te, e questo sarebbe schifoso.
Audrey: Pacey...
Pacey: Si.
Audrey: Stai prendendo le cose
molto seriamente con me. Andiamo a riposare.
Pacey: Non so quanto dobbiamo
essere precisi riguardo la parola
"riposo".
Cambio di scena:
24. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Joey è seduta al tavolo che parla con Jack e
Jen riguardo le sue prospettive di lavoro.]
Joey: Allora posso lavorare
per questo stravagante professore e avanzare
nella mia carriera accademica o posso lavorare
qui, essere presa di mira da zotici ubriachi e
farmi delle eccellenti mance. Cosa deve fare una
ragazza?
Jack: Non penso nemmeno che
sia una scelta per te, Jo.
Jen: Si, neanche io.
Joey: Cosa intendete?
Jen: Avanti, posta una
scelta, Joey Potter si avventurerà sempre per il
saggio sentiero, e il saggio sentiero in questo
caso sarebbe lavorare per le mutande del
professore stravagante.
Jack: Bella battuta.
Jen: Grazie.
Joey: Io sono scioccata e
atterrita. Questo è ciò che pensate di me?
Jack: Jo, non è una cosa
brutta. E' solo che, lo sai, tu sei così. E noi
ti vogliamo bene per questo.
Jen: [Sbadiglia] Va bene. Io
vado a casa. La nostra Signora che sta
continuando la sua istruzione vuole andare in
libreria all'alba, quindi ho bisogno di riposo.
Tu vieni, Jackers?
Jack: Mi hai convinto. Jo,
vieni anche tu?
Joey: Um, no, penso mi
tratterrò qui ancora un po'. [I due la fissano
sorridendo] Che c'è?
Jen: Niente. E' carino.
Joey: [Sospira] Andate. Su.
Uscite da qui.
[Loro se ne vanno e poi vediamo una serie di
scene in cui Joey è seduta che aspetta. Lei
guarda continuamente la porta. Poi dopo un po'
decide di andar via.]
Cambio di scena:
25. ESTERNO. DI FRONTE ALL'HELL'S KITCHEN - SERA
[Joey esce dal locale, attraversa
la strada mentre un taxi si ferma di fronte al
bar.]
Dawson: Joey!
Joey: [sopira] Mmm.
[Lei si volta e sorride.]
Cambio di scena:
26. INTERNO. HELL'S KITCHEN - SERA
[Joey e Dawson sono seduti al bar, che parlano.
Si può vedere che i due sono molto felici di
trascorrere finalmente un po' di tempo insieme.]
Dawson: Va bene, allora
indovina questa?
Joey: Cosa?
Dawson: Indovina.
Joey: Sei gay.
Dawson: Questo e ... l'altro
giorno ero al telefono con Steven Spielberg.
Joey: Davvero?
Dawson: Una specie.
Joey: Cosa intende con 'una
specie'?
Dawson: Ha chiamato per Todd, e
gli ho detto, 'attenda un attimo, per favore', e
gli ho passato Todd.
Joey: Questo è tutto?
Dawson: Le mie mani stavano
tremando.
Joey: 'Attenda un attimo, per
favore'? Questo è il meglio che sei riuscito a
dire all'eroe della tua infanzia?
Dawson: Pensavo che non ti
avrei visto nemmeno adesso.
Joey: L'hai quasi fatto.
Tutti sono andati via. Io era la prossima.
Dawson: Ma non sei riuscita ad
andartene, vero? Tu dovevi vedermi.
Joey: Falla finita. Devi
sapere che tre ore fa ho infilato un dollaro in
quel jukebox. E non me ne andrò fino a quando
avrò sentito la mia canzone.
Dawson: Ok. Va bene. Ho
frainteso.
Joey: Allora parlami del film
che stai facendo.
Dawson: Um, è un film horror
... non importa ciò che dice Todd. A lui piace
dire alla gente che è un thriller alla
Hitchcock, ma questo è come dire che 'Happy
Gilmore' è un omaggio a Woody Allen. Ad ogni
modo, hai un aspetto fantastico.
Joey: Ti ringrazio.
Dawson: Non dico spesso cose
come queste. Nell'istante in cui ti ho visto ho
pensato, 'Dio, ha un aspetto fantastico', ma non
ho detto niente, quindi ... te lo dico ora.
Joey: E' questa una
consuetudine per te che hai fatto acquisti a Los
Angeles. Durante l'estate?
Dawson: Non può un ragazzo
dire ad una ragazza che ha un aspetto fantastico
senza esserci alcun doppio fine coinvolto?
Joey: Generalmente, no.
Dawson: Ok, buona osservazione.
Ma qui si tratta di te e me. Le regole generali
non sono applicabili a noi due. Non lo sono mai
state.
Joey: Posso farti una
domanda?
Dawson: Ok.
Joey: Noi quest'estate non ci
siamo parlati. Per niente. Perché?
Dawson: La risposta semplice e
veloce sarebbe che io ero molto, molto impegnato
e non era sempre così. E' vero, ma ... non è in
realtà vero, perchè ho pensato a te per tutto
il tempo, e a ciò che hai detto sul come tutto
avrebbe funzionato da se tra noi e questo ... mi
ha fatto sentire così bene per noi. Ho solo ...
beh, immagino che non volessi rovinare questa
sensazione. Credi abbia senso?
Joey: In realtà ne ha molto.
Tu sai cosa significa questo.
Dawson: Che cosa?
Joey: Oserei dire che potremo
essere cresciuti?
Dawson: Oh, Dio.
Joey: Che c'è?
Dawson: Suona noioso.
Joey: Vero. Triste ma vero.
Ma voglio dire ... ad esempio. Tu sembri ...
diverso.
Dawson: Come diverso?
Joey: Solo diverso. Diverso
in modo positivo ... come se vivere il tuo sogno
ti faccia bene.
Dawson: Non so se portargli la
colazione e guidare la porsche di Todd
qualifichino in modo dettagliato che stai vivendo
il sogno, ma ...
Joey: Sai cosa voglio dire.
Dawson: Si, lo so. Allora
parlami di te?
Joey: Cosa vuoi sapere?
Dawson: Hai fatto qualcosa di
speciale quest'estate? Hai incontrato qualcuno
speciale?
Joey: Mmm, nessuno che vale
la pena menzionare. E tu?
[Improvvisamente Joey sente che il jukebox suona
la sua canzone, As I lay me down.]
Joey: Ah! Finalmente!
Dawson: Conosco questa canzone.
E' una bella canzone.
Joey: Si, lo è.
Dawson: Che c'è?
Joey: Niente. Mi ricorda
qualcosa. L'estate tra la prima e la seconda
media, e 'Clueless (Ragazze a Beverly Hills)'.
Dawson: Era nella colonna
sonora o qualcosa del genere?
Joey: No. Almeno, credo di
no. Um ... siamo andati a vederlo al Rialto,
ricordi? E quando siamo usciti stava piovendo a
dirotto, tua madre era venuta a prenderci, ma la
macchina era dall'altra parte della strada così
tu mi hai preso per mano e ci siamo messi a
correre. Sarà durato a malapena dieci secondi,
ma quando siamo entrati nell'auto, tutto quello a
cui riuscivo a pensare era che ... tu mi avevi
tenuto per mano.
Dawson: E cosa ha a che fare
questo con la canzone?
Joey: Era alla radio
nell'auto di tua madre.
Dawson: Oh.
[Dawson si alza e stende la mano verso Joey.]
Joey: Cosa stai facendo?
Dawson: Volevo chiederti di
ballare.
Joey: Sei pazzo?
Dawson: Si, ma l'offerta è
ancora valida.
[I due ballano.]
Cambio di scena:
27. INTERNO. STANZA DEL DORMITORIO DI JOEY -
NOTTE
[Joey e Dawson entrano nella stanza, e parlano di
fronte alla porta.]
Joey: Grazie per avermi
accompagnato a casa.
Dawson: Ringraziarmi non serve.
Ma è quello che faccio. Va bene, forse dovrei
andare.
Joey: Non devi, lo sai.
Dawson: Davvero?
Joey: Stanotte Audrey è con
Pacey.
Dawson: Oh, bene.
Joey: Quindi puoi dormire sul
suo letto se vuoi.
Dawson: Potrei tranquillamente
chiamare un taxi e tornare in hotel.
Joey: Certo che no. Non
voglio che vada in giro così tardi.
Dawson: Grazie.
Joey: Ringraziarmi non serve.
Ma è quello che faccio. [Chiude la porta] Fai
come se fossi a casa tua.
[Joey entra in bagno e si
prepara per dormire. Poi esce e vede Dawson
addormentato sul letto di Audrey. Si avvicina al
suo letto e si mette sotto le coperte con uno
sguardo semi-deluso.]
Dawson: Jo, sei sveglia?
Joey: Si.
Dawson: Mi dispiace. Mi sono
addormentato.
Joey: Devi essere esausto.
Dormi. Possiamo parlare domani mattina.
Dawson: Che ore sono?
Joey: Mancano 5 minuti alla
mezzanotte.
Dawson: Dannazione.
Joey: Cosa c'è che non va?
[Dawson va verso l'orologio sopra il letto di
Joey e sposta le lancette dalle 11:55 alle 12:05]
Joey: Che cosa stai facendo?
Dawson: Barando. Non posso più
aspettare. [Lui prende lo zaino e toglie fuori un
regalo e lo da a Joey.] Buon compleanno, Jo.
Joey: Tu sei l'unico che si
è ricordato.
Dawson: Si, sono così bravo.
Joey: Grazie, Dawson.
[Lei lo apre e trova una palla di vetro di
Hollywood con la neve.]
Dawson: E' scadente. Lo so.
Joey: No, non è scadente. E'
perfetto.
Dawson: Sai quello che stavi
dicendo prima, di come mi faccia bene vivere il
mio sogno? Ci ho pensato e voglio tu sappia che
probabilmente non avrei vissuto alcun sogno se
non fosse per te. Voglio dire, sempre più mi
ritrovo in queste situazioni incredibilmente
surreali e ogni volta ... sempre, nella mia testa
penso, 'cosa penserebbe Joey se mi vedesse
adesso?' Sai, immagino che tutti abbiano qualcuno
che li stimoli e che li spinga verso qualcosa
fuori dalla loro portata. Tu per me sei quella
persona. Quindi, si, forse noi questa estate non
ci siamo parlati, e chi lo sa, forse ci
ritroveremo a parlare sempre meno mentre il tempo
va avanti e la vita continua, ma ... devo
dirtelo, Jo, non la penso così. Perchè tu sei
sempre con me ovunque io vada. Buon compleanno.
Joey: [abbracciandolo]
Grazie.
[Si abbracciano a lungo, poi Joey lentamente sente che Dawson le
sfrega la schiena con la mano, tutt'ad un tratto
non sa cosa pensare. Lei lentamente si allontana,
e i due si guardano intensamente negli occhi.
Dopo un altro lungo momento iniziano ad
avvicinarsi e infine si baciano. E mentre i baci
diventano sempre più appassionati, si distendono
sul letto e l'inquadratura sfuma.]
Traduzione
Dawson's Friends Italia
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