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:: GUIDA EPISODI | #5.16 "IN A LONELY
PLACE" ::
Ecco in italiano le
traduzioni di alcuni dialoghi e le foto di alcune
scene dell'episodio.
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"In a lonely place - Dolce
malinconia"
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[Stanza di Joey. L'episodio inizia con
un'inquadratura che parte da dietro il
televisore, poi vediamo Joey seduta per
terra ai piedi del letto, e poco dopo
scopriamo che accanto a lei c'è Dawson.
Stanno guardando un film e quando finisce
Dawson spegne la TV.]
Dawson: Allora ... cosa
ne pensi?
Joey: Mmm. Non so. E'
così ... così ... noioso.
Dawson: No-noioso. Ma
cosa ti stanno insegnando al Worthington?
Joey: Beh, vuoi che
ti dica una bugia e ti dica che l'ho
capito?
Dawson: Oh, non si
tratta di capirlo. Pauline Kael aveva
detto che potevi trovare Goddard
incomprensibile ma che ciò nonostante
saresti rimasta sconvolta dalla sua
genialità.
Joey: Jen sa di te e
questa Pauline a cui ti riferisci sempre?
Dawson: Jen capisce il
mio bisogno di conoscere altri critici
cinematografici.
Joey: Allora questo
è davvero il tuo compito scolastico? Ti
siedi e guardi film tutta la notte.
Dawson: Si, e se ti
farà piacere unirti a me lo farò
nuovamente anche domani. A scuola
proietteranno questo, uh, film di
Nicholas Ray che devo vedere.
Joey: E chi sarebbe
Nicholas Ray?
Dawson: Ha diretto
'Rebel without a cause'. Una grande
influenza della nuova onda francese al
punto che Truffaut voleva che le persone
che non riuscivano ad apprezzare il suo
lavoro fossero bandite dall'andare al
cinema, ecco perchè dovresti andarci.
[Dawson prende la cassetta e la rimette
nella custodia.]
Joey: Quindi a turno
voi tutti mi state facendo da baby-sitter
o qual è il piano?
Dawson: [Sospira] I
tuoi amici vogliono trascorrere un po' di
tempo con te. E' un problema?
Joey: No, ma non è
necessario.
Dawson: Bene, allora
domani verrò a prenderti alle 7:00.
Joey: Va bene. Vuoi
che ti accompagni fuori?
Dawson: Nah, non c'è
bisogno. Rimani qui.
Joey: Dawson ... sto
bene. Davvero.
Dawson: Lo so. Lo so.
Penso solo-- [Ride] Non lascerai che io
ti dica quanto sia felice che tu stia
bene.
Joey: No. Scusa. Ma
è stato bello rivederti di nuovo e ...
passare del tempo assieme.
Dawson: Si. Si. E'
vero.
Joey: Allora ci
vediamo domani.
Dawson: A domani.
[Dawson la guarda per un secondo e poi va
via.]
[Stanza di Audrey e Joey. Audrey mentre
pulisce ascolta la radio a tutto volume,
poi sente bussare alla porta. Prende il
telecomando, spegne la radio, e va ad
aprire e vede che è Pacey.]
Audrey: [Sospira] Oh.
Sei tu. Sono in ritardo a lavoro?
Pacey: Certo che non
sei in ritardo a lavoro. E' il nostro
giorno libero, e se non ricordo male,
Joey è a lezione, ciò significa che--
[lui la afferra, ma lei lo ferma.]
Audrey: Pacey, non so
come dirtelo, quindi te lo dirò e basta.
Uhm ... la scorsa notte ... ho paura che
debba rimanere nella categoria dei bei
ricordi.
Pacey: [Sospira] Avrei
dovuto telefonarti? Lo sapevo. Voglio
dire, ti ho visto Sabato, ma perchè non
ho preso il telefono e ho chiamato.
Sarebbe stato così semplice.
Audrey: Pacey...
evidentemente, quando tu ed io abbiamo
fatto sesso, abbiamo creato una specie di
... squilibrio cosmico, ok? Come, un
disturbo karmico, se preferisci, e ciò
significa che la cattiva energia ci sta
perseguitando. Va bene? E' qui, e sta
ondeggiando.
Pacey: Hmm. Beh, non
so come dirtelo, ma quei tipi di
Ghostbusters, non sono degli scienziati
veri.
Audrey: Facciamo un
resoconto. Tu ed io Venerdì notte abbiamo
fatto sesso nella tua auto.
Pacey: Si, è vero.
Audrey: Pensaci, Pacey.
Cosa altro è successo Venerdì notte?
Pacey: Uhm, beh, Joey
si è imbattuta in un criminale, ma sta
bene. Le siamo tutti vicino. Si tratta di
questo? Di questo?! No, avanti. Non puoi
essere seria.
Audrey: Mi dispiace,
Pacey. E' questo il modo in cui deve
andare.
Pacey: Ma sta bene!
Non mi dai nemmeno la possibilità di
dirti quanto tutto questo sia ridicolo?
Audrey: Io so quel che
so.
[Lei lo spinge verso la porta, e tenta di
chiuderla, ma lui la ferma]
Pacey: D'accordo,
allora, va bene. Non dobbiamo fare del
sesso.
Audrey: Cosa?
Pacey: Non dobbiamo
fare sesso. Possiamo trascorrere un po'
di tempo assieme, così ci conosciamo
meglio. In modo tale che tu possa
disperdere quella cattiva energia
karmica, e io possa fare meglio di quella
faccenda della telefonata.
Audrey: No. Mi
dispiace. E' solo che-- non sono
interessata. Non posso vedermi con te,
Pacey, non dopo quello che è capitato la
scorsa notte. Ok, forse se tu fossi stato
una frana facendo sesso.
[Pacey fa un grande sorriso]
Pacey: Tu pensi che il
sesso sia stato ottimo?
Audrey: Beh, si, tu no?
Pacey: Oh, si, ma,
sai, grazie.
Audrey: Di niente.
Vedi, ecco perchè non posso vedermi con
te. No, mi dispiace. Non mi sottoporrò
ad una specie di test di tortura
platonica. [Sospira] Non sono quel tipo
di ragazza.
[Ufficio del Prof. Wilder. Joey sta
aspettando che il professore termini di
parlare con un altro studente. Poi
arrivato il suo turno entra e i due
cominciano a parlare.]
[...] Joey: [Sospira]
Allora, posso parlare adesso?
Wilder: Solo se mi
prometti di non spiegarmi niente.
Joey: Beh, non posso
promettertelo.
Wilder: Allora ho paura
che siamo in un vicolo cieco.
Joey: Allora ... è
così? L'intera faccenda è finita solo
perchè tu hai deciso così?
Wilder: A lezione non
abbiamo ancora trattato i finali, vero?
Dimmi il finale migliore della
letteratura, e non rispondere quello di
Ulisse perchè tutti dicono così.
Joey: Non puoi essere
serio.
Wilder: Penso che
entrambi sappiamo cosa sia accaduto Venerdì notte.
Joey: Ah, lo
sappiamo?
Wilder: Si. Tu quella
notte mi hai salvato la vita, la vita e
forse la mia carriera-- e nessuna delle
due è così importante da meritarsi di
essere salvate, ma ... uh, suppongo che
quello che sto cercando di dirti è che
... non ho bisogno di conoscere il motivo
per cui tu quella notte non sia tornata.
Ho bisogno solo di dirti che ti
ringrazio.
[La porta si apre ed una donna da
un'occhiata.]
Una donna: Oh, scusa,
David. Hai finito?
Wilder: Joey?
Joey: Si. Abbiamo
finito.
Wilder: Ci vediamo in
classe.
Joey: La ringrazio.
[Fuori casa Grams. Pacey è fuori che
lancia delle pietre verso una delle
finestre, ma nessuno si affaccia]
Pacey: Ok, bene.
[Si inchina e prende un'altra manciata di
pietre e incomincia a lanciarle, quando
arriva Jack.]
Jack: Pacey. Perchè
stai lanciando delle pietre alla mia
finestra?
Pacey: Quella non è
la finestra di Jen?
Jack: [Ride] No.
Pacey: Oh. [Ride] Eh,
scusa. Guarda, potresti farla scendere
giù?
Jack: Chi, Jen?
Pacey: No, Audrey.
Dille che sono tornato. Che mi sono
riposato e che sono pronto a litigare.
Jack: Tu sei venuto
qui per cercare Audrey?
Pacey: Si. Guarda, so
che stanotte andrà ad un concerto con
Jen, e sono certo che in questo momento
stanno facendo le ruffiane.
Jack: Abbellendo,
non--non arruffianando.
Pacey: So quello che
ho detto.
Jack: Oh, siamo un
po' agitati, amico.
Pacey: Si, sono un po'
agitato, ok? Lascia che ti dia un piccolo
consiglio sulle ragazze, amico mio.
Jack: Va bene.
Pacey: A loro piace
essere chiamate. Anche quando dicono che
non vogliono essere chiamate, loro
vogliono esserlo, specialmente quando
c'è di mezzo il sesso.
Jack: Whoa, aspetta
un minuto. Tu hai fatto sesso con Audrey?
Pacey: Si. Si, l'ho
fatto.
Jack: E non l'hai
chiamata?
Pacey: No, non l'ho
fatto. Ok? [a voce alta] Io non l'ho
chiamata. Adesso che Joey è stata
aggredita, Audrey si è fissata che è
colpa nostra.
Jack: Questo è
ridicolo. Voglio dire, quello che è
capitato a Joey non ha niente a che fare
col fatto che voi due avete fatto sesso.
Pacey: Finalmente,
qualcuno che è d'accordo con me, allora,
potresti salire e farla scendere, per
favore?
Jack: No. Non ci
sono. Sono uscite. Uh, si sono
arruffianate già da molto. Mi dispiace.
Pacey: Beh, grande.
Grandioso. Ovviamente, questa notte non
andrà a finire come l'avevo immaginata,
ma la cosa importante, Jack, è che ho
ancora la mia dignità.
Jack: Mmh.
Pacey: Allora... cosa
fai stasera?
Jack: A dire la
verità, conosco un bar che non ha
bisogno della tessera.
Pacey: Aggiudicato.
Jack: Si, Pacey, devo
dirti--
Pacey: Dimmelo strada
facendo.
[Pacey si mette in cammino e Jack lo
segue.]
Jack: Ok.
[Nel backstage del concerto. Jen e Audrey
sono in giro senza meta, cercando di
capire dove si trovano.]
Audrey: Hai capito dove
siamo? Siamo nel backstage di un concerto
rock. Non è cool?
Jen: A dire la
verità, ci siamo perse nel backstage di
un concerto rock, e ciò lo rende meno
cool.
Audrey: Pensavo che il
ragazzo avesse detto la terza a sinistra.
Jen: Tre a sinistra
sarebbe un cerchio, Audrey.
Audrey: No. Quattro a
sinistra è un cerchio. Comunque, non ha
importanza. Siamo nel backstage di un
concerto rock.
Jen: Continuiamo in
questa direzione.
Audrey: Va bene, prima
che andiamo là, devi promettermi di
lasciarmi quello carino.
Jen: Hai detto che
erano tutti carini.
Audrey: Beh, si, sul
palco. Tutti sono carini sul palco, sai?
Voglio dire, come, tutto il casino, la
musica, gli strumenti.
Jen: La loro musica
era terribile. Era infantile e--e
ingannevole.
Audrey: Ok, lasciami il
cantante, va bene?
Jen: Va bene, ma sai
una cosa? Uh, mettiamo le cose in chiaro,
potresti essere forviata, ormonalmente
tentata di far uscire Pacey dal tuo
sistema--
Audrey: Cosa su cui hai
promesso di non fare commenti.
Jen: E non ne
farò-- ma, d'altro canto, sono qui solo
per ragioni puramente professionali.
Incontrerò questo gruppo. Li porterò
alla stazione radio, li intervisterò, e
poi tornerò a casa da Dawson.
Audrey: Che adesso è
fuori con Joey.
Jen: Cosa che non mi
disturba affatto. Perchè io, al
contrario di te, sono totalmente capace
di avere una relazione matura, impegnata,
basata sulla fiducia, adulta, e
apprezzerei davvero se tu potessi
mostrare un po' di profes-
[Le due si imbattono in uno dei membri
del gruppo mentre esce da una porta.]
Steve: Ehi.
Jen: Ciao.
Steve: Ehi, Wynn,
abbiamo ordinato due bellissime bionde?
[Wynn esce fuori e si unisce a loro]
Wynn: Uh, si, certo
che l'abbiamo fatto. Wynn.
Jen: Ciao.
Wynn: Ciao.
Jen: Io sono Jen
della WBCW. Questa è la mia amica
Audrey. Uhm, tu sei Stephen?
Steve: Steve, chiamami
solo Steve.
Wynn: Allora cosa ne
pensate?
Audrey: E' stato
grandioso. Tu hai--
Jen: E' stato ...
molto bello.
Audrey: Si. Amico.
Steve: Andiamo a
prendere le nostre giacche.
[Jen e Audrey rimangono sole.]
Audrey: Ok. Ho cambiato
idea. Voglio quello con la barba.
[Al cinema. Dawson e Joey stanno entrando
in sala dopo aver acquistato i
biglietti.]
Joey: Allora presumo
che ti stia cominciando a piacere qui?
Dawson: Si. E' così.
All'inizio non pensavo che sarei riuscito
ad ambientarmi, ma-
Joey: E adesso sei
presuntuoso tanto quanto il resto di
loro.
Dawson: Goddard non è
presuntuoso. E' molto divertente. Come
non puoi amare un film in cui il falso
nome di un ragazzo sul passaporto è
Laszlo Kovacs?
Joey: Beh, ti aiuta
se non ha idea di chi sia.
Dawson: E' un
cinematografo incredibilmente famoso. Tu
queste cose una volta le sapevi.
Joey: Sbagliato.
Facevo finta di saperle cosicché ne
saresti rimasto impressionato.
Dawson: [Ride] Tu sei
lontana da quella ragazza che avevo
sempre immaginato.
Joey: Si, beh, tu sei
lontano dal cinema francese.
Dawson: Quello non è
il tuo insegnante?
Joey: Cosa?
Dawson: Quel tipo con i
capelli scuri. Non ricordo il suo nome--
il tuo professore.
[Lei si gira e vede Wilder, poi vede
un'altra donna che gli si avvicina.]
Joey: Si, immagino di
si.
Dawson: Dovremmo andare
a salutarlo?
Joey: No.
Dawson: Va bene. [Un
po' confuso.]
[Al bar. Jack e Pacey bevono i loro drink
e parlano.]
[...] Pacey: Mi piace questo
posto, amico. Hanno una birra economica,
un menu di aperitivi. L'unico problema è
che non ci sono donne. [Improvvisamente
capisce dove si trova.] Jack non è che
per caso siamo in un--
Jack: Mm-hmm.
Abbastanza.
Pacey: Abbastanza?
Jack: Abbastanza.
Pacey: Beh, è
divertente. Non sembra così tanto...
Jack: Gay? Lo so.
Ecco perchè mi piace. Ascolta, devo
sbatterci la testa.
[Inizia ad andarsene, ma si ferma e torna
da Pacey]
Jack: Ohh. Ehm. Ehi,
tu non ti senti, sai ... a disagio per
tutto questo.
Pacey: Io? Nah.
Jack: Perchè
probabilmente avrei dovuto accennartelo,
sai--
Pacey: Guarda, Jack,
come se, non sia mai stato in un bar per
gay prima. Si. Voi ragazzi siete
fantastici.
[Jack se ne va e Pacey si guarda attorno
con uno sguardo preoccupato.]
[Al bar. Pacey è in un tavolino che
parla con un ragazzo, quando Jack arriva
e lo vede e si unisce a loro.]
Pacey: [Sospira]
Questo non è pane. E' segatura. Voglio
dire, al Civilization noi lo cuociamo al
forno, ok?
[Jack arriva e si mette affianco a
Pacey.]
Jack: Pacey.
Pacey: Ehi, Jack. E'
bello rivederti. Lascia che ti presenti
Jeff. Jeff, Jack. Jack, Jeff.
Jack: Ehi, Jeff.
Piacere di conoscerti. [Si gira verso
Pacey] Uhm, posso parlarti per un
secondo.
Pacey: Certamente.
Scusami per un secondo.
[I due si allontanano da Jeff per non
fargli sentire la loro conversazione.]
Pacey: Riesci a
credere quanto sia piccolo il mondo? Quel
tipo è un critico gastronomico di
un'importante rivista di questa città,
ed ha detto che vorrebbe rinunciare al
Civilization, giusto? Credo abbia usato
il termine passé, ma io gli sto facendo
cambiare idea.
Jack: Hmm. Da quanto
tempo stai parlando con quel tipo?
Pacey: Non so. Un paio
di minuti. Che importa? Quello che
importa è che lontano dal darci una
recensione.
Jack: Hmm. Cosa vuole
in cambio?
Pacey: Eh-eh. aspetta.
Tu non credi che lui pensi che io sia--
Jack: Mm-hmm. Si, si.
A meno che tu poco fa gli abbia accennato
il fatto che tu, uh, non so, che tu non
sei gay.
Pacey: Jack, guardami,
ok? Davvero guardami. Io sono un etero,
ok? Io non sono un affabile gay. Sarebbe
un insulto per la sfera gay.
Jack: Ok, tu
protresti avere ragione, ma il tipo
pendeva dalle tue labbra.
Pacey: Certo. E
allora?
Jack: Allora tu non
sei interessante fino a quel punto.
Pacey: Non lo sono?
Jack: No.
Lui--guarda...nessuno ascolta così
attentamente, ok, a meno che stiano
tentando di, lo sai-
Pacey: Oh.
Interessante.
Jack: Cosa?
Pacey: Beh ... penso
che per la prima volta nella mia vita,
capisco come è essere una donna, una
donna molto attraente.
Jack: Oh. Uhm... non
tanto attraente.
Pacey: Non lo sono?
Jack: In realtà no.
Voglio dire--guarda, potremmo-- cosa
facciamo? Vuoi andare da lui e dirglielo
o devo farlo io?
Pacey: Cosa? Non
possiamo dirglielo adesso. Penserà che
l'ho ingannato deliberatamente.
Jack: Va bene, allora
andrò io, e gli spiegherò che sei
un'idiota.
Pacey: Oppure potremmo
nascondere il dettaglio dell'idiota per
un'altra volta, fino a quando lui è
d'accordo a scrivere la recensione,
perchè è uno dei critici più
importanti, e questo significherebbe una
tonnellata di affari per il mio
ristorante.
Jack: Lo so. Lo so,
ma cosa farai quando ti chiederà il
numero di telefono, uh?
Pacey: Lo guarderò
dritto negli occhi e gli darò il tuo.
Jack: Non lo farai.
Avanti. Gli diremmo la verità.
[Al cinema. Joey e Dawson stanno cercando
dei posti a sedere, poi Dawson ne trova
due.]
Dawson: Qui va bene?
Joey: Si.
[Joey si siede, e nota che anche il
professor Wilder si sta sedendo.]
Dawson: [Sospira] Sei
sicura di non voler andare a salutarlo?
Joey: Dio, no.
Sarebbe così imbarazzante? Voglio dire,
è ovvio che è ad un appuntamento.
Dawson: Si, ma se ti
vede, non si chiederà perchè non gli
hai detto qualcosa?
Joey: Ad ogni modo di
cosa parla il film?
Dawson: [Ride] Lei
disse, cambiando discorso.
Joey: Beh?
Dawson: Uhm, Humphrey
Bogart è uno sceneggiatore che lotta per
emergere, uhm, accusato di omicidio. E'
un noir eccetto che non lo è, quindi
l'intera faccenda è una famosa
ambiguità.
Joey: Quindi devi
essere un giovane regista per volerlo
vedere.
Dawson: Oppure devi
essere una buona amica del giovane
regista.
Joey: Giusto. Come
noi. Loro possono essere solo amici.
Dawson: Il tuo
insegnante e la ragazza si stanno
baciando? [Joey si gira per vedere Wilder
che bacia appassionatamente la donna.]
Joey? Hai una cotta per il tuo professore
di Inglese?
Joey: Cosa? No. E'
strano.
Dawson: Non è così
strano. I professori hanno una loro vita
privata. Loro sono noti per baciare le
persone di tanto in tanto.
Joey: Si, molte
persone. [Le luci si spengono] Sta
iniziando.
[Al bar. Pacey è ancora al suo tavolo
che parla di cibo con Jeff. Jack è lì
accanto che si sta annoiando.]
Jeff: La carbonara non
è una salsa cremosa?
Pacey: No. In realtà
è il tuorlo d'uovo crudo. Proprio così
anche se potrebbe ucciderti, chi vorrebbe
vivere in un mondo in cui il cibo non è
un'avventura, giusto?
Jeff: [Ride]
[Jack interrompe Pacey]
Jack: Adesso.
Pacey: Giusto, uhm ...
Jeff, c'è qualcosa che devo dirti. Io
non, uhm .... il fatto è che, io non
sono del tutto... del tutto, uhm ...
Jeff: Disponibile? Tu
non sei disponibile. E' questo che stavi
cercando di dirmi?
Pacey: Si. Questo è
esattamente ciò che cercavo di dire.
Jeff: Lo sospettavo. Voi
sembrate così...uniti.
Pacey: E lo siamo.
[Mettendo un braccio attorno al collo di
Jack]
Jeff: Bene, è stato
bello conoscervi. [Jeff si alza] Sai,
solitamente non lo faccio, ma che
diavolo. [sospira] Se voi romperete mai,
chiamatemi qualche volta.
[Da a Jack un bigliettino da visita e va
via.]
Pacey: Cosa è
successo? Penso di dover essere offeso
sotto diversi livelli.
Jack: [Ride] Pacey,
tu non sei gay.
Pacey: Beh, io lo so e
tu lo sai, ma lui non lo sa. Quindi per
quanto gli riguarda, tu sei il mio
fidanzato.
[Al cinema. Joey e Dawson stanno
guardando il film, ma si può dire che
Joey ha altre cose per la testa.]
[Joey vede che il prof. Wilder si alza ed
esce dalla sala, così si alza anche lei
e lo segue.]
[Fuori. Il professor Wilder è in piedi
da solo, quando Joey si avvicina.]
Wilder: Bellissimo
titolo. Penso che potrei rubarlo per
qualcosa.
Joey: Come facevi a
saper che ero io?
Wilder: Ti ho visto
quando sei arrivata. Dovrei essere
geloso?
Joey: Lo sei?
Wilder: [Sospira] Come
Medea.
Joey: E' solo un
amico.
Wilder: La mia no.
Joey: No cosa?
Wilder: Un'amica.
Voglio dire, lo è, ma, qualche volta
usciamo, prendiamo dei drink, e torniamo
a casa mia. Lei si dimentica il perchè
non sono il tipo giusto per lei.
Joey: Perchè mi dici
tutto questo?
Wilder: Sto cercando di
farmi odiare da te.
Joey: Beh, sta
funzionando. Allora qual è il finale
migliore della letteratura? E non dire
quello di Ulisse. Tutti rispondono così.
Wilder: E' semplice.
'Educazione sentimentale' di Flaubert.
Joey: E cosa succede?
Wilder: A dire la
verità niente. Parla di due vecchi amici
seduti uno accanto all'altro che
ricordano le cose migliori che non sono
loro mai capitate.
Joey: Come fai a
ricordarti di una cosa che non è mai
successa?
Wilder: Amorevolmente.
Vedi, Flaubert credeva che l'attesa fosse
la forma più pura del piacere ... e la
più credibile. E questo poichè le cose
che realmente ti succedono potrebbero
costantemente lasciarti delusa, invece le
cose che mai ti sono successe non
potrebbero mai affievolirsi. Non
svaniscono. Rimarranno sempre incise nel
tuo cuore come una sorta di dolce
malinconia.
Joey: Suona ...
Wilder: Profondo?
Joey: Da codardo.
Wilder: [Sospira] Beh,
uh, noi accademici generalmente non siamo
conosciuti per-
[Lei lo bacia.]
Joey: -il coraggio.
Wilder: Wow. Dio mi sta
davvero punendo.
Joey: Per cosa?
Wilder: Non so. Devo
aver fatto qualcosa ad una ragazza quando
avevo diciotto anni. Tu non stai cercando
di tentarmi a riconsiderare tutto, vero?
Joey: No. No noi non
ci conosciamo molto bene, vero?
Wilder: No.
Joey: Tu hai
quest'immagine di me, che non è -
propriamente - la mia vera immagine.
Wilder: Come un'eroina
del 19° secolo?
Joey: Si. Anche se
questo non è vero, preferirei che tu
continuassi a pensarla così.
Wilder: Penso che possa
essere adattata. Forse dovrei rientrare
dentro. Stiamo bene?
Joey: Si, bene.
[Lui comincia ad andarsene, ma si ferma e
torna indietro.]
Wilder: In cinque anni
... tu conoscerai tutto quello che so io
e anche molto di più. E ti sembrerò il
più grande idiota che tu abbia mai
conosciuto.
[Fuori dal cinema. Joey è seduta su una
panchina con una confezione di popcorn,
quando arriva Dawson con i loro
cappotti.]
Dawson: Ehi.
Joey: Ehi. Stavo per
tornare dentro.
Dawson: Non
preoccuparti. Ti interessa approfondire
quello che stavi dicendo prima?
Joey: [Sospira] Ti
perderai il resto del film.
Dawson: [Ride] Ho la
sensazione che questo potrebbe essere
più interessante.
[I due lasciano il cinema, e cominciano a
passeggiare insieme per le strade di
Boston.]
Joey: Hai mai
incontrato qualcuno che ti vedeva ...
voglio dire, che ti vedeva davvero... ma
in qualche modo, vedeva solo la parte
migliore di te?
Dawson: Intendi oltre a
te?
Joey: Non quello.
Voglio dire, qualcuno più grande.
Qualcuno che vedeva tutto ciò che
potresti essere. Se solo ...
Dawson: Se solo cosa?
Joey: Se solo non
fossi tu.
Dawson: [Ride] Beh,
dopo stanotte, penso che potresti non
esserlo. Hai baciato il tuo professore.
Joey: [Ride]
Dawson: Tu hai baciato
colui che ti da i voti.
Joey: Questo è
costruttivo?
Dawson: Scusa.
Joey: Allora la parte
peggiore è che la notte che mi chiamasti
dal set del film...
Dawson: ...Si?
Joey: Io ero a casa
sua. Da sola. E sono andata dicendo a me
stessa che stavo andando a sistemare
tutto.
Dawson: Mm-hmm. Ma in
realtà, stavi andando per rendere le
cose ancora più complicate.
Joey: Non credo che
la risposta a questo suoni molto da Joey.
Dawson: Penso dovremmo
trovare una nuova definizione del termine
'suona molto da Joey'.
Joey: Comunque, tu mi
hai chiamato, io sono uscita, ed è ovvio
che non sono tornata, ciò probabilmente
è una cosa positiva, perchè ... avrei
fatto una gigantesca figura da stupida.
Dawson: Non dire così.
Hai preso un rischio. L'hai vissuto. Hai
sperimentato qualcosa, giusto?
Joey: Immagino di si.
Ma non lo saprò mai.
Dawson: Cosa non saprai
mai?
Joey: Cosa avrei
fatto ... nel momento della verità. Sai,
avrei avuto paura, o sarei andata fino in
fondo? L'unico modo per saperlo sarebbe-
Dawson: Fermare il
tempo. E tornare indietro.
Joey: Si.
Dawson: Lo vorresti
fare se potessi?
Joey: No. E so che
sembra strano.
Dawson: Tutto succede
per una ragione, giusto?
Joey: In realtà, non
è così male. Il non conoscere. Ha
questa ... dolce malinconia.
Dawson: Hmm. Penso di
conoscere bene quella sensazione.
[Fuori dalla stazione radio. Audrey e
Wynn sono vicino al loro furgone, è
pronto ad andarsene, invece Steve e Jen
stanno uscendo dalla stazione radio.]
Wynn: Mi raccomando,
Audrey.
Audrey: Oh, amico.
grazie.
[I due si abbracciano.]
Wynn: E' stato sotto
tutti i punti di vista, uhm ...
tendenzioso e affascinante.
Audrey: Beh, grazie,
penso, e, uhm ... grazie per il
consiglio.
Wynn: Nessun
problema. [Urlando] Steve, stai
arrivando?
Audrey: Sì, tra un
secondo.
Wynn: Ciao.
Audrey: Arrivederci.
[Wynn entra nel furgone, mentre Steve e
Jen continuano a parlare.]
Steve: Allora, il
tuo-- il tuo ragazzo. Voglio dire, deve
essere stato amore a prima vista. Voglio
dire, una bellissima ragazza come te.
Jen: Vedi, prima
eravamo solo amici.
Steve: Amici?
Jen: Si.
Steve: Quindi niente
passione?
Jen: Ho detto
questo?
Steve: No, mai hai
detto che non credi nella passione.
Jen: Si, ma solo
perchè due persone sono inizialmente
amiche non significa che nella loro
relazione non ci sia passione.
Steve: Guarda, mi
dispiace. Non-- non intendevo offendere
la tua relazione. Voglio dire, è solo
che... io credo nella connessione. Sai,
in quella sensazione allo stomaco che
significa "questa persona, questo
sconosciuto ... è destinato a far parte
della mia vita," e non so. Questa
sera immagino di aver provato questo per
te.
Jen: Si, beh, questo
è facile da dire per te, non è così?
Per un tipo rock and roll che viene in
città solo per 24 ore e poi se ne va?
Steve: Beh, in quel
caso...
[Lui si avvicina al furgone e prende
delle T-Shirt.]
Steve: Solo qualcosa
che ti farà ricordare di noi.
Jen: [Ride] Grazie.
Steve: Non c'è di
che.
Jen: Ciao.
Steve: Ciao.
[Il furgone va via, e vediamo Pacey in
piedi vicino alla sua auto. Allora Audrey
si avvicina a lui.]
[...] Pacey: Ha bisogno di
un passaggio?
Audrey: [Riferendosi a
Jen.] Lei, uhm, ha la macchina.
Pacey: Hai bisogno di
un passaggio?
Audrey: [Sospira] Ho
bisogno di una vita.
Pacey: Si, è vero,
non credi?
Audrey: Guarda, Pacey
... penso che ti debba delle scuse.
Pacey: A me?
Audrey: Penso forse di
aver reagito un po' esageratamente.
Pacey: Non dirlo?
Audrey: Non posso farne
a meno, ok? La felicità, mi mette in
paranoia. E' come tutti quei prati verdi
curati in modo perfetto all'inizio di
'Blue Velvet', sai? Solo che tu sai che
sotto si cela qualcosa di maligno.
Pacey: Sai qual è il
vero problema, Audrey?
Audrey: No, ti prego
illuminami.
Pacey: Tu hai paura di
fare sesso con me per la seconda volta
più di quanto ne avessi per la prima.
Vedi, ho passato una serata molto
istruttiva al mio bar per gay preferito,
e quello che ho capito è che non
accetterò un no come risposta.
Audrey: Beh, questo non
è molto da Pacey.
Pacey: No, no lo è, e
forse nemmeno questo.
[Lui la bacia.]
Pacey: Mmm. Allora
cosa ti ha fatto cambiare idea?
Audrey: Ho conosciuto
questo bellissimo ragazzo del gruppo.
Pacey: Aspetta un
minuto. Questo bellissimo ragazzo era ...
[Lei lo bacia, prima che lui possa dire
un'altra parola.]
[Stanza di Dawson. Dawson è sdraiato sul
letto che legge un libro, quando arriva
Jen con una delle magliette che le ha
dato Steve.]
Jen: Ti ho portato
una maglietta.
Dawson: Bella.
Jen: [Ride] Ti
porterei qualcosa che non lo fosse?
Dawson: [Ride]
Jen: [Sospira] Mmm.
Allora come sta Joey?
Dawson: Crederesti che
ha avuto una storia con il suo professore
di Inglese?
Jen: Joey?
Dawson: Mm-hmm.
Jen: Joey Potter?
Dawson: Si.
Jen: Wow.
Dawson: In realtà è
stato bizzarro. E' stato come incontrare
una persona nuova.
Jen: Ciò che
significa?
Dawson: Non so. E' solo
... beh, che parlando con lei questa
sera, mi sono reso conto di quanto tempo
è passato ... di quanto tutti siamo
cambiati.
Jen: Ed è una cosa
brutta?
Dawson: Non
necessariamente.
Jen: [Sospira] Posso
chiederti una cosa?
Dawson: Cosa?
Jen: Tu pensi che
quando due persone hanno una relazione
dovrebbero essere appassionate delle
stesse cose allo scopo di farla
funzionare?
Dawson: No. Sempre che
siano appassionati l'uno dell'altro.
Jen: E noi lo siamo.
Giusto? Noi siamo appassionati l'uno
dell'altro.
Dawson: Non avrai dei
dubbi su noi, vero?
Jen: No. No, sono
solo stanca. Una pazza.
Dawson: [Ride]
[Lui mette giù il libro, e i due si
accoccolano, e rimangono sdraiati insieme
nel letto.]
Traduzione
Dawson's Friends Italia
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