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:: GUIDA EPISODI | #5.15 "DOWNTOWN
CROSSING" ::
Ecco in italiano la
traduzione di tutto l'episodio e le foto di
alcune scene.
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"Downtown crossing
- Tutto in una notte" |
[L'episodio inizia con la scena finale
dell'episodio precedente. Nel marciapiede lungo una
via traversale. Joey sta passeggiando,
quando vede un segnale stradale con una
grande "T" in un grande
cerchio. Ed inizia a fare una palla di
neve.]
Joey: 2 a 3 è il
punteggio. Siamo alla nona, le basi sono
occupate, Sammy ... qualcuno è alla
battuta. Potter ha l'ultimo tiro per
l'immortalità. La conclusione, il
lancio. [Lei lancia la palla e colpisce
il centro del segnale.] Siiiiii! E il
pubblico impazzisce!
[Joey mentre cammina sul marciapiede
canticchia la canzone "Close to
you". Dopo aver già passato la
banca, cambia idea torna indietro ed
entra dentro. Mentre preleva dei soldi
dal bancomat, telefona con il cellulare
al prof. Wilder. Nel frattempo, nello
sfondo si vede un ragazzo che tenta di
entrare in banca.]
Joey: Pronto,
Professor Wilder? Va bene. Allora, David.
Mi sembra strano. Uhm, qui ho finito. Va
bene se faccio un salto da lei? Ok, bene,
sto per salire sul "T", quindi
... ci vediamo tra poco. Ciao.
[Prende i soldi, esce dalla banca, e
comincia a camminare per il marciapiede.]
Joey: [Canticchiando]
Close to you. Close to you.
[Un tipo di nascosto
comincia a seguirla.]
Rapinatore: [Sbucandole
da dietro.] Ehi.
Joey: [Con
un'espressione sorpresa] Ehi.
Rapinatore: Non avevo
intenzione di spaventarti.
Joey: Beh, l'hai
fatto, quindi ...
Rapinatore: Allora, dove
stai andando?
Joey: A casa.
Rapinatore: Dove abiti?
Joey: Uh, non sono
affari tuoi.
Rapinatore: Oh,
altezzosa. Mi piace--[Le gli passa di
fronte e comincia a camminare. Lui la
segue.] Ehi. Non ho intenzione di
derubarti, se è di questo che sei
preoccupata.
Joey: Buono a
sapersi.
Rapinatore: [Stando al
passo con Joey] E non voglio violentarti.
Ho i miei appuntamenti. Grazie tante. Non
sembrare così sollevata. Per quanto un
potenziale rapinatore--
Joey: Guarda, non ho
intenzione di essere scortese, ma--
Rapinatore: Ehi, ehi, so
a cosa stai pensando. Tu stai pensando,
chi è questo ragazzo? Perchè sta
violando il mio spazio? Beh ... la
verità è, mi stavo chiedendo se avessi
dei soldi da prestarmi.
Joey: No.
Rapinatore: No? Non ci
pensi nemmeno?
Joey: Ci ho pensato,
ed ho detto di no. [Comincia a camminare
più veloce.]
Rapinatore: Vedi,
questo--questo ... è il problema del
mondo. Voglio dire, ti metti in
imbarazzo. Ti rendi vulnerabile. E loro
ti fanno fuori senza pensarci due volte.
Joey: Ascolta, mi
dispiace. Non ho soldi, ok? E seriamente,
mi stai facendo paura, e io voglio solo
tornare a casa.
Rapinatore: Va bene. Mi
sembra giusto. Mi dispiace per il
battibecco. Vuoi che ti accompagni a
casa?
Joey: No. [Cammina
avanti]
Rapinatore: Questo è
comprensibile, ma sai, dovresti stare
attenta, tesoro. Voglio dire, è tardi.
Il prossimo ragazzo che incontri per
caso, potrebbe non essere gentile come lo
sono stato io. [Rimane indietro per un
momento.]
[Si sentono delle sirene in sottofondo]
Rapinatore:
Fai da brava. [Le sbuca davanti un'altra
volta.] In realtà, sai una cosa? Uh, ci
ho pensato, e preferirei che tu mi
prestassi quei soldi. [Si alza la
maglietta mostrando una pistola che hai
nei pantaloni.] Ti va bene?
Rapinatore: Cosa? Pensi
che ti lascerò andare via una volta che
la pistola ha fatto la sua apparizione?
Non mi rompere. [Spinge Joey verso il
muro di un edificio] Andiamo qui.
Sbrigati. Dammi quello che hai. Ti
assicuro che tutto finirà
ragionevolmente bene.
Joey: Guarda, non ho
niente da darti.
Rapinatore: Prima di
tutto, tesoro, sei uscita da un bancomat.
Secondo, una ricca universitaria come te
... dove studi? Ad Harvard? Al Wellesley?
Joey: Al Worthington.
Rapinatore: Ah, ah.
Visto? E' molto carino.
Joey: Al momento non
ho un soldo.
Rapinatore: Hai paura?
Non averne.
Joey: E' facile per
te dirlo. Stai impugnando una pistola.
Rapinatore: Va bene, sii
impaurita, ma come sai, non ho intenzione
di usarla. [Rimette la pistola nei
pantaloni.]
Joey: Giusto. Questo
proprio dal ragazzo che cinque minuti fa
disse che non aveva intenzione di
derubarmi.
Rapinatore: Sto solo
tentando di metterti a tuo agio.
Joey: Forse ci
avresti dovuto pensare due volte a
derubarmi.
Rapinatore: Ciò che
fatto è fatto. L'acqua sotto il ponte e
così via. Penso dovremo metterci una
pietra sopra. Voglio dire, se vogliamo
avere una relazione tra rapinatore e
rapinata di successo. Non credi?
Joey: C'è la
possibilità che quella pistola
accidentalmente potrebbe spararti dentro
i pantaloni, perchè sarebbe grandioso.
Rapinatore: Sai una
cosa? [Spingendola bruscamente sul muro
vicino.] Tu, ragazzina, sei una furba, lo
sai? E avrei già dovuto spararti. [Le
afferra un braccio] Andiamo. Dammi quello
che hai. Muoviti.
Joey: [gli da i
soldi] 20 dollari. Sei fortunato.
Rapinatore: Avanti. Mi
stai prendendo in giro. Sono a mala pena
per il biglietto del pullman.
Joey: Immagino di
aver lasciato i centoni negli altri
jeans.
Rapinatore: Beh, hai un
cellulare. Giusto?
Joey: No.
Rapinatore: Mi stai
dicendo la verità?
Joey: Si.
Rapinatore: Allora ti va
bene se ti perquisisco? Potrebbe essere
divertente.
[Joey cerca nel capotto e gli da il
cellulare.]
Rapinatore: Oh, bello.
Joey: [Cercando
faticosamente di rimanere a sangue
freddo.] Si, spero che in prigione possa
ricevere un segnale decente.
Rapinatore: Suoneria.
Guarda. [Controllando il cellulare] Oh,
wow. E' raffinato. E' uno splendore.
Piacevole esteticamente. Con questo coso
posso anche navigare in Internet?
[Joey lentamente fa dei passi indietro,
mentre lui sta controllando il cellulare,
e poi gli da un calcio. Joey prende il
cellulare che era caduto per terra e
scappa via, e nel frattempo fa il numero
di qualcuno ... probabilmente quello
della polizia. Il rapinatore la raggiunge
e la fa cadere a terra.]
Joey: [Urlando in
agonia] Ah! Ah!
Rapinatore: Ha ha ha.
Non è stato bello.
Joey: Mi dispiace.
Rapinatore: Sei pazza?
Come fai a sapere che non ti ucciderò
per quello che hai fatto?
Joey: E' questo che
farai? Mi ucciderai?
Rapinatore: Non lo so.
Non ho ancora deciso.
Joey: Beh, nel
frattempo, allontanati da me!
Rapinatore: Ha ha ha ha
ha.
[La aiuta ad alzarsi]
Rapinatore: Dammi quel
dannato cellulare. Come ti chiami?
Joey: Non sono affari
tuoi.
Rapinatore: [Carica il
grilletto della pistola.] Come ti chiami?
Joey: Joey.
Rapinatore: Joey. Mi
piace Joey. Mi sono sempre piaciuti i
nomi di ragazzi per ragazze. E' carino.
Joey: I miei genitori
ne saranno entusiasti. Abbiamo finito?
Rapinatore: Cosa ne
pensi, Joey?
Joey: Guarda, hai i
miei soldi ed il mio cellulare. Cosa
altro vuoi?
[Un momento si silenzio]
Joey: Beh, allora mi
ucciderai.
Rapinatore: Non
illuderti. Hai una carta di credito? Una
carta del bancomat? Una di quelle piccole
carte che in questi giorni sono di gran
moda? Se c'è l'hai, dammela. Non fare la
tirchia. Dammela. A meno che,
naturalmente, tu voglia che io ti
perquisisca. [Lei gli da il suo
portafoglio.] Grazie. [Sospira.] Beh, la
carta di credito è del tutto inutile. Tu
l'annullerai alla prima occasione che
avrai. A meno che, io ti uccida. [Joey lo
fissa con uno sguardo letale.] Sto
scherzando. [Controlla nel portafoglio.]
Oh! Una carta bancomat. Ok. Ecco cosa
faremo. Andiamo nell'atrio di quel
bancomat. Tu prenderai tutti i tuoi
soldi, e poi me li darai.
Joey: Nel mio conto
ci sono solo 27 dollari.
Rapinatore: Non ti credo
neanche per un secondo, Joey che va al
Worthington.
Joey: Beh, è la
verità.
Rapinatore: [Mettendole
le mani nelle spalle.] Dimostramelo.
[I due si dirigono verso il bancomat.]
Rapinatore:
Va bene. Fai la tua magia. Io non
guarderò.
Joey: [Tira fuori il
conto] 47 dollari.
Rapinatore: Mi sono
preso un calcio nello stomaco per 47
dollari?
Joey: No. Non
dimenticarti il cellulare.
Rapinatore: [Prende il
libretto dei risparmi] Cosa nei pensi dei
tuoi risparmi? [Joey ha uno sguardo
preoccupato, poichè il display mostra
che nel suo conto ci sono 507.72
dollari]. Hee, hee, ehh! Non
preoccuparti, tesoro! Sono sicuro che
paparino la prima cosa che di darà
lunedì sarà un assegno. Oh, in questo
momento vorresti tanto darmi un pugno in
faccia, vero? Voglio dire, lo capisco,
davvero, ma ho conti da pagare. Scusa se
questo per me è leggermente più
importante di te che ti compri un nuovo
paio di manolo blahniks.
Joey: Hai mai pensato
di trovarti un lavoro?
Rapinatore: Ehi. Io ho
un lavoro.
Joey: Oh, si? E cosa
fai?
Rapinatore: Non che
questi siano affari tuoi, ma suppongo di
poter dire che mi occupo di vendite.
Joey: [in modo
sarcastico.] Lasciami indovinare.
Telemarketing?
Rapinatore: Ah.
Divertente. Nella farmaceutica.
Joey: Oh, sei uno
spacciatore.
Rapinatore: Oh, l'hai
detto con tanto disgusto.
Joey: Oh, non sapevo
che la tua industria fosse degna di un
simile onore e rispetto.
Rapinatore: Sai, ho dei
clienti che vanno al Worthington.
Joey: Umm. Dovresti
farci un salto qualche volta. Possiamo
incontrarci.
Rapinatore: Sai,
chiamami pazzo, ma mi piaci, Joey. Voglio
dire, eccetto quel calcio alla kung fu,
hai reso quest'esperienza molto
piacevole. Molte persone, si sarebbero
già fatte addosso, ma tu, ti sei
trattenuta, hai mantenuto il tuo senso
dell'umorismo. Sai una cosa? Non terrò
neanche più conto di quella tua piccola
esplosione violenta.
Joey: Santo cielo, ti
ringrazio.
Rapinatore: Voglio dire,
un'altra volta, in un altro posto...
Joey: Cosa?
Rapinatore: Tu ed io
potremmo formare una coppia scottante.
Joey: Devi essere
pieno della tua fornitura.
Rapinatore: Non puoi
dirmi che non mi trovi neanche un po'
attraente.
Joey: Oh, si. Sei
un'autentica preda. Eccetto il piccolo
fatto che tu sei uno spregevole
criminale.
Rapinatore: Oh, si.
Questo è originale. Critichiamo lo
spacciatore. Tanto è un bersaglio
facile.
Joey: Posso andarmene
adesso?
Rapinatore: No, non
puoi. Devo farti un'altra domanda.
Joey: Cosa c'è?
Rapinatore: Sei vergine?
Joey: Potresti essere
più stronzo di quanto lo sei adesso?
Rapinatore: Si. Potrei
ucciderti, o addirittura ancora peggio.
Uh, uh, uh, uh! Potrei sco***ti. Tuttavia
ho un'altra domanda da farti, se sei
d'accordo.
Joey: Cosa?
Rapinatore: Va bene. Tu
sei una ragazza.
Joey: Si.
Rapinatore: Hai un
ragazzo?
Joey: No.
Rapinatore: Beh, c'è
l'hai mai avuto?
Joey: Si.
Rapinatore: Ok. Allora,
se adesso avessi un ragazzo e tu fossi
pazza di lui, quale potrebbe essere il
modo migliore per ritornare nelle tue
buone grazie?
Joey: In realtà
qualcuna ti frequenta?
Rapinatore: Ehi, in
realtà qualcuna mi ha sposato.
Joey: Mi dispiace
sentirlo, per il suo bene.
Rapinatore: Si, beh,
qualcuno si dovrà pure innamorare degli
spacciatori del mondo. Voglio dire, non
siamo anche noi umani, Joey? Siamo meno
divini?
Joey: Immagino tu
abbia ragione. Anche Hitler aveva la
ragazza.
Rapinatore: Esattamente.
Eva Braun, e lei era una gattina
innamorata.
Joey: Non riesco a
credere che sto partecipando a questa
conversazione, ma ... hai mai pensato di
regalarle qualcosa?
Rapinatore: Dei fiori?
Joey: Beh, quanto è
arrabbiata con te?
Rapinatore: Beh, molto.
La natura del peccato? Il dilettarmi
nella malavita e quant'altro.
Joey: Oh, ci vuole
molto di più dei fiori. [Comincia a
camminare.]
Rapinatore: Questa è
una giacca davvero carina.
Joey: [Si gira]
Grazie.
Rapinatore: Dove l'hai
comprata?
Joey: E' un regalo,
penso.
Rapinatore: Posso
averla?
Joey: Mi stai
prendendo in giro? No.
Rapinatore: Uh, uh, uh!
In realtà non era una domanda. [Si alza
nuovamente la maglietta e le mostra la
pistola.]
Joey: Mi stai rubando
il cappotto? Non riesco a credere che mi
stai rubando il cappotto!
Rapinatore: A questo
punto che differenza fa? Non penso
davvero--
Joey: Qui fuori c'è
freddo!
Rapinatore: Si. E' vero.
Tch tch. Non è un mio problema. Dammi la
giacca. [Lei se la toglie] Oh, mio Dio.
Oh, wow. E' davvero carina. Beh, è
proprio della sua taglia. L'adorerà.
Grazie.
Joey: [Con uno
sguardo disgustato] Sono contenta di
esserti d'aiuto.
Rapinatore: Beh,
immagino questo sia un addio. Oh, tra
parentesi, puoi andare dalla polizia, ma
fidati, è una perdita di tempo.
Joey: Grazie per il
consiglio.
Rapinatore: Si. Va bene.
Beh, ... [Toglie la sciarpa dalla giacca,
si avvicina e gliela mette attorno al
collo.] Mi raccomando.
[Joey si mette una mano in faccia e ha
uno sguardo perplesso e disgustato. Esce
dalla banca e comincia a camminare per il
marciapiede, tremante, quando sente
qualcuno fischiettare. Si gira e vede il
rapinatore nel mezzo della strada che la
saluta, quando una macchina lo investe.
Lui sbatte contro il parabrezza della
macchina, poi cade a terra, e non mostra
segni di movimento. La macchina
velocemente fa inversione a U e scappa
via. Joey è scioccata e fissa il
rapinatore in terra.]
[Joey si avvicina al rapinatore, si
inchina e afferra la sua giacca. Poi si
guarda attorno, non vede nessuno e allora
si inchina nuovamente in cerca del suo
cellulare.]
Rapinatore: [Tossisce]
No. [Afferrandole la mano]
Joey: Sto chiamando
per aiutarti.
Rapinatore: Si, giusto. Stai
chiamando la polizia.
Joey: Certo, ma
chiederò loro di portare un'ambulanza o
2. Hai bisogno di aiuto.
Rapinatore: [Tossisce e del
sangue cola dalla bocca] Sto bene.
Joey: Si, hai un
aspetto orribile. Ho pensato fossi morto.
Rapinatore: Si, beh, sto
parlando. Evidentemente non lo sono.
Joey: Già.
Rapinatore: Dammelo. Dammelo.
[Le prende il cellulare e lo
lancia lontano. Joey cerca di prenderlo,
ma lui le punta la pistola contro ancora
una volta].
Rapinatore: Ehi! Rimani qui o
muori.
Joey: Tu non mi
sparerai.
Rapinatore: Ah no? Ne sei certa?
Joey: Si. Io ti
piaccio, ricordi? Io ho reso questa
esperienza molto piacevole.
Rapinatore: Si, bene, questo è
tutto bello e buono, tesoro, ma io non
andrò in prigione.
Joey: No, tu andrai
all'ospedale. Poi in prigione.
Rapinatore:
[Carica la pistola] No se ho voce in
capitolo.
Joey: Va bene. Andrò
laggiù, prenderò il cellulare, e se
funziona ancora, chiamerò il 911, e
chiederò un'ambulanza. Vuoi spararmi,
fallo dritto alla testa.
Rapinatore: [Preme il grilletto,
click] Aah!
Joey: Non è mai
stata carica?
Rapinatore: In realtà non vado
mai in giro a comprare le pallottole. E'
abbastanza cool, ho pensato, huh?
[Tossisce]
Joey: Sto chiamando.
Rapinatore: Ehi, dai. Va a casa.
Sto bene.
Joey: Si. Stai bene.
Rapinatore: [Lotta per alzarsi]
Aspetta. [Ricade a terra] Sto bene.
[Tossisce]
Joey: [Va verso il
cellulare] Cosa ne dici dell'ambulanza?
Rapinatore: [Sogghigna] Certo.
Perchè diavolo no?
Joey: [Ritorna verso
lui] Stanno arrivando.
Rapinatore: Anche la polizia?
Joey: Certo.
Rapinatore: [ride] Sei contenta
adesso?
Joey: Oh, si. E'
esattamente così che mi piace
trascorrere le notti.
Rapinatore: Beh, non puoi negare
la poesia di tutto questo.
Joey: Di cosa stai
parlando?
Rapinatore: Pensi sia stato un
incidente? Questo non lo era, tesoro.
Voglio dire, sono stato investito da
un'auto dopo averti fatto qualcosa di
spregevole. Messo a terra dal karma. Chi
dovrei ringraziare? [sputa sangue e si
mette una sigaretta fra le labbra]
Joey: C'è qualcosa
che posso fare?
Rapinatore: [tossisce] Hai
dell'eroina?
Joey: No, non con me.
Rapinatore: Allora sta zitta e
lasciami solo. [Tenta di accendersi la
sigaretta]
Joey: Che tono.
Guarda. [Si avvicina per aiutarlo ad
accendere la sigaretta.]
Rapinatore: [Tossisce] Mmmm. Tu
fumi?
Joey: No. Mia mamma,
cancro ai polmoni. Giuro non potrei mai.
Rapinatore: [Sogghigna]
Joey: Cosa c'è di
così divertente?
Rapinatore: Il mio vecchio.
Anche lui, cancro ai polmoni. Tuttavia,
non mi ha fermato.
Joey: Allora, è
questo di cui ti occupi? Eroina?
Rapinatore: No. Prevalentemente
"X". L'hai mai provata?
Joey: No. Veramente
non ne ho mai provato.
Rapinatore: Davvero, non ti
piacciono, nemmeno. Sembra che io piaccia
loro.
Joey: Posso farti una
domanda?
Rapinatore: Ti sembra che stia
andando da qualche parte?
Joey: Sei
uno spacciatore. Una professione
abbastanza remunerativa, giusto? Allora,
perchè vai in giro a terrorizzare le
universitarie nel bel mezzo della notte?
Rapinatore: Beh, Joey,
l'industria in cui lavoro, attraversa dei
periodi di secca. E' questo è uno di
quelli. In più, devo pagare gli alimenti
ad una giovane moglie.
Joey: Cosa ne pensa
la tua signora della tua linea di lavoro?
Rapinatore: In realtà, non ne
è una grande fan. Infatti, lo scorso
mese mi ha buttato fuori a calci. Da
allora sto cercando di strisciare verso
il suo cuore.
Joey: Vuoi chiamarla?
Rapinatore: No.
Joey: Beh, sono
sicura che forse le farà piacere sapere
questo.
Rapinatore: Si, beh, non voglio
che lo sappia, va bene? [Tossisce].
Joey: Come vi siete
conosciuti?
Rapinatore: Al liceo. Al secondo
anno. Le piacevo. Io neanche la vedevo.
Non le avevo mai dedicato un'ora. Poi un
giorno, lei mi ha sorriso. Senza una
particolare ragione. Per me è stata la
fine. E' divertente come le cose cambiano
sempre. Un giorno, hai il predominio, hai
tutto sotto controllo, e ... il giorno
dopo, sei totalmente nelle grazie di
qualcuno. Come te e me. [Tossisce.]
Joey: Non c'è nessun
me e te.
Rapinatore: Posso farti una
domanda?
Joey: Ti sembra che
stia andando da qualche parte?
Rapinatore: Perchè sei così
gentile con me?
Joey:[Un momento di
silenzio] Non ci vuole un dottore per
sapere che sei ridotto male.
Rapinatore: Ma la maggior parte
delle persone a quest'ora mi avrebbe già
lasciato morire.
Joey: Beh, la maggior
parte delle persone non vuole vederti in
prigione tanto quanto lo voglio io.
Rapinatore: [Tossisce e ride]
Buona risposta.
Joey: Mio padre
trafficava droga.
Rapinatore: [Ride] Davvero?
Giusto. Una volta credo di averlo visto
ad una riunione del sindacato. Cosa sta
facendo?
Joey: E' finito in
prigione. Adesso è lì. In tutta la mia
vita, stavo cercando di capire perchè
qualcuno farebbe qualcosa del genere.
Aveva una moglie, due figlie che
pensavano fosse un dannato super eroe.
[Momento di silenzio] Forse è per questo
che sono gentile con te. Voglio sapere il perchè.
[L'ambulanza e la polizia
arrivano. I paramedici si precipitano a
curare il rapinatore mentre un poliziotto
aiuta Joey ad alzarsi.]
Poliziotto:
Sta bene, signorina?
Joey:
Oh, si. Sto bene.
Poliziotto: Così questo tizio
l'ha rapinata, poi è stato investito da
un'auto?
Joey: E' andata
così, si.
Poliziotto: Wow. Se capitasse
più spesso, rimarrei senza lavoro.
Avanti. Dovresti andare all'ospedale.
Devi farti controllare.
Joey:
Sto bene. Voglio...voglio solo andare...
[Joey è seduta sul letto
dell'ospedale. Si guarda attorno. La sua
vista inizialmente è confusa e
lentamente si schiarisce. Poi a lei si
avvicina un dottore]
Dottore:
Bene, tutto è bene quel che finisce
bene, Signorina Potter.
Joey: Sto bene?
Dottore: Si, sta bene.
Sta bene. Era sotto shock, che, stando a
quello che ha vissuto questa sera, è
comprensibile. Ha parlato con la polizia?
[fa cenno di si col capo] Bene, vada a
casa e si riposi. Possiamo chiamare
qualcuno per lei?
Joey: No. Starò
bene.
Dottore: Va bene, in
questo caso, signorina, si prenda cura di
se.
Joey: Mi scusi.
Dottore: Si?
Joey: [Con uno
sguardo preoccupato in volto] Come sta il
ragazzo?
Dottore: Oh, il verme
che la rapinata? Oh, sta bene. E' in sala
operatoria adesso. Ha molte emorragie
interne [Si allontana].
[Joey sta camminando per il corridoio
dell'ospedale, con in mano il suo
cappotto. Ha ancora lo sguardo assente.
Attraversa un paio di porte e vede una
bambina da sola nel corridoio. Si
avvicina a lei.]
Joey: Ciao, tesoro.
Sammy: Ciao.
Joey: Dove sono tua
mamma e tuo papà?
Sammy: Hai dei
bellissimi capelli.
Joey: Aw, grazie.
Anche tu. Perchè non andiamo a vedere se
riusciamo a trovare tua mamma e tuo
papà, huh?
Sammy: Va bene.
[Guarda verso un altro corridoio e inizia
ad urlare.] Mamma!
Grace: [Sta parlando
con una infermiera.] Ha i capelli
castani, gli occhi blu. Era seduta più o
meno qui. [Sente e vede sua figlia
correrle incontro. Loro si abbracciano.
Joey si allontana lentamente.] Oh,
bambina mia. Mi dispiace. Mamma si è
distratta. Grazie tante.
Joey: Nessun
problema. E' molta graziosa.
Grace: Si, proprio
così, è vero, specialmente quando
gironzola come prima. Grazie ancora.
Joey: Nessun
problema.
Grace: Potresti farmi
un enorme favore? No, scusa. Dimenticalo.
Joey: No. Cosa?
Grace: Potresti per
caso sederti con lei per un minuto? Sto
cercando di trovare mio marito.
Joey: Certamente.
Grace: Sei un tesoro.
Grazie.
Joey: Va pure. [Lei e
la bambina si siedono nelle sedie lì
accanto.]
Sammy: E' passata da
molto l'ora di andare a letto.
Joey: Lo so. Devi
essere stanca.
Sammy: Si. Mio papà
è malato.
Joey: Mi dispiace.
Sammy: Qualche volta
mi porta al cinema.
Joey: Si? E' carino
da parte sua.
Sammy: Si. Lui non si
sente bene. E' stato investito da
un'auto.
[Poi alle due si avvicina la madre della
bambina e da a Joey una tazza di caffè.]
Grace: [Sospira] Ecco.
Joey: Oh, grazie.
Grace: Non ti
ringrazierò mai abbastanza.
Joey: Oh, è stato un
piacere.
Grace: Odio solo il
modo in cui mi guardano, sai? Non si sa
prendere cura di sua figlia? Come ti
chiami?
Joey: Joey.
Grace: Piacere di
conoscerti, Joey. Io sono Grace. E questa
piccola rompiscatole è Sammy.
Joey: Ragazze con
nomi di ragazzi. Carino.
Grace: Sembri suo
padre.
Joey: Allora, si
riprenderà?
Grace: Non lo so. E'
in sala operatoria. Un incidente stradale
o qualcosa del genere. Non mi vogliono
dare tutti i dettagli. Non stiamo
insieme.
[I pezzi cominciano ad unirsi, e Joey
capisce che sta parlando con la moglie
del rapinatore.]
Joey: Beh, spero che
tutto si sistemi.
Grace: Allora, uhm ...
cosa ti ha portato in questo posto
speciale nel bel mezzo della notte?
Joey: Uh.. in realtà
sono stata derubata.
Grace: Stai bene?
Joey: Oh, immagino di
si. Sono ancora un po' sotto shock.
Grace: Posso
immaginarlo. Mi dispiace, Joey. Deve
essere stato orribile.
Joey: Si, da schifo.
Grace: Beh, almeno sei
viva e puoi raccontarlo, giusto?
Joey: Questo è vero.
Allora, parlami di tuo marito.
Grace: [Sospira] Lui
è .. uno che definiresti perdente.
Joey: Scusa.
Grace: [Ride] Non è
sempre stato così. Ci siamo sposati
troppo giovani. Non sapevamo ancora chi
fossimo. Sai, è una lunga storia. Blah,
blah, blah. Vai all'università?
Joey: Si.
Grace: Buon per te.
Continua così. Io ho abbandonato per
seguirlo in città. Lui era Kurt Cobain,
e io la sua Courtney. [Ride] [Sospira]
Non ha funzionato. La parte peggiore è
che, questa piccola gli vuole bene da
morire. Le bambine e i loro papà. Mi
spezza il cuore. [Ride] Finalmente un
mese fa l'ho cacciato via. Finalmente
abbiamo un po' di pace nelle nostre vite,
e lei si sveglia piangendo per lui nel
bel mezzo di ogni maledetta notte. Voglio
dire, come fai a guardare in quegli
occhioni blu e dirle che sta meglio senza
suo padre?
Joey: Beh, c'è la
possibilità che voi due mettiate le cose
apposto?
Grace: [ride] Si,
forse ... se conosci un paio di terapisti
specializzati in menzogne, ladri, e
tossicodipendenti. Mi dispiace. Questo
non è un problema tuo.
Joey: No, ehi, l'ho
chiesto io.
Grace: Questo tizio
che ti ha derubato, è riuscito a
scappare?
Joey: Uhm, ... non
esattamente.
Grace: L'hanno
arrestato?
Joey: Uhm, lui, uhm
... mi ha puntato addosso una pistola.
Uhm, mi ha svuotato il conto in banca, mi
ha rubato il cappotto, e mi ha salutato.
Ma stava attraversando la strada, uhm ...
è stato investito da un'auto.
Grace: Wow. E' questa
che chiamano giustizia? [Lei fissa Joey
che rimane in silenzio.] Dove è
successo?
Joey: Downtown
crossing.
Grace: [Trattenendo la
rabbia e le lacrime.] Certo. Penso ti
debba le mie scuse, Joey. Penso che la
feccia che ti ha derubato sia mio marito.
Joey: Beh, se ti fa
sentire meglio, lui è stato-- è stato
gentile.
Grace: [Ride] Grande.
Forse possono incidere questo sulla sua
lapide-- è stato gentile. Ha distrutto
la vita di sua figlia, ma è stato
davvero gentile. [Sospira] Penso di aver
finito qui. [Prende in braccio Sammy e
inizia a camminare per il corridoio.]
Joey: [Riuscendo a
raggiungerla] Non rimani?
Grace: No! Per quale
accidenti dovrei? Per vedere come sta.
Non mi interessa più. Se vive o muore, a
questo punto che differenza fa?
Joey: Per il bene di
tua figlia.
Grace: Fidati di me.
Lei sta meglio senza di lui. [Sospira]
Guarda, mi dispiace di tutto. Vorrei
poterti dire o fare qualcosa per portar
via quello che ti è capitato stanotte,
ma non posso ... quindi, ti prego,
andiamo avanti, ok?
Joey: Guarda, mi
dispiace. So che non sono affari miei, ma
per qualche motivo, in qualche modo la
penso così, e quindi te lo dico. Io sono
stata quella bambina. Lei non sa che suo
padre è un perdente. Lei pensa che sia
la cosa più importante di tutto il
mondo, quindi se stanotte le cose non
vanno esattamente bene, non vorresti
darle l'opportunità di--
Grace: Di cosa? Di
dirgli addio? Su una cosa hai ragione,
Joey. Questi non sono affari tuoi. [Se ne
va via.]
[Dall'angolo appare un dottore che per
poco non si scontra con Joey.]
Dottore: Beh, salve.
Cosa ci fa ancora qui?
Joey: Oh, buona
domanda. Uhm, se sta cercando la moglie,
è appena--
Dottore: In realtà sto
cercando te. Ha chiesto di vederti.
[Joey entra nella camera e si siede in
una sedia vicino al letto. Lui è pieno
di ferite e contusioni su tutto il torace
ed è intubato.]
Rapinatore:
[Tossisce] Come ti sembro?
Joey: Messo male. A
dir la verità, sei orribile.
Rapinatore: [Ride e
tossisce] Sai, direi mi dispiace per te,
ma, uh...
Joey: Si, qual è il
punto? Non è che ti perdonerei o altro.
Rapinatore: Abbastanza
corretto.
Joey: Ho incontrato
la tua famiglia.
Rapinatore: Sono qui?
Joey: Si. Tua moglie
ed io abbiamo parlato. Lei è andata via.
Rapinatore: La mia
Gracie.
Joey: Tua figlia è,
uh, davvero bella. E' una vergogna che
abbia uno stronzo come padre.
Rapinatore: Beh, sembra
come se anche tuo padre fosse uno
stronzo. E guarda come se venuta su bene.
Joey: Tu non sai
niente di me.
Rapinatore: Vero, ma per
quello che posso dire, tu sei molto
intelligente... e divertente... e
ragionevolmente attraente, e immagino che
alla maggior parte dei tuoi amici piace
averti intorno... la maggior parte del
tempo, quando tu non lanci frecciatine
con la tua boccuccia--
Joey: Cosa vuoi?
Rapinatore: [Ride e
tossisce]
Joey: Voglio dire, se
tu che mi hai chiesto di entrare. Cosa
vuoi?
Rapinatore: [Sospira]
Beh, tu mi hai chiesto il perchè. Voglio
dirtelo.
Joey: Il perchè di
cosa?
Rapinatore: Perchè, con
tutte le belle cose della vita, tuo padre
avrebbe scelto il male? Voglio dire,
immagino sia l'ultima cosa che possa fare
per averti puntato la pistola in faccia.
Joey: Sto ascoltando.
Rapinatore: Tu vuoi
sapere perchè avevo bisogno di quei
soldi così dannatamente? Un paio di
settimane fa, Gracie ha lasciato che
accompagnassi Sammy a scuola. Perchè
diavolo l'ha fatto, non ne ho idea. Deve
essere stato un momento di debolezza. Mi
ha dato 500 dollari per pagare la sua
assicurazione. Cosa ho fatto? Ho
abbandonato mia figlia a scuola ed ho
speso i soldi per la droga.
Joey: Storia
confortante. Qual è il punto?
Rapinatore: Beh, il
punto è che, io amo mia moglie. Io amo
mia figlia, ma ... io sono quello che
sono. Niente può cambiare questo. Voglio
dire, tu vuoi sapere perchè le persone
fanno le cose che fanno. Non c'è un
perchè, tesoro. Le fanno e basta.
Joey: Questa è una
cavolata. Se amassi veramente tua figlia,
se veramente la amassi, non avresti mai
fatto quelle cose.
Rapinatore: No, sbagli.
Io amo mia figlia. [sorride] Io la amo
moltissimo. La amo cosi tanto che è più
facile solo essere fatti. Sai, non è che
io possa sopraffare ogni mio vizio. Non
è possibile, sai?
Joey: Posso farti una
domanda? Lei viene da te a 15 anni e ti
chiede il perchè tu non riesci a farla
finita per lei, cosa le dici?
Rapinatore: Cresci. Va
avanti con la tua vita. Non incolparmi.
Joey: Ammiro davvero
questa spacconeria da ragazzo duro. Sai
una cosa? E' solo una scappatoia. Voglio
dire, ovviamente ti importava tanto da
voler recuperare quei soldi. E adesso
guarda stai morendo da solo. Come ti
senti?
Rapinatore: Bel affare.
Tutti muoiono soli.
Joey: Grandioso.
Ottima risposta. Bene, lascerò che ti
accada. [Raggiunge la porta] Ti auguro
una bella vita nell'aldilà.
Rapinatore: Ehi. Pensi
che lei mi perdonerà?
Joey: Tua figlia?
Rapinatore: Si.
[Joey inizia a lasciare la stanza ma
torna indietro e si siede]
Rapinatore: [respira
affannosamente]
Joey: Nel giorno del
mio decimo compleanno mio padre mi portò
al parco, e se tu conoscessi Mike Potter,
sapresti quanto fosse un gesto degno di
nota. Voglio dire, non ha mai avuto il
tempo per cose del genere ... ma mi
portò, e giocammo per ore-- nella
giungla gym, nelle altalene, ogni gioco--
ed ero così felice. Era così benvoluto
dalle persone, e ... sembrava lo
conoscessero tutti, e ... ero così
orgogliosa di essere sua figlia. Voglio
dire, lui era, come, che so come il
sindaco. Solo dopo alcuni anni capì che
a quelle persone spacciava della droga.
Rapinatore: Una storia
confortante. Qual è il punto?
Joey: Il punto è che
... mio padre ha fatto molte cavolate.
Voglio dire, lui tradì mia madre con una
cameriera mentre lei stava morendo di
cancro. Ha deluso me e mia sorella, così
tante volte e in così tanti modi, che è
diventato divertente. Ma sai una cosa?
Quel giorno al parco ... è ancora
scritto nei miei diari come uno dei miei
giorni preferiti di sempre.
Rapinatore: Oh, si?
Joey: Si.
Rapinatore: [Ride
debolmente, poi tossisce.] Ehi. Quale era
la canzone che stavi cantando?
Joey: Uhm ... quale
canzone?
Rapinatore: Stavi
cantando una canzone prima ...
Joey: Che tu entrassi
nella mia vita.
Rapinatore: Si.
Joey: Oh, era solo
... una canzone che mio padre era solito
cantarmi.
Rapinatore: Oh, davvero?
Come fa? [Canticchiando debolmente] Why
do birds suddenly appear every time you
are near? Just like me they long to be.
Joey:
[Silenziosamente] They long to be.
Rapinatore: Close to
you.
Joey: Close to you.
Rapinatore:
Why do stars suddenly appear.
Joey: Suddenly appear
Every time you are near? Just like me.
[Incomincia a piangere]
Rapinatore: Just like
me.
Joey: They long to
be.
Rapinatore: They long to
be.
Joey: [Piano] Close
to you.
[Joey alza lo sguardo è stordita. Ha
un'espressione piuttosto triste quando
capisce che è morto. Il dottore e le
infermiere si precipitano in camera. Joey
lentamente esce fuori, e cammina per il
corridoio, svolta l'angolo e vede Grace
in infermeria. Sammy si avvicina e
afferra la mano della madre quando
entrambe vedono Joey arrivare. Joey muove
leggermente la testa e Grace si gira
mettendosi una mano in faccia, poi si
siede e comincia a piangere. Joey
s'inginocchia verso Sammy.]
Joey: Ehi, tesoro.
Sammy: Mio padre ti ha
fatto del male?
Joey: No. Anzi ha
fatto una cosa molto bella per me.
Sammy: Davvero?
Joey: Si.
Attraversavo la strada, non facevo
attenzione, mentre arrivava una macchina,
che stava per investirmi, allora tuo
padre e arrivato e mi ha spinto fuori
dalla strada. Stanotte mi ha salvato la
vita.
Sammy: [Girandosi
verso la madre che sta piangendo.] Hai
sentito, mamma? Papà è un eroe.
[Grace si inginocchia e abbraccia sua
figlia.]
Grace: [Muovendo le
labbra] Grazie.
[Joey si alza, si gira
verso Grace e Sammy e toglie fuori i
soldi che tentò di rubargli. Sembra che
lei stia per rimetterseli in tasca e
andarsene, invece li mette dentro la
tasca del cappotto di Grace, appoggiato
su una sedia. Poi cammina per il
corridoio e ed esce dall'ospedale, ma
continua ad avere un'espressione
piuttosto triste in volto.]
Traduzione
Dawson's Friends Italia
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